Riforma fiscale e legge di Bilancio introducono diverse novità, i sostituti d’imposta potranno indicare le ritenute effettuate e versate e si potrà pagare con PagoPa

La recente produzione normativa sta interessando, per molti aspetti, il modello F24 che, dopo oltre 20 anni di onorata carriera, potrebbe vederne modificate anche sostanzialmente le modalità d’uso da parte dei contribuenti e dei loro intermediari fiscali. Gli ambiti evolutivi più importanti riguardano infatti:

a) l’obbligo dal 1° luglio 2024 di utilizzare servizi telematici dell’agenzia delle Entrate per tutte le compensazioni, comprese quelle che finora erano esonerate da tale obbligo (articolo 1, commi 94 e 95, legge 213/2023), quali ad esempio quelle concernenti i crediti Inps e Inail;

b) il divieto totale dal 1° luglio 2024 di effettuare compensazioni con il modello F24 in presenza di ruoli superiori a 100mila euro (articolo 1, commi 94-96, legge 213/2023);

c) la possibilità dal prossimo anno, per i sostituti d’imposta, di utilizzare un nuovo modello F24 opportunamente integrato, in luogo del modello 770, per dichiarare le ritenute effettuate e versate (articolo 16, Dlgs 1/2024);

d) la possibilità di addebito dei modelli F24 contenenti pagamenti futuri (articolo 17, Dlgs 1/2024), non appena emanato l’apposito provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate in cui verranno stabiliti i criteri e le modalità applicative;

e) la possibilità di effettuare i pagamenti tramite PagoPA (articolo 18, Dlgs 1/2024), non appena pubblicati gli appositi provvedimenti attuativi;

f) il vincolo, che verrà introdotto con appositi provvedimenti attuativi che ne fisseranno pure la decorrenza, di poter effettuare la compensazione dei crediti di qualsiasi importo maturati a titolo di contributi nei confronti dell’Inps (articolo 1, comma 97, legge 213/2023) esclusivamente:

  • a partire dal 15° giorno successivo a quello di scadenza del termine mensile per la trasmissione in via telematica dei dati retributivi e delle informazioni necessarie per il calcolo dei contributi da cui il credito emerge, per i datori di lavoro non agricoli;
  • a decorrere dalla data di scadenza del versamento relativo alla dichiarazione di manodopera agricola da cui il credito emerge, per i datori di lavoro agricoli che versano la contribuzione agricola unificata per la manodopera agricola;
  • a decorrere dal 10° giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi da cui il credito emerge per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani ed esercenti attività commerciali e dai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata presso l’Inps.

Infine, la compensazione dei crediti di qualsiasi importo per premi e accessori maturati nei confronti dell’Inail potrà essere effettuata a condizione che il credito sia registrato negli archivi del predetto Istituto.

Gli impatti sul software

Per quanto riguarda le prime due novità di cui ai punti a) e b), che avranno decorrenza dal 1° luglio 2024, si dovrà valutare la possibilità, laddove non già disponibile:

  • di disattivare l’utilizzo dei crediti Inps e Inail, nel caso di utilizzo del canale CBI, indirizzandoli verso il canale Entratel;
  • di inibire ogni tipo di compensazione “soggettiva”, in caso di ruoli superiori a 100mila euro.

Per quanto riguarda il punto c), la cui decorrenza è il 1° gennaio 2025, occorrerà – per le software house associate ad AssoSoftware – pianificare opportunamente le attività dell’ultimo quadrimestre di quest’anno per implementare, qualora valutato necessario, i campi del nuovo modello F24 “sostituti”, che presumibilmente conterrà i medesimi campi già presenti sui quadri ST e SV del modello 770.

È inevitabile, infatti, la pubblicazione di un nuovo modello F24 dedicato ai sostituti d’imposta, con relativo tracciato telematico di trasmissione in formato Entratel, corredato dalle necessarie specifiche tecniche e dai Controlli Sogei.

In relazione alle novità di cui ai punti d) ed e), il primo è quello di maggiore interesse in quanto consentirà di ridurre gli adempimenti manuali, permettendo l’invio in un unico flusso di più deleghe rateizzate ovvero di importo predeterminato, senza la necessità di dover chiamare il cliente mese per mese per ricordagli di effettuare il versamento.

Più complesso sarà invece gestire l’ultima tra le novità elencate, di cui al punto f). Per gestire l’automatismo, gli applicativi paghe e fiscali che “dialogano” con l’applicativo della delega unica dovranno essere modificati per fornire alla delega la data a partire dalla quale è realmente possibile utilizzare i crediti.

Si tratta di un adeguamento non banale, sui cui le software house dovranno operare con la massima attenzione affinché i propri clienti non si vedano scartate le deleghe trasmesse.

Risulta evidente quanto sia cruciale disporre tempestivamente della normativa di attuazione nonché di interpretazioni ufficiali dell’agenzia delle Entrate, dell’Inps e dell’Inail.