Intelligenza Artificiale - IA
Una recente indagine effettuata da AssoSoftware sulla propria base associativa, a cui hanno risposto più di 100 software house, fornisce questi risultati:
Le preoccupazioni legate all’impatto dell’IA
- 15% Perdita di lavoro;
- 62% Dipendenza da strumenti informatici (quali ChatGPT e altri componenti sviluppati in altri paesi e quindi non governabili.
Altri aspetti estremamente critici
- 50% Privacy
- 39% Sicurezza
- 39% Etica
L’intelligenza artificiale cambierà sostanzialmente il modo di lavorare richiedendo specifiche competenze e nuove figure professionali (es. AI engineer, data analyst, data scientist, ecc..). Significativo a tal proposito è il contributo che darà l’IA nell’education per accrescere la conoscenza e le competenze, come risulta dall’indagine.
Tuttavia, l’Italia è ancora molto indietro su questo fronte, come evidenziato da un recente report di Unioncamere sulla maturità digitale delle imprese. Secondo quanto emerso dall’indagine, attualmente meno del 10% delle aziende italiane utilizza l’intelligenza artificiale. E anche se il 15% delle stesse si dice pronto a investire in questa direzione nei prossimi tre anni, emerge chiaramente che l’ostacolo principale è reperire lavoratori con le competenze necessarie per sfruttare le potenzialità di questa tecnologia.
Si conferma così un dato che per il nostro Paese non è nuovo: basti pensare che l’Italia ha una percentuale di ICT specialist sul totale degli addetti che è più basso rispetto alla media europea. Questa mancanza di digital skills colpisce in particolare le Piccole e Medie Imprese, come è emerso dalla ricerca che AssoSoftware ha condotto insieme al Politecnico di Milano sullo stato di digitalizzazione del tessuto produttivo italiano.