Prima di trasmettere le dichiarazioni fiscali, sarebbe utile verificare di aver compilato in modo completo il quadro RF del modello Redditi, in riferimento alle specifiche modalità da utilizzare da quest’anno per indicare i costi per acquisti effettuati da fornitori residenti in Paesi «non cooperativi».

L’impatto delle modifiche
La legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) ha infatti reintrodotto, con l’articolo 1, comma 84, specifici limiti di deducibilità in relazione alle spese connesse a operazioni poste in essere con imprese o professionisti residenti in Paesi inseriti in una delle black list fiscali. Analoghi limiti erano già stati introdotti dal Dlgs 147/2015, con le modifiche apportate all’articolo 110 del Tuir, commi da 10 a 12-bis, poi successivamente soppresse dalla legge 208/2015.

La legge di Bilancio 2023 ha quindi sostanzialmente riprodotto tale precedente formulazione, inserendo nell’articolo 110 del Tuir i commi 9-bis, 9-ter, 9-quater e 9-quinques, prevedendo nello specifico che le spese e gli altri componenti negativi derivanti da operazioni che hanno avuto concreta esecuzione, intercorse con imprese residenti ovvero localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali, sono ammessi in deduzione nei limiti del loro valore normale.

Tali disposizioni non si applicano quando le imprese residenti in Italia forniscono la prova che le operazioni attuate rispondono a un effettivo interesse economico e che le stesse hanno avuto concreta esecuzione.

La compilazione del quadro RF
Le spese e gli altri componenti negativi vanno separatamente indicati nella dichiarazione dei redditi, in aumento nel rigo RF31 con il codice 70, laddove va indicato l’intero importo della spesa e in diminuzione nel rigo RF55 con i codici 92/93, laddove va indicato l’importo effettivamente deducibile.

In particolare, le istruzioni del rigo RF31 dei modelli Redditi stabiliscono che con il codice 70 vanno indicate le spese e gli altri componenti negativi derivanti da operazioni, che hanno avuto concreta esecuzione, intercorse con imprese residenti ovvero localizzate in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali nonché derivanti da prestazioni di servizi rese dai professionisti domiciliati nei già menzionati Paesi o territori (articolo 110, commi da 9-bis a 9-quinquies, del Tuir).

Le istruzioni del rigo RF55 stabiliscono invece che:

  • con il codice 92 va indicato l’ammontare deducibile, nei limiti del valore normale, delle spese e degli altri componenti negativi di cui al codice 70 del rigo RF31 (articolo 110, comma 9-bis del Tuir);
  • con il codice 93 va indicato l’ammontare delle spese e degli altri componenti negativi di cui al codice 70 del rigo RF31, qualora le imprese residenti in Italia forniscano la prova che le operazioni poste in essere rispondono a un effettivo interesse economico e che le stesse hanno avuto concreta esecuzione (articolo 110, comma 9-ter, del Tuir).

Le soluzioni dei software gestionali
Ciò premesso, in linea generale i software gestionali non sempre sono in grado di compilare in modo automatico i campi del quadro RF, laddove nell’applicativo contabile non vi sia alcuna informazione circa il fatto che l’ammontare deducibile risulti nei limiti del valore normale o che l’operazione posta in essere risponda a un effettivo interesse economico.

Tuttavia, i gestionali più evoluti realizzati dalle software house associate ad AssoSoftware dispongono di funzionalità specifiche che permettono di superare tali complessità.

Tra le varie soluzioni adottate, segnaliamo a titolo esemplificativo:

  • la possibilità di utilizzare, già nell’applicativo contabile, specifici marcatori o conti dedicati che permettono di classificare, già in fase di registrazione di ciascun documento in prima nota, la tipologia di costo black list, in funzione della sua possibilità di essere dedotto;
  • la possibilità di far transitare tutti i costi per acquisti effettuati da fornitori residenti in Paesi «non cooperativi» da funzionalità “intermedie”, che permettono all’operatore di classificarli a valle in fase di predisposizione della dichiarazione dei redditi, in funzione della loro possibilità di essere dedotti. A questo punto diventa possibile effettuare il riporto automatico nel quadro RF.

Occorre quindi sempre confrontarsi con la propria software house, per verificare come utilizzare queste funzioni molto utili, di cui spesso non si è neppure a conoscenza.