di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware
È passato solo un anno da quando – in questo stesso nostro appuntamento settimanale – avevamo illustrato le novità correlate all’unificazione dei modelli 770 semplificato e ordinario, analizzando in particolare le diverse modalità che dovevano essere adottate dai commercialisti e dai consulenti del lavoro in fase di compilazione della modulistica unificata, per poter effettuare invii separati per le diverse tipologie di ritenute da essi gestite abitualmente.
Non pensavamo, quindi, di dover ritornare sull’argomento così presto. Invece il modello 770/2018 e le relative istruzioni sono state modificate in modo sostanziale rispetto allo scorso anno, non solo in relazione al ventaglio di possibilità a disposizione degli Intermediari per poter effettuare invii separati, ma anche e soprattutto in relazione alle nuove modalità operative di compilazione da adottare in questi casi.
La prima novità, che non sarà sicuramente tra le più gradite dai professionisti, è il ritorno dell’obbligo di indicazione dei dati dell’intermediario che invia la restante parte. Ma non basta: occorrerà anche indicare quali tipologie di ritenute l’altro intermediario indicherà sul proprio modello, tra le cinque tipologie in cui vengono da quest’anno classificate le ritenute.
La seconda novità è che gli intermediari che inviano la restante parte del modello 770/2018 potranno essere fino a due, per un totale di tre intermediari. La terza novità è che, qualora l’invio sia effettuato direttamente dal sostituto stesso oppure da un solo intermediario, il modello non potrà essere spezzato e inviato in più parti. Infatti le specifiche tecniche, attualmente disponibili in bozza, pur limitandosi a precisare soltanto che il codice fiscale del secondo e del terzo intermediario devono essere diversi, sembrano dare in realtà come chiave di lettura quella che l’invio possa essere spezzato solo se vi sono effettivamente più soggetti che trattano tipologie di ritenute diverse. In altre parole, la spezzatura in più flussi del modello 770 da parte dello stesso intermediario per proprie esigenze gestionali o operative non sembra essere più ammessa.
Di seguito proviamo quindi ad approfondire alcuni degli aspetti compilativi più significativi del frontespizio del modello 770/2018, cercando di evidenziare le nuove possibilità e altresì le limitazioni con cui ciascun Intermediario dovrà quest’anno fare i conti.
La sezione “Redazione della dichiarazione – Quadri compilati e ritenute operate”
La facoltà di trasmettere i dati separatamente, ovvero in un unico flusso, deve essere comunicata dal contribuente compilando il campo “Tipologia invio” presente nel riquadro “Redazione della dichiarazione – Quadri compilati e ritenute operate” del frontespizio.
In particolare occorre indicare uno dei due seguenti codici:
•«1» nel caso in cui il contribuente opti per trasmettere un unico flusso contenente i dati riferiti ai diversi redditi gestiti nel modello;
•«2» nel caso in cui il sostituto opti per inviare separatamente i dati relativi ai diversi redditi gestiti nel modello 770/2018.
L’invio separato riguarda cinque tipologie di ritenute:
■redditi di lavoro dipendente;
■redditi di lavoro autonomo;
■redditi di capitale;
■redditi di locazione breve;
■redditi diversi.
Qualora il contribuente indichi il codice «1», dovrà poi a seguire indicare – barrando le apposite caselle – quali delle predette comunque tipologie di ritenuta sono contenute nel modello e barrare contestualmente anche i quadri effettivamente compilati.
Qualora, invece, il contribuente indichi il codice «2», dovrà anche indicare – oltre alle tipologie di ritenute e ai quadri contenuti nel modello in trattamento – anche le informazioni contenute nei modelli che saranno inviati dagli altri Intermediari, compilando la sezione “Gestione separata”.
La sezione “Redazione della dichiarazione – Gestione Separata”
La sezione “Gestione separata” deve essere compilata dal contribuente che voglia avvalersi della facoltà di trasmettere separatamente i dati delle cinque tipologie di ritenute individuate e che abbia indicato il codice “2” nella casella “Tipologia invio”.
L’invio può essere suddiviso in un massimo di tre flussi, facendo attenzione che ciascuna delle cinque tipologie di ritenute può essere contenuta in uno solo dei tre flussi.
Nel caso in cui il contribuente opti per inviare separatamente i dati relativi al modello 770, dovrà barrare la casella inerente la tipologia di ritenute inviate con la dichiarazione in trattamento all’interno della sezione “Quadri compilati e ritenute operate” e indicare nella sezione “Gestione separata” il codice fiscale del soggetto incaricato che invia separatamente il flusso di dati inerente alle altre tipologie di ritenute, barrando anche la casella o le caselle inerenti alle tipologie reddituale che saranno trasmesse dall’altro soggetto incaricato.
Ma non basta, perché occorre fare ulteriormente attenzione che:
■nel caso di invio separato in presenza del flusso “autonomo”, il flusso “locazioni” va necessariamente unito a quello “autonomo”;
■nel caso di invio separato del modello, il flusso “altre ritenute” va necessariamente unito ad uno dei tre flussi principali “dipendente”, “autonomo” o “capitale”.
In particolare va segnalato che, in relazione al flusso principale cui verranno aggregate le “altre ritenute”, per l’utilizzo degli eventuali crediti i sostituti potranno avvalersi dei codici tributo del flusso principale:
•codice tributo 6781 se il flusso “altre ritenute” viene inviato insieme con il flusso “dipendente”;
•codice tributo 6782 se il flusso “altre ritenute” viene inviato insieme con il flusso “autonomo”;
•codice tributo 6783 se il flusso “altre ritenute” viene inviato insieme con il flusso “capitale”.
Per ultimo occorre prestare attenzione alla compilazione del campo “Casi di non trasmissione dei prospetti ST, SV e/o SX” presente in questa sezione deve essere compilato per indicare le situazioni nelle quali il sostituto può non allegare i prospetti ST, SV e/o SX al modello 770.
In particolare occorrerà indicare il codice:
•«1» nel caso di amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordinamento autonomo, che non sono obbligate alla compilazione dei prospetti ST, SV e SX;
•«2» nel caso di sostituto che non abbia operato ritenute relative al periodo d’imposta 2017 e che quindi non è obbligato alla compilazione dei prospetti ST e SV.
Le problematiche che dovranno essere affrontate e risolte dai software gestionali
Va innanzitutto premesso che le nuove modalità di invio separato in flussi del modello 770/2018 risultano molto coerenti dal punto di vista logico-operativo, per cui, ancorché non prevista, la nuova rivisitazione della modulistica è sicuramente apprezzabile.
Va anche detto che, nel caso di invio in un unico flusso non vi saranno particolari difficoltà di adeguamento delle procedure.
Così come non vi saranno particolari difficoltà nel caso di invio separato effettuato da intermediari diversi che utilizzano sistemi informativi diversi.
Diverso, invece, è il caso, non infrequente, in cui l’invio separato è effettuato da intermediari diversi, che però utilizzano il medesimo sistema informativo. È il caso, ad esempio, di professionisti che collaborano tra di loro – in forma associata o societaria – utilizzando il medesimo sistema informativo sia per elaborare le paghe, che per la tenuta della contabilità e la predisposizione delle dichiarazioni dei redditi, avendo delle chiavi Entratel differenziate.
In questo caso, anche per esigenze legate alla responsabilità di ciascuno dei soggetti, è necessario effettuare invii separati, pur essendo il modello 770 gestito all’interno della procedura con un’unica anagrafica.
In altre parole, ci troviamo di fronte alla difficoltà di dover effettuare, per il medesimo sostituto gestito all’interno del medesimo archivio, un invio separato da parte di due o addirittura di tre intermediari, in relazione alle citate cinque tipologie di ritenute.
L’implementazione di questa ulteriore funzionalità impegnerà in modo non indifferente i reparti di sviluppo delle software house.
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