di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware
L’obbligo di rendicontazione degli aiuti di Stato ricevuti, nell’ambito delle sezioni 3.1 «Aiuti di importo limitato» e 3.12 «Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti», del Temporary Framework, è in continua evoluzione.
Gli obblighi iniziali
Si era partiti con l’obbligo di compilazione dell’apposita sezione del quadro RS, nel modello Redditi, obbligo poi venuto meno a seguito delle modifiche apportate dal legislatore con l’articolo 1-bis, del Dl 73/2021 (aggiunto in fase di conversione), che ha modificato le disposizioni originarie contenute nell’articolo 10-bis, del Dl 137/2020.Ne era seguito, ancora nello scorso mese di luglio, l’aggiornamento delle specifiche tecniche dei modelli Redditi 2021, con l’eliminazione dei controlli presenti sulla citata sezione del quadro RS rispetto a quanto indicato nei quadri d’impresa. Con la contestuale necessità di sbloccare tali controlli anche all’interno dei software gestionali, attività che le software house associate ad AssoSoftware hanno svolto con la massima tempestività.In proposito, l’agenzia delle entrate aveva poi ulteriormente chiarito che il regime di detassazione dei contributi e delle indennità, erogati in via eccezionale per effetto dell’emergenza Covid-19, non risulta più subordinato al rispetto dei limiti previsti dal regime temporaneo degli Aiuti di Stato.
Un quadro ad hoc
Abbiamo poi potuto assistere all’introduzione e alla successiva evoluzione – nei vari modelli di istanza con cui venivano presentate le domande per l’ottenimento dei contributi a fondo perduto – di uno specifico quadro, all’interno del quale venivano richieste ai contribuenti le necessarie informazioni sugli Aiuti di Stato. Ciò in conseguenza del fatto che il decreto Sostegni bis (articolo 1, comma 13) aveva affidato all’agenzia delle Entrate il compito di definire le modalità operative per consentire ai soggetti Iva di autocertificare il mancato superamento dei limiti fissati dal Temporary Framework.
Gli Aiuti di Stato hanno quindi trovato spazio in tutte le nuove istanze, ad esempio nel «Quadro A – Elenco degli aiuti ricevuti» di quella relativa al cosiddetto “Contributo a fondo perduto alternativo”, il cui termine di presentazione è scaduto lo scorso 2 settembre.Dalla lettura delle istruzioni di tale quadro, si è potuto evincere che il soggetto che richiede il contributo (o il suo rappresentante) è tenuto a rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa al rispetto dei requisiti previsti, in alternativa:
O dalla Sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19» e successive modifiche;
O dalla Sezione 3.12 della medesima Comunicazione, qualora il richiedente intenda avvalersi dei maggiori limiti ivi previsti, se in possesso dei requisiti richiesti.
Per aiutare contribuenti e intermediari fiscali nella comprensione della normativa comunitaria, è stata predisposta dalle Entrate un’apposita guida, pubblicata lo scorso 2 luglio, che aiuta a inquadrare le regole e i requisiti da rispettare.
A rendere ancor più complessa la compilazione del citato quadro, si aggiunge la necessità di indicare in maniera dettagliata tutti gli aiuti di Stato concessi, differenziati per sezione e periodo ammissibile, relativamente al quale si è verificata la sussistenza dei requisiti previsti.
Un nuovo modello in arrivo
Va infine segnalato che potrebbe essere pubblicato entro fine anno – in particolar modo in riferimento alle istanze già presentate in passato anche in merito a contributi locali o regionali che non contenevano le necessarie informazioni sugli aiuti di Stato presenti sui modelli di istanza più recenti – un nuovo modello di dichiarazione, finalizzato a raccogliere tali informazioni, da fornire alla Commissione europea. Dichiarazione da compilare a cura dei soggetti che hanno fruito delle agevolazioni, senza però aver mai compilato l’apposito quadro. Il layout dello stesso dovrebbe in qualche modo essere riconducibile a quello del «Quadro A – Elenco degli aiuti ricevuti», comprensivo di tutte le modifiche che saranno apportate allo stesso nei modelli di istanza di prossima pubblicazione.
Le software house associate ad AssoSoftware, come di consueto, forniranno ai propri clienti il necessario supporto, realizzando le apposite funzionalità necessarie alla presentazione dei nuovi modelli di istanza e, qualora ne fosse confermata la pubblicazione, anche del modello «Aiuti di Stato» di fine anno.