di Dario Dolce

 

Dal mese di competenza gennaio 2018, le denunce retributive e contributive degli operai agricoli non saranno più inviate all’INPS con il flusso trimestrale DMAG, ma saranno trasmesse mensilmente con i flussi Uniemens.

 

A determinare il rilancio di questa innovazione, ipotizzata in Uniemens già a fine 2013, è stata una forte volontà politica espressa con la legge 199 del 28 ottobre 2016 intitolata proprio “Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo”.

La norma dà innanzitutto la definizione di caporalato, inteso come “intermediazione illegale e sfruttamento lavorativo, prevalentemente in agricoltura”, e precisa che commette reato di caporalato chiunque impieghi personalmente, o recluti per conto terzi, manodopera sfruttando lo stato di bisogno dei lavoratori. Sono inoltre considerati indici di sfruttamento, sia la reiterata corresponsione di stipendi più bassi rispetto a quelli previsti dai contratti nazionali, sia la violazione delle leggi sull’orario di lavoro e sul riposo dei lavoratori. Un aspetto importante è che in base alla nuova legge possono essere sanzionati anche i datori di lavoro con pene che vanno da uno a otto anni di reclusione e multe da 500 a duemila euro per ogni lavoratore reclutato. La legge prevede poi, proprio per monitorare e controllare il fenomeno, l’adozione, del sistema Uniemens mensile, anche per i rapporti di lavoro agricolo.

Si tratta di un’innovazione con importanti conseguenze sotto il profilo tecnico e operativo, ma che trova la sua principale ragion d’essere nella “mensilizzazione” delle denunce, così come avviene per la generalità dei lavoratori dipendenti: la comunicazione mensile fornirà in modo più aggiornato e tempestivo le informazioni sui rapporti di lavoro agricolo, consentendo in tal modo una più efficace attività di vigilanza e, più in generale, di contrasto al caporalato, al lavoro nero e all’elusione contributiva.

La cadenza mensile delle denunce retributive e contributive lascerà comunque inalterate le modalità di gestione dei contributi e delle posizioni assicurative dei lavoratori e le scadenze di pagamento delle aziende del settore agricolo. Sarà cioè sempre l’INPS a determinare trimestralmente, sulla base delle denunce mensili, i contributi dovuti (la cosiddetta “tariffazione”), contributi che saranno versati con F24 secondo l’attuale calendario: 16/9 I trimestre, 16/12 II trimestre, 16/3 dell’anno successivo III trimestre e 16/6 dell’anno successivo IV trimestre.

La cadenza mensile rappresenta anche un’opportunità per le aziende del settore di rivedere il processo e le procedure mensili legando la generazione delle denunce Uniemens direttamente alla produzione delle buste paga, come avviene ormai per la generalità delle aziende.

È in questo quadro che, già da alcuni mesi, è in atto una proficua collaborazione tra INPS e Assosoftware per la messa a punto dei tracciati, delle regole e dei controlli, delle procedure operative. Quest’attività consente da un lato alle case di software di approntare al meglio le procedure che permetteranno ad aziende e intermediari di svolgere il nuovo adempimento in modo corretto fin dall’avvio, dall’altro all’INPS di avvalersi di osservazioni, considerazioni e suggerimenti di chi opera quotidianamente su tale materia.

Questa collaborazione, in essere da anni, aiuta la fattibilità e determina la qualità sia delle procedure aziendali che di quelle istituzionali risolvendo a monte equivoci ed errori che diversamente inquinerebbero le nuove denunce e richiederebbero un lavoro aggiuntivo e oneroso da parte delle stesse aziende.

I dati che fino a oggi componevano il DMAG, troveranno posto in Uniemens in un’apposita sezione denominata “PosAgri”, un sotto livello della sezione “Azienda” analogamente a quanto avviene per la Gestione pubblica con “ListaPosPA”, per la Gestione separata con “ListaCollaboratori” o a quanto avveniva, prima della totale integrazione, per la Gestione Sport Spettacolo con “PosSportSpet” e andrà in sostituzione della sezione “PosDMAG” a suo tempo ipotizzata.

Uniemens perciò svolgerà un ruolo di trasporto raccogliendo le informazioni secondo il nuovo tracciato Xml, di certificazione sottoponendo i dati alla validazione del software di controllo e infine di virtualizzazione trasformando le denunce Uniemens in flusso DMAG. È una modalità già sperimentata con successo quando sono state integrate sia la Gestione pubblica sia la Gestione Sport Spettacolo e propedeutica a una maggiore integrazione delle Gestioni che richiederà però, probabilmente, un ulteriore passaggio legislativo.

L’inserimento delle denunce agricole in Uniemens, oltre alla “mensilizzazione” di cui si è già detto, porta altri benefici in termini di semplificazione e di qualità dei dati: non sarà più necessario indicare nel flusso i dati anagrafici individuali e dell’azienda in quanto, essendo già in possesso dell’Istituto o da questo recuperabili dall’Anagrafe tributaria, saranno integrati nel DMAG virtualizzato direttamente dalle procedure INPS. Analogamente nel flusso non dovranno più essere indicate le caratteristiche contributive dell’azienda che saranno invece prelevate dagli archivi INPS. Al riguardo l’Istituto ha pubblicato il 6/10/2017 il messaggio n.3842 con cui si invitano le aziende ad aggiornare e allineare i propri dati aziendali presso la banche dati dell’Istituto, con la massima tempestività, in funzione proprio dell’avvio delle nuove procedure da gennaio 2018.

Come avviene per la totalità delle informazioni presenti in Uniemens, anche per i dati del settore agricolo il software di controllo INPS effettuerà la validazione e quindi la certificazione del flusso. Aziende e intermediari saranno perciò in grado di verificare la correttezza delle denunce prima di effettuarne la trasmissione, operando direttamente sui propri sistemi analogamente a quanto avviene per le denunce retributive e contributive dei lavoratori non agricoli.

La sezione PosAgri è composta essenzialmente dagli elementi identificativi, dall’insieme delle denunce individuali dei lavoratori e dalla denuncia aziendale.

L’elemento identificativo univoco è rappresentato dal Codice di Identificazione Aziendale (CIDA). Nel caso delle agenzie di somministrazione l’univocità sarà espressa dall’indicazione, oltre al CIDA dell’azienda somministratrice, anche da quello dell’azienda somministrata e dal relativo codice fiscale.

Le denunce individuali sono intestate ai singoli lavoratori e quindi l’elemento che ne garantisce l’univocità è il codice fiscale del lavoratore stesso. Anche a questo livello vi è una deroga all’univocità della denuncia qualora si tratti di assunzione congiunta prevista dalla L.99/2013. In tal caso per lo stesso lavoratore sono presenti più denunce individuali identificate ognuna, oltre che dal codice fiscale del lavoratore, dal CIDA delle rispettive aziende co-datrici.

Le denunce individuali contengono a loro volta una o più sezioni retributive (DatiAgriRetribuzione). La presenza di più sezioni retributive per uno stesso lavoratore può essere determinata dalla coesistenza nello stesso mese di più zone tariffarie o di tipi contratto diversi o ancora da diversi tipi retribuzione.

Sarà compito delle procedure interne INPS elaborare queste informazioni, integrarle con quelle provenienti dai propri archivi e generare mensilmente l’equivalente DMAG che sarà passato alla Gestione agricoli per la trattazione, analogamente a quanto avviene oggi.

Il nuovo sistema introduce, oltre a quelli già esposti, un beneficio importante per le aziende che avranno tempo per apportare variazioni, anche con valenza contributiva, fino al momento in cui l’Istituto non avvierà il processo di “tariffazione”. Per esempio le denunce di competenza gennaio e trasmesse in prima battuta nel mese di febbraio, potranno essere variate almeno fino a tutto giugno. Le variazioni che interverranno entro tale scadenza devono prevedere il rinvio dell’intera sezione “PosAgri”, vale a dire che se la variazione dovesse riguardare anche un solo lavoratore dovrà essere inviata nuovamente l’intera azienda.

Nei prossimi giorni l’INPS renderà disponibile una versione del software di controllo in grado di analizzare e controllare anche la nuova sezione “PosAgri”. Questa funzione avrà valenza di test in quanto, naturalmente, non sarà ancora possibile generare un file Uniemens certificato contenente le denunce agricole, opzione che sarà resa disponibile da gennaio 2018.

L’attività di test, coordinata da Assosoftware e concordata con Inps, permetterà a tutte le software house di verificare per tempo la correttezza dei flussi prodotti e all’Istituto di collaudare le procedure di virtualizzazione e la relativa gestione amministrativa interna.

Da gennaio dovrà quindi essere utilizzata la nuova procedura per l’invio delle denunce dei lavoratori agricoli. L’INPS ha comunque assicurato che, per alcuni mesi e limitatamente alle aziende che non fossero in grado di produrre i nuovi flussi, sarà ancora possibile utilizzare il vecchio canale DMAG. Il nuovo flusso Uniemens o il vecchio flusso DMAG saranno comunque tra loro alternativi.

A ogni buon conto, l’Istituto sta predisponendo la circolare applicativa con cui chiarirà tutti questi aspetti procedurali e descriverà questa ulteriore evoluzione del sistema Uniemens in un’ottica di integrazione e uniformità delle diverse gestioni del lavoro dipendente.