È ancora un po’ presto, forse, per iniziare a predisporre i modelli 770/2022, ma qualche ragionamento si può già fare, viste le difficoltà incontrate lo scorso anno dagli operatori nella compilazione dei quadri ST e SV, in tutti quei casi in cui i versamenti erano stati sospesi e/o rateizzati in virtù delle molteplici norme che lo avevano consentito.
Quest’anno ci si potrà trovare di fronte a due diverse situazioni:
1) la prima riguarda i versamenti sospesi nel corso del 2020 e già indicati come tali nel modello 770/2021 dello scorso anno, poi effettuati in tutto o in parte nel corso del 2021, che devono essere rendicontati nel nuovo modello 770/2022 di quest’anno;
2) la seconda riguarda i nuovi versamenti sospesi nel corso del 2021 che, analogamente a quanto avvenuto per quelli sospesi nel 2020, devono essere indicati nel nuovo modello 770/2022 di quest’anno.
Più in dettaglio nel primo caso si dovranno indicare nel modello 770/2022, in relazione ai versamenti sospesi nel corso del 2020 e indicati nel modello 770/2021:
• gli importi versati nel 2021;
• la quota parte degli importi non ancora versati nel 2021, stante ad esempio la possibilità concessa in molti casi di scegliere la rateizzazione in 24 rate e quindi di concludere il piano rate nel 2022.
La conseguenza è che – lato software – sarà importante che le procedure permettano di precompilare automaticamente i quadri ST e SV del modello 770/2022 con i righi del 770/2021 nei quali lo scorso anno era stato compilato il campo dell’Importo sospeso (16).
Nel secondo caso, invece, per i versamenti sospesi nel corso del 2021 nel campo Nota (15) si dovranno utilizzare i nuovi codici 13 e 14 relativi alle sospensioni del 2021, stante che i precedenti codici da 1 a 12 erano relativi alle sospensioni del 2020.
Un esempio
Si ipotizzi che il sostituto, a fronte di un importo di ritenute operate per il mese di marzo 2020 pari a 1.000 euro:
• nell’anno 2020 abbia effettuato tre versamenti parziali di 100 euro ciascuno, utilizzando la disposizione normativa di cui alla Nota 3;
• nell’anno 2021 abbia effettuato sei versamenti parziali di 100 euro ciascuno, rimanendo ancora una rata da versare di 100 euro nel 2022.
La compilazione del quadro ST, rispettivamente nel 2021 e nel 2022, è la seguente:
• nel 770/2021 dello scorso anno dovevano essere indicati il periodo di riferimento 03/2020 (1), le Ritenute operate 1.000 (2), l’Importo versato nel 2020 pari a 300 (7), il Codice tributo 1001 (11), la Nota 3 (15) e l’Importo sospeso 700 (17);
• nel 770/2022 di quest’anno andranno indicati esclusivamente l’Importo versato nel 2021 pari a 600 (7), il Codice tributo 1001 (11), la Nota 3 (15), l’Importo sospeso 100 (17).
La principale novità è quindi quella che, per i versamenti del 2020 indicati come sospesi lo scorso anno nel modello 770/2021, non dovranno essere compilati nel modello 770/2022 i campi relativi al Periodo di riferimento (1) e neppure alle Ritenute operate (2), che rimarranno vuoti. È presumibile che nel 770/2023 del prossimo anno dovranno essere indicati esclusivamente l’Importo versato nel 2022 pari a 100 (7), il Codice tributo 1001 (11) e la Nota 3 (15).
Conclusioni
La precompilazione del quadro ST del 770/2022 (ma ciò vale anche per l’SV) riguarderà i soli campi del Codice tributo (11) e della Nota (15), mentre la successiva integrazione dovrà riguardare i campi dell’Importo versato (7) e dell’eventuale Importo sospeso (16).
In particolare, l’Importo versato (7) potrà essere successivamente indicato dall’operatore ovvero prelevato automaticamente dall’applicativo che gestisce il modello F24, laddove il Periodo di riferimento sia coerente con il differimento da Covid-19. L’Importo sospeso (16) potrà essere invece calcolato come semplice differenza.
Le software house associate ad AssoSoftware stanno proprio in queste settimane aggiornando gli applicativi di gestione del modello 770/2022, analizzando le migliori soluzioni per rendere più semplice e automatica possibile la compilazione dei quadri ST e SV, in relazione alle citate sospensioni Covid-19.