Sono passati oramai più di quattro anni da quando, con provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 18 aprile 2019 (protocollo 99297), era stato consentito ai soggetti che effettuano operazioni di cui all’ articolo 22, del Dpr 633/1972, di poter operare la memorizzazione e la trasmissione dei corrispettivi via web, utilizzando la procedura messa a disposizione dei contribuenti gratuitamente dall’agenzia delle Entrate in un’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, senza dover necessariamente far uso del registratore telematico fisico.

Chiaramente, nonostante la bontà dell’idea, il successo di tale operazione, nata per agevolare i contribuenti più piccoli che effettuano un numero limitato di operazioni, si è scontrata con i limiti della tecnologia utilizzata, poco adatta all’utilizzo quotidiano e non integrabile con i sistemi gestionali utilizzati dalle imprese.

È quindi da accogliere con favore il fatto che il legislatore abbia deciso di estendere, con l’articolo 24 del decreto legislativo Adempimenti (al momento in cui scriviamo, trasmesso alle commissioni parlamentari competenti), la possibilità di effettuare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei documenti commerciali e dei corrispettivi anche mediante l’utilizzo di soluzioni software di mercato, purché queste garantiscano la sicurezza e l’inalterabilità dei dati (si veda il precedente articolo «Trasmissione dei corrispettivi anche tramite software»).

Tali soluzioni software dovranno prevedere la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con il processo di pagamento elettronico, nel caso in cui l’operazione commerciale sia regolata con pagamento elettronico, al fine di semplificare e rendere meno onerose le operazioni amministrative degli esercenti.

Per diventare operativa la norma necessiterà comunque dell’emanazione di uno o più decreti con i quali saranno definite le specifiche tecniche per la realizzazione, l’omologazione e il rilascio delle suddette soluzioni software.

AssoSoftware – che riunisce, rappresenta e tutela oltre il 90% delle aziende dell’Information Technology che realizzano software applicativo-gestionale per imprese, intermediari e P.A. – già negli anni scorsi aveva proposto sull’argomento alcune soluzioni infrastrutturali e tecnologiche, in grado di garantire, con ragionevole certezza, la tutela degli interessi delle parti in relazione alla sicurezza e all’immodificabilità dei dati.

Si veda a tal proposito il recente comunicato stampa pubblicato dall’Associazione (Delega Fiscale: il Governo approva la proposta di AssoSoftware per la Soluzione Software nei corrispettivi telematici – 30 novembre 2023 – AssoSoftware).

Proviamo quindi a riprendere tali soluzioni, con l’obiettivo di fornire un primo contributo all’individuazione della migliore soluzione tecnica da adottare.

Il ruolo dell’intermediario tecnico

Nel nuovo contesto, ciascun produttore, ovvero erogatore di applicazioni alternative a quella dell’agenzia delle Entrate, si verrà probabilmente a trovare in una posizione di intermediario tecnico, in qualche modo riconducibile alla definizione di cui al punto 5.1 del provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 30 aprile 2018 (protocollo 89757) in riferimento al soggetto che effettua la trasmissione e la ricezione delle fatture elettroniche.

L’intermediario tecnico si dovrebbe impegnare, nel realizzare soluzioni online e/o offline:

  • a mettere in atto tutte le attività e le precauzioni tecniche fornite dalla più recente tecnologia per garantire sicurezza ed inalterabilità dei dati;
  • a gestire la conservazione a norma dei dati presenti nei corrispettivi telematici;
  • a garantire il dialogo in cooperazione applicativa con i sistemi dell’agenzia delle Entrate;
  • a rispettare per intero tutte le disposizioni sulla Priva
Le soluzioni online

Per poter erogare il servizio online, l’intermediario tecnico si dovrebbe impegnare:

  • a garantire la memorizzazione dei dati sui propri server, con sistemi tradizionali secondo le specifiche tecniche previste dall’agenzia delle Entrate;
  • a effettuare la trasmissione giornaliera all’agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi e dei documenti commerciali.

Tale soluzione potrebbe prevedere l’adozione di sistemi di firma dei dati con diversi livelli di sicurezza (elettronica, qualificata, eccetera) in base alla tipologia di documento da produrre (scontrino o corrispettivo giornaliero), mentre dovrebbe essere prevista l’adozione obbligatoria di un sistema di conservazione digitale di tutti i documenti elettronici generati e trasmessi all’agenzia delle Entrate.

Al fine di garantire ulteriormente la sicurezza e l’immodificabilità dei dati degli scontrini, l’intermediario tecnico si dovrebbe altresì impegnare a realizzare il sistema con tecniche di tipo “catene di hash”, ossia in grado di garantire l’immodificabilità dei dati grazie al calcolo dell’ hash relativo alla transazione immediatamente precedente che a sua volta contiene l’hash di quella ancora precedente, tale per cui ogni modifica del dato non risulterebbe possibile, se non perdendo l’integrità dell’intera sequenza di dati prodotta.

Le soluzioni offline

Per gli esercenti che operano in aree in cui non vi è una buona connessione internet, si potrebbe pensare alla realizzazione di soluzioni offline, in grado di memorizzare i dati direttamente sul sistema dell’esercente utilizzando database crittografati con chiave pubblica dell’intermediario fiscale, sempre garantendo l’immodificabilità dei dati tramite la predetta tecnica di “catene di hash”.

Tale sistema potrebbe quindi trasmettere quotidianamente i dati crittografati dei corrispettivi e dei documenti commerciali ai server dell’intermediario tecnico – l’unico in grado di decriptare i dati dell’esercente – il quale a sua volta effettuerà la trasmissione giornaliera all’Agenzia delle Entrate.

L’intermediario tecnico si impegnerebbe poi a gestire la conservazione digitale dei dati, nonché l’eventuale accesso da parte dei controllori (agenzia delle Entrate o Guardia di Finanza) alle informazioni conservate.

Il ruolo di AssoSoftware

L’Associazione ha creato da diversi mesi un gruppo di lavoro dedicato al tema dei corrispettivi telematici con l’obiettivo di dare un supporto all’agenzia delle Entrate nella stesura delle specifiche tecniche e nell’individuazione dei migliori standard per certificare l’accreditamento e l’omologazione delle soluzioni software.

Il ruolo delle software house associate sarà fondamentale anche nella fase di sperimentazione ed avvio del servizio per garantire un perfetto funzionamento delle diverse fasi del processo.