di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware
Con la pubblicazione del provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate dell’8 luglio (183994/2021) hanno preso definivamente avvio, nell’ambito del programma di assistenza fiscale online ai contribuenti, le attività dell’agenzia delle Entrate di predisposizione delle bozze dei registri Iva, delle liquidazioni periodiche Iva (Lipe) e della dichiarazione annuale Iva.
Infatti, in relazione alle operazioni Iva effettuate a partire dal primo luglio 2021 dai contribuenti che liquidano l’Iva con cadenza trimestrale per opzione – a eccezione dei soggetti che operano nell’ambito dei cosiddetti Regimi speciali – l’Agenzia acquisirà i dati utili alla predisposizione delle suddette bozze, a partire dai documenti già in suo possesso.
Con riferimento alle operazioni Iva del solo anno 2021, l’Agenzia metterà a disposizione dei soggetti passivi Iva, in un’apposita sezione dell’area riservata del sito internet Fatture e Corrispettivi:
– le bozze dei registri Iva, di cui agli articoli 23 e 25 del Dpr n. 633/1972;
-le bozze delle Lipe.
A partire dalle operazioni Iva del 2022, l’Agenzia metterà a disposizione dei contribuenti anche la bozza della dichiarazione annuale Iva.
L’intero sistema, tuttavia, non è del tutto automatico, visto che l’Agenzia non dispone di tutte le informazioni, in primis quelle sulla detraibilità Iva, necessarie a liquidare correttamente l’Iva. Tutto l’impianto si basa, quindi, sulla “convalida” da parte del soggetto passivo Iva dei dati proposti dall’Agenzia, ovvero sull’integrazione degli stessi.
La convalida o l’integrazione dovranno essere effettuati dai soggetti passivi Iva, direttamente o tramite il proprio intermediario fiscale, entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento, utilizzando le apposite funzionalità presenti sul sito «Fatture e corrispettivi».
A nostro avviso, nel progettare l’impianto, si doveva prendere in maggior considerazione il fatto che i dati necessari a elaborare la liquidazione Iva trimestrale, nonché la dichiarazione annuale Iva, sono già tutti presenti all’interno dei sistemi informativi gestionali in uso ai soggetti passivi ovvero agli intermediari che li supportano in ambito amministrativo e fiscale.
Pur trattandosi ovviamente di un servizio facoltativo, è naturale porsi la seguente domanda. Le aziende e gli intermediari utilizzeranno davvero i dati messi a disposizione dall’Agenzia, dati che dovranno comunque essere confermati o integrati, oppure continueranno tranquillamente farne a meno disponendone già all’interno dei propri software?
Per dare una risposta oggettiva occorre fare qualche riflessione. La prima è che, per quanto si sia operato correttamente, prestando la massima attenzione, è sempre utile controllare i dati di cui dispone l’Agenzia, stante che è su quelli che si basano poi tutte le attività di verifica e di controllo della nostra pubblica amministrazione. Quindi un po’ di sana curiosità non guasta di sicuro.
La seconda riguarda le modalità di confronto dei dati stessi che si potranno adottare, stante che il sistema ideato dall’Agenzia prevede al momento esclusivamente un utilizzo “manuale” tramite browser per consultare i dati e poi confermarli o integrarli, nonché per fruire di tutte le altre funzionalità disponibili.
Il che non rende automatizzabili i controlli da parte dei software gestionali che non possono al momento accedere direttamente ai dati precompilati. L’ideale sarebbe quindi che fossero resi disponibili servizi in cooperazione applicativa («web services») per interoperare direttamente via software con le dichiarazioni precompilate, leggendo o scrivendo dati in modo completamente automatico.
Qualora la verifica dei dati delle precompilate Iva sul portale web dell’Agenzia e il confronto degli stessi con i dati memorizzati sul proprio software gestionale dovesse rimanere un’attività manuale, difficilmente gli operatori ne faranno uso, ignorando probabilmente i nuovi servizi di precompilazione.
Come AssoSoftware faremo il possibile per sollecitare l’Agenzia a individuare, in tempi brevi, le soluzioni tecniche più adatte a risolvere tutte le difficoltà legate alla riservatezza dei dati e al loro accesso in cooperazione applicativa, in modo tale da riuscire ad attivare tutte le verifiche in modalità totalmente automatica. Con il risultato di poter fornire ai clienti un servizio ottimale, in grado di prevenire errori di ogni tipo e, viceversa, di individuare tempestivamente anche gli errori informativi presenti in anagrafe tributaria.