di Laura Petroccia (*) – Rubrica a cura di AssoSoftware

 

Comuni, aziende di software e consulenti contabili sono in corsa contro il tempo per la redazione del conto economico e dello stato patrimoniale da allegare al rendiconto dell’esercizio 2016.
L’articolo 2 del Dlgs n. 118/2011 prevede infatti – per gli enti in contabilità finanziaria – l’adozione di un sistema contabile integrato comprensivo della gestione di carattere economico-patrimoniale.

Tutti gli enti locali interessati devono utilizzare il principio della competenza economica dei costi e dei ricavi secondo il principio contabile n. 11 dell’Organismo italiano di contabilità (OIC) che stabilisce che “l’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti.
Attraverso il conto economico si rappresentano le “utilità economiche” acquisite e impiegate nel corso dell’esercizio e si alimenta il processo di programmazione mentre con la predisposizione dello stato patrimoniale si rilevano, in particolare, le variazioni del patrimonio dell’ente che costituiscono un indicatore dei risultati della gestione.
Tale impostazione contabile permette anche l’elaborazione del bilancio consolidato di ciascuna amministrazione pubblica con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società; predispone la base informativa necessaria per la determinazione analitica dei costi; consente la verifica nel corso dell’esercizio della situazione patrimoniale ed economica dell’ente e del processo di provvista e di impiego delle risorse; e consente infine di acquisire ulteriori informazioni concernenti la gestione delle singole amministrazioni pubbliche, per una maggiore trasparenza.
Questa trasformazione, rappresenta un cambiamento epocale per la pubblica amministrazione ed è stata studiata per essere attuata progressivamente nel tempo.
L’ente locale avrebbe dovuto, nel corso di questi anni di sperimentazione, effettuare dei percorsi formativi e dotarsi degli strumenti e delle figure professionali per approcciare la nuova metodologia contabile.

I problemi attuativi
Il contesto in cui operano gli enti locali non può tuttavia essere ignorato per arrivare con successo all’attuazione di tale percorso nei tempi desiderati: la mancanza di risorse finanziarie, la riduzione delle risorse professionali, l’aumento di adempimenti continui da assolvere, non solo nell’ambito contabile, ma in tutti gli ambiti gestionali dei Comuni che stanno vivendo un processo di innovazione tecnologica e organizzativa, va ad incidere, soprattutto negli enti di minori dimensioni, sulle solite figure professionali.
Questo contesto ha portato la maggior parte dei Comuni a rimandare le attività fino all’avvicinarsi delle scadenze, arrivando totalmente impreparata.
Il processo di cambiamento è stato colto da pochi nella sua essenza, mentre dai più è stato visto solo come un ulteriore adempimento avulso dal resto.

Il supporto delle aziende di software
In quest’ultimo mese, le società che producono software gestionali per la pubblica amministrazione sono state prese letteralmente d’assalto, ma la difficoltà questa volta non è stata negli strumenti informatici, ma nel supportare l’ente, per esempio, a districarsi tra la ricostruzione dei finanziamenti per gli investimenti, i fondi pluriennali vincolati, l’apertura del conto del patrimonio, la suddivisione del patrimonio netto, la quadratura delle partite di giro.
Le aziende con i loro servizi di assistenza e consulenza, cercano di sopperire alle esigenze manifestate, ma i processi di quadratura sono spesso da ripetere e controllare più volte e tutto ciò comporta notevoli ritardi.
Particolarmente in difficoltà si trovano quegli enti che hanno iniziato ad applicare la contabilità economico- patrimoniale armonizzata nel 2016 e probabilmente per questi enti servirebbe più tempo.
Agli enti occorrerebbero dei percorsi formativi istituzionali, risorse economiche da dedicare e una riduzione massiva degli adempimenti da svolgere nel complesso, con una pianificazione temporale di ampio respiro.

(*) Consigliere di Assosoftware con delega per il settore Pubblica amministrazione e Enti locali

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