di Fabio Giordano

 

Anche il modello 770 rientra nella profonda rivisitazione della modulistica dichiarativa, decisa quest’anno dall’agenzia delle Entrate, che ha portato alla scomparsa del modello Unico che in questi ultimi anni aveva perso tutti i suoi tasselli, primo fra tutti proprio il 770, poi l’Irap e, infine, anche la dichiarazione Iva.

Con il provvedimento 10047/2017 delle Entrate del 16 gennaio scorso è stato infatti approvato il modello 770/2017, con le relative istruzioni per la compilazione, che unifica i precedenti modelli 770 semplificato e 770 ordinario e che va utilizzato per comunicare i dati relativi alle ritenute operate su dividendi, i proventi da partecipazione, i redditi di capitale od operazioni di natura finanziaria e i versamenti effettuati dai sostituti d’imposta, nonché per l’indicazione dei crediti d’imposta utilizzati e dei dati relativi alle somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi.

Tuttavia, l’unificazione del modello 770/2017 non fa venir meno la possibilità di effettuare un invio separato per tipologie di ritenute, consentendo ai commercialisti e ai consulenti del lavoro di effettuare invii separati.

La modalità di compilazione del frontespizio, nel caso di invio separato, è diversa rispetto al passato, ma si tratta di un aspetto di fatto formale. Occorre infatti compilare, all’interno della sezione «Tipo di dichiarazione», per prima la casella «Tipologia sostituto», indicando:
■ il codice 1 se il sostituto ha operato solo ritenute da lavoro dipendente e/o ritenute da lavoro autonomo (soggetto che fino allo scorso anno era tenuto alla compilazione del modello 770 semplificato);
■il codice 2 se il sostituto ha operato sia ritenute da lavoro dipendente e/o ritenute da lavoro autonomo sia ritenute da redditi di capitale (soggetto che fino allo scorso anno era tenuto alla compilazione sia del modello 770 semplificato sia del modello 770 ordinario);
■il codice 3 se il sostituto ha operato solo ritenute da redditi di capitale (soggetto che fino allo scorso anno era tenuto alla compilazione del modello 770 ordinario).

Questa casella del frontespizio deve essere compilata nello stesso modo da tutti i soggetti che invieranno la propria parte del modello (commercialista, consulente del lavoro, eccetera), in quanto si tratta di un’informazione anagrafica relativa al sostituto, indipendente dai dati che si stanno inviando nel modello utilizzato. Questo passaggio potrebbe risultare critico a livello di compilazione, in quanto tale indicazione probabilmente non emerge in modo sufficientemente chiaro dalle istruzioni.

A seguire occorre compilare la sezione «Redazione della dichiarazione», costituita dalle sottosezioni «Quadri compilati» e «Gestione separata». In particolare la sottosezione «Gestione separata» deve essere compilata proprio qualora si intenda trasmettere la dichiarazione in parti separate, barrando le relative caselle «Dipendente», «Autonomo» e «Altre ritenute».

Bisogna prestare attenzione al fatto che si possono barrare solo una o due delle suddette caselle, e non tutte e tre. In particolare la casella «Dipendente» e la casella «Autonomo» possono essere barrate solo se il campo «Tipologia Sostituto» sopra descritto assume il valore 1 o 2, mentre la casella «Altre Ritenute» può essere barrata solo se il campo «Tipologia Sostituto» assume il valore 2 o 3.

Per quanto riguarda il software, la nuova impostazione del frontespizio non comporta, di regola, modifiche sostanziali, tuttavia l’invio separato del modello in più parti dei vari quadri è sempre operazione delicata e da non sottovalutare per chi realizza le procedure, per cui le attività di aggiornamento dovranno comunque essere effettuate con la massima attenzione.

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