La legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) contiene numerose norme incentrate sulla definizione agevolata delle controversie tributarie e non solo. In particolare, le norme elencate a seguire – molto diverse tra di loro – hanno tuttavia in comune la necessità di attivare un piano di rateazione degli importi dovuti. Rateazione che, normalmente, riguarda l’imposta, gli interessi e la sanzione e – a seconda dei casi – può essere effettuata a cadenza mensile o trimestrale ovvero anche semestrale o annuale.

Ci riferiamo, ad esempio:

  • alla definizione agevolata avvisi bonari (articolo 1, commi 153161 163-165);
  • alla regolarizzazione irregolarità formali (articolo 1, commi 166-173);
  • all’adesione agevolata e alla definizione agevolata degli atti di accertamento (articolo 1, commi 174-178);
  • all’adesione agevolata e alla definizione agevolata degli atti di accertamento con adesione (articolo 1, commi 179-185);
  • alla definizione agevolata delle controversie tributarie (articolo 1,commi 186-205);
  • alla conciliazione agevolata delle controversie tributarie (articolo 1, commi 206-212);
  • alla rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione (articolo 1, commi 213-218);
  • alla regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute per acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale (articolo 1, commi 219-221);
  • alla definizione agevolata carichi affidati all’agente dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (articolo 1, commi 231-252).

In che modo i software gestionali realizzati dalle software house associate ad AssoSoftware possono venire incontro alle esigenze dei soggetti interessati a usufruire di queste norme e degli intermediari fiscali che li assistono?

Ebbene, occorre innanzitutto distinguere tra i software gestionali che dispongono di pacchetti specializzati in ambito di controversie tributarie, da quelli che sono provvisti esclusivamente di funzioni che risultano di ausilio per il calcolo di interessi e sanzioni da ravvedimento operoso.

I primi, il cui utilizzo è ristretto a una platea abbastanza circoscritta di operatori, verranno chiaramente adeguati in relazione ad alcune ovvero a tutte le tipologie di definizione agevolata sopra elencate.

I secondi – sicuramente la maggior parte di quelli in uso presso le aziende e gli intermediari fiscali – potrebbero essere implementati, qualora già non dispongano di tali funzionalità, in relazione alla possibilità di poter gestire rateazioni spesso anche molto lunghe. In alcuni casi anche 60 rate mensili ovvero 20 rate trimestrali.

Questi ultimi, nel caso di adeguamento, potranno consentire all’operatore di inserire le principali informazioni relative alla rateizzazione in trattamento, quali ad esempio:

  • la data a partire dalla quale occorre inizia la rateizzazione;
  • la periodicità delle rate (mensile, trimestrale, eccetera…, con le relative eccezioni);
  • il codice tributo dell’imposta;
  • l’importo dell’imposta;
  • il codice tributo dell’interesse;
  • la data a partire dalla quale occorre iniziare a calcolare gli interessi;
  • il tipo di interesse da applicare, legale o fisso, e in quest’ultimo caso il relativo il tasso;
  • il codice tributo della sanzione;
  • l’aliquota della sanzione.

La disponibilità di queste informazioni consentirà alle procedure di “esplodere” in modo automatico il piano rate e di preimpostare le relative deleghe F24 con la periodicità prevista dal piano di rateazione.

Nel caso di applicazione del tasso legale, le procedure già predisposte o che lo saranno a breve sono altresì in grado di effettuare – in modo totalmente automatico – il ricalcolo annuale degli interessi legali relativi alle rate residue, a seguito della pubblicazione dell’apposito decreto annuale di aggiornamento del saggio degli interessi legali di metà dicembre.

È quindi evidente l’utilità di disporre ed utilizzare – qualora disponibili – questi moduli integrati nell’applicativo delega unica F24, presenti nei software gestionali.

Si tratta di fatto di semplici “rateizzatori” che tuttavia – pur sprovvisti di funzioni specifiche di gestione delle definizioni agevolate presenti nei software specializzati – risultano molto utili soprattutto a lungo termine.

E proprio per questo possono essere utilizzati a compendio dei tool di definizione agevolata quali, ad esempio, quello che viene proposto gratuitamente dalla stessa agenzia delle Entrate.