di Roberto Bellini, direttore generale AssoSoftware
Tagliato il traguardo della prima scadenza della liquidazione Iva di gennaio e raggiunti i volumi fisiologici previsti, la fatturazione elettronica si avvia sempre più verso la normalità. Dopo i primi giorni di ansia per l’attesa degli esiti delle fatture inviate e per la ricezione delle fatture passive, ora i meccanismi si sono oliati e i dubbi si stanno gradualmente dipanando lasciando spazio alla consapevolezza che si è entrati veramente in una nuova era dei processi aziendali.
Le fatture si inviano ai clienti con pochi click, in una qualsiasi ora del giorno e da qualsiasi posto, allo stesso modo si ricevono le fatture passive che entrano nei sistemi gestionali in automatico senza alcuna necessità di presidio. È vero che in questi primi giorni di utilizzo dei nuovi strumenti si stampa ancora molta carta, per abitudine e perché si vuole toccare con mano un documento che fino a ieri veniva passato di mano in mano centinaia di volte e ora invece è reale solo all’interno dei sistemi elettronici. Sarà difficile staccarsi da queste consuetudini, ci vorrà probabilmente tutto il 2019 per dematerializzare veramente il flusso documentale ma ci si arriverà senza ombra di dubbio.
Quello che invece avrà bisogno di un po’ più di tempo è la traduzione sistematica di tutti i fatti aziendali nel nuovo formato elettronico. Casistiche contabili sedimentate da anni di prassi e commenti specialistici, risposte a interpelli ministeriali e modalità aziendali ora dovranno essere interpretate secondo le nuove regole che prevedono un tracciato Xml con un numero preciso e non modificabile di informazioni e caratteristiche sintattiche.
La traduzione delle norme in dati e funzioni è un problema che le software house conoscono bene avendolo già affrontato da anni per lo sviluppo dei prodotti gestionali; quello che però va evitato ora è di trovare strade diverse e tante soluzioni al medesimo problema, fornendo le stesse informazioni con dati e regole disparate.
Sul punto della standardizzazione degli effetti e dei comportamenti sulla fattura elettronica, AssoSoftware ha creato da molto tempo diversi team di lavoro che hanno affrontato il tema da tre diverse angolature.
1) Uno standard unico di visualizzazione della fattura elettronica
Da mesi è disponibile nel sito AssoSoftware (www.assosoftware.it/assoinvoice ) un foglio di stile specifico per visualizzare i files xml della fattura elettronica secondo il formato standard (testa, corpo, piede) usato a livello internazionale e con un tool di supporto gratuito (AssoInvoice) che permette a tutti, anche a chi non ha ancora un software gestionale, di organizzare i files fattura e vederne facilmente il contenuto.
2) Uno standard unico per l’arricchimento gestionale della fattura elettronica
Come è oramai noto a tutti, la fattura elettronica deve veicolare oltre ai dati fiscali anche informazioni gestionali che servono per automatizzare il ciclo passivo e tutti i processi a monte e valle della fattura stessa. Su questo punto Assosoftware ha messo a fattor comune le codifiche già in uso nei software gestionali creando uno standard a disposizione di tutte le software house come un vero e proprio «dialetto gestionale» (www.assosoftware.it/eventi-e-news/standard-fe-e-protocollo-d-intesa ).
3) Un monitor della fatturazione elettronica
Con questo servizio dedicato ai soci e ai loro clienti, vengono fornite dall’Associazione indicazioni pratiche per gestire al meglio le problematiche tecniche e operative in relazione alla Fatturazione Elettronica. Le indicazioni e i consigli presenti in questa sezione non sono vincolanti ma rappresentano soluzioni e best practice che sono state condivise tra le aziende associate (www.assosoftware.it/faq ).
Con queste tre iniziative AssoSoftware seguirà costantemente l’evolversi delle dinamiche sulla fatturazione elettronica fornendo alle aziende associate e a tutti gli stakeholders il proprio contributo per il miglior utilizzo degli strumenti e per trarre il massimo vantaggio da questa importante innovazione.