La Camera dei deputati ha svolto il 29 luglio la discussione congiunta sulla Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Doc. LVII-bis, n. 2), e sul Programma Nazionale di Riforma 2020 e relativa appendice (Doc. LVII, n. 3 – Sezione III del Def 2020), al termine della quale la Camera ha approvato la risoluzione Davide Crippa, Fornaro, Boschi e Fiano n. 6-00123 con 326 voti a favore e 1 contrario, riferita alla Relazione al Parlamento predisposta ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (da approvare a maggioranza assoluta dei componenti). Successivamente, la Camera ha approvato la risoluzione Davide Crippa, Fornaro, Boschi e Fiano n. 6-00124 riferita al Programma Nazionale di Riforma 2020 e relativa appendice, con conseguente preclusione delle restanti risoluzioni.
Il Senato ha approvato il 29 luglio le proposte di risoluzione n. 100, con 170 voti favorevoli, quattro contrari e 133 astensioni, al Doc. LVII-bis, n. 2 (Relazione al Parlamento ex art. 6 legge n. 243/2012), e n. 1, con 169 voti favorevoli, 137 contrari e nessun’astensione, al Doc. LVII, n. 3, III Sezione (Programma nazionale di riforma 2020). Le due votazioni si riferiscono all’aggiornamento di rientro per l’obiettivo di bilancio di medio termine (OMT) e al Programma nazionale di riforma 2020.
Su questi temi si ricorda l’audizione il 28 luglio scorso del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, presso le Commissioni riunite Bilancio della Camera e del Senato. Tra le varie affermazioni del Ministro nel corso dell’audizione si evidenziano alcune anticipazioni sul prossimo decreto-legge (c.d. “agosto”), ossia quella sulla riprogrammazione delle scadenze relative ai versamenti tributari e contributivi (attualmente al 31 agosto), nonché quella sul superamento del meccanismo degli acconti e dei saldi, per andare verso un sistema con importi da versare, calcolati in base a quanto effettivamente incassato.
Si allega il documento di audizione del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri.