VISTO DAL PRESIDENTE/ Il governo deve recuperare il dialogo con i lavoratori autonomi

Professioni, ruolo da tutelare

La mancanza di confronto svilisce il ruolo delle categorie
 di Bonfiglio Mariotti 

 

Se c’era un modo per fare arrabbiare tutti, ma proprio tutti i professionisti italiani, il governo l’ha trovato. E anche l’Inps ha fatto la sua parte. Prima ha obbligato i commercialisti, i medici, gli avvocati, i geometri, insomma tutti quelli che nel proprio lavoro hanno un rapporto con la pubblica amministrazione, a usare solo strumenti informatici non solo per svolgere la propria attività, ma anche per emettere fattura verso gli enti: la fatturazione elettronica. E ancora prima li aveva obbligati all’utilizzo di un altro strumento informatico per comunicare, al posto della posta cartacea: la Pec. Ora obbliga tutti i medici e i dentisti italiani a inviare all’Agenzia delle entrate, attraverso il sistema tessera sanitaria, i dati delle prestazioni effettuate. Coinvolgendo altri professionisti, cioè i commercialisti, perché sono gli unici che possono inviare telematicamente i dati sensibili al posto dei loro clienti medici, in quanto già intermediari verso lo stato. Sull’importanza delle professioni andrebbe posta la dovuta attenzione anche al di là delle questioni contingenti. Si calcola che siano oltre due milioni i professionisti italiani, non si tratta quindi di una ristretta cerchia di privilegiati. Svolgono tutti un lavoro di supporto non sostituibile ai cittadini e alle imprese, che non sono e mai saranno preparati per un’autotutela su tutto ciò che esula dalle proprie competenze. Ci sono rapporti fiduciari fra i cittadini e il professionista nei campi più svariati e lo stesso funzionamento della società sarebbe a rischio se venisse indebolita questa rete di rapporti ausiliari, anche se di natura professionale. L’esecutivo e i corpi intermedi dello Stato, che sono di supporto al legislatore, dovrebbero avere una maggiore attenzione alle modalità operative con le quali impongono obblighi di natura operativa ai professionisti, valutando adeguatamente le ricadute organizzative e logistiche per i destinatari degli obblighi: per esempio non ha alcun senso chiedere l’autodistruzione dei dati di parcella inviati a tessera sanitaria immediatamente dopo averli spediti, tanto, sia i sistemi informatici dei medici sia quelli dei commercialisti intermediari ne hanno inevitabilmente una copia. Allo stesso tempo non può che essere salutata positivamente la posizione dell’Agenzia delle entrate e del governo di valorizzare sempre di più i canali telematici per dialogare con chi assiste a vario titolo i cittadini, siano essi commercialisti, medici o chiunque altro. Diversamente da quanto sembra pensare il presidente dell’Inps Tito Boeri, il quale sostiene che «le imprese non devono più necessariamente ricorrere ai consulenti del lavoro». A proposito, il video del suo intervento a Unindustria Treviso, pubblicato su www.inps.it, non si vede sui dispositivi Apple, ma forse in via Ciro il Grande non conoscono la «Mela» o forse pensano che la usino solo i professionisti. Nonostante certe posizioni, per i professionisti questa è un’altra occasione da non perdere. Basta essere più coraggiosi, investire pochi soldi e un po’ di tempo per rendere totalmente digitali gli adempimenti burocratici della propria professione, adempimenti che esistono in ogni parte del mondo e non solo in Italia, sapendo che, a regime, il vantaggio conseguito sarà notevole e si potranno liberare risorse ed energie da concentrare nel core del proprio lavoro.

Sull’invio delle spese mediche arrivano i chiarimenti del Mef ad Assosoftware

  di Fabio Giordano 

 

Primi chiarimenti sulla trasmissione dei dati relativi alle spese sanitarie quelli che Assosoftware ha ricevuto dai funzionari del Mef in occasione di un incontro tecnico tenutosi presso le sede del ministero, richiesto per poter sciogliere almeno i principali dubbi e per poter dare inizio allo sviluppo delle procedure software contabili da parte delle case produttrici associate. Chiarimenti che lasciano intravedere la concreta necessità, per gli intermediari abilitati alla piattaforma Entratel, in particolare per i commercialisti tenutari delle scritture contabili dei medici chirurghi e odontoiatri, di dover effettuare per loro conto la trasmissione telematica al Sistema tessera sanitaria del Mef dei dati relativi alle spese sanitarie sostenute dai contribuenti nel 2015. Dati che saranno poi resi disponibili dal Mef alle Entrate per ampliare la base dati, in particolare degli oneri, necessaria alla predisposizione del modello 730 precompilato. Non poche, almeno per il 2015, le difficoltà per gli operatori del settore connesse a tale nuovo adempimento, perlomeno sotto i seguenti punti di vista: il primo riguarda le modalità di reperimento dei dati. Se la quasi totalità delle farmacie e delle strutture sanitarie accreditate ha iniziato a codificare sui propri sistemi informativi, già a partire dall’1/1/2015, tutte le informazioni necessarie all’invio telematico, almeno in relazione alle prestazioni svolte in convenzione, non è stato così per i medici chirurghi e odontoiatri che non utilizzano sistemi informativi gestionali, se non in numero residuale. Il secondo riguarda alcuni aspetti circa l’operatività da adottare qualora le fatture siano state emesse in modalità cartacea. Il terzo riguarda la definizione esatta della platea dei soggetti obbligati e degli strumenti di trasmissione che ciascuno di essi potrà utilizzare. Sui primi due punti le indicazioni ricevute dai funzionari del Mef contengono informazioni utili che riguardano da una parte la possibile semplificazione delle codifiche da attribuire alle fatture, con la possibile adozione di un unico codice generico per il solo 2015, in modo tale da semplificare la raccolta dei dati anche da parte di coloro che non vi hanno provveduto da inizio anno, dall’altra la conferma circa la possibilità per i medici chirurghi e gli odontoiatri di fruire dei servizi del proprio consulente, se depositario delle scritture contabili e se abilitato alla piattaforma Entratel, per effettuare materialmente la trasmissione dei dati al sistema Tessera Sanitaria in qualità di soggetto delegato. Sul terzo punto le informazioni ricevute, sicuramente importanti, dovranno in ogni caso essere confermate ufficialmente dal Mef: infatti da una parte sembrerebbe oramai quasi definito l’esonero dall’adempimento per le strutture sanitarie non accreditate che non erogano quindi prestazioni in convenzione, così come per alcune figure quali ad esempio i fisioterapisti, dall’altra dovrebbe essere stabilito l’obbligo sia per le farmacie, sia per le strutture sanitarie accreditate, di effettuare la trasmissione anche per quanto riguarda le prestazioni non erogate in convenzione utilizzando direttamente il sistema tessera sanitaria, con le medesime modalità utilizzate per le prestazioni in convenzione. Ne consegue che tale scenario, se confermato, rende quasi inevitabile non tanto l’interesse, quanto proprio la necessità, di poter supportare i propri clienti medici chirurghi e odontoiatri da parte dei commercialisti e delle associazioni di categoria, e di conseguenza rende necessario per le software house che li assistono e che lo riterranno, la realizzazione di specifiche procedure anche in riferimento a questo adempimento. Ma vediamo, in sintesi, quelle che sono le indicazioni di maggiore interesse ricevute dai funzionari ministeriali.

Domanda. In quale modo il medico potrà delegare il commercialista all’invio del flusso dei dati e con quali credenziali questi potrà operare?

Risposta. L’art. 6, comma 3, del decreto 31/7/2015, stabilisce che il Ministero della salute, le regioni e le province autonome e la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, per gli aspetti di propria competenza, hanno l’obbligo di trasmettere al Sistema TS l’elenco aggiornato delle strutture sanitarie e dei medici per l’abilitazione ai servizi telematici del Sistema TS. A seguito di tale attività svolta dai citati enti, il medico non già accreditato potrà accreditarsi (informazioni su www.sistemats.it) e dovrà poi seguire un’apposita procedura web per compilare la delega di nomina dell’intermediario che effettuerà materialmente l’invio dei dati e successivamente consegnargliela.

D. Dalla lettura delle specifiche tecniche emerge che alcuni dati, devono essere crittografati con la chiave pubblica Rsa contenuta nel certificato X.509 fornito dal Sistema TS. Come va intesa questa indicazione a tutela della privacy?

R. La disposizione non è riferita al sistema informativo del professionista contabile, che ha già memorizzato i dati per esigenze contabili e fiscali e che già utilizza un sistema che deve rispettare le norme sulla privacy anche in riferimento ai dati sensibili. Deve però essere osservata in riferimento alle fasi di creazione del flusso per il Sistema TS.

D. Quali sono e in che formato dovranno essere fornite le informazioni che i soggetti obbligati dovranno inviare al Sistema TS?

R. All’interno del file Xml vanno indicati i dati del soggetto che emette il documento fiscale, i dati del documento fiscale di ricevuta che attesta il pagamento , l’identificativo del documento fiscale, la data del pagamento, il codice fiscale dell’assistito e la lista delle voci di spesa con il relativo codice e importo.

D. Quali sono gli importi rimborsati da inserire nel flusso telematico?

R. Vanno indicati nel flusso anche gli importi rimborsati, ma esclusivamente se relativi a prestazioni non erogate o parzialmente erogate a fronte di acconti ricevuti, mentre non vanno indicati i rimborsi assicurativi percepiti direttamente dal paziente, in quanto tali informazioni saranno trasmesse direttamente dalle imprese assicuratrici.

D. Il Sistema TS mette a disposizione degli utenti servizi per la trasmissione dei dati in modalità web services e web. Chi potrà fruire dell’una e dell’altra soluzione?

R. La modalità web con caricamento manuale delle singole operazioni è prevista solo per il medico che inserisce a sistema le fatture una ad una, in prima persona. Gli intermediari Entratel avranno a disposizione esclusivamente la modalità web services, integrabile dai propri applicativi contabili, con appositi servizi per inviare i dati e ricevere gli esiti di invio.

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Sono entrate a far parte di AssoSoftware le seguenti aziende:

ESSENZIA SRL (www.apra.it), STUDIO PRAGMA SAS (www.studio-pragma.it), ERINFORMATICA (www.erinformatica.it), GSA SNC (www.gsastudio.it), MAXI-DATA SRL (www.maxidata.it), REPLICA SOLUTIONS SRL (www.replica.it), CIDIEMME INFORMATICA SRL (www.cidiemmeinformatica.it), LOOKOUT SRL (wine.lookoutweb.com), SIRAC SRL (www.sirac.it), CORE SOLUTION SRL (www.core-solution.it), SAN MARCO INFORMATICA SPA (www.sanmarcoinformatica.it), SELED SOC. COOP. (www.seled.net)

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