Di seguito messaggio ricevuto da Confiundustria Sit:

Facciamo seguito alle precedenti informazioni per un aggiornamento sul DL Semplificazioni. Si è svolta ieri  mattina l’audizione di Confindustria sul DL davanti alle Commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato.

Il provvedimento agisce, come segnalato su diversi ambiti rilevanti per l’attività di impresa: contratti pubblici, ambiente e green economy, semplificazioni di carattere generale e digitalizzazione.

Confindustria, nel condividerne l’impostazione complessiva, volta a velocizzare le procedure e incrementare la spesa per investimenti (pubblici e privati), ha evidenziato l’esigenza di alcuni correttivi, in particolare sui temi dei contratti pubblici e delle semplificazioni in materia ambientale.

Nello specifico, in materia di contratti pubblici, andrebbero evitate potenziali restrizioni del mercato attraverso:

  • una differenziazione dell’articolazione delle soglie per l’affidamento diretto tra i vari comparti (lavori, servizi e forniture), in modo da adeguarle alle dinamiche e alle caratteristiche dei settori di riferimento;
  • un uso attento degli ampi poteri derogatori connessi al “Modello Genova”, applicati a una lunga serie di interventi, che potrebbero avere effetti fortemente lesivi della concorrenza e della trasparenza nella fase di aggiudicazione ed esecuzione dei lavori.

Ha poi evidenziato la necessità di correttivi puntuali anche in merito alla possibilità per la stazione appaltante di escludere dalle gare gli operatori economici non in regola con gli obblighi di pagamento di imposte e contributi previdenziali anche non definitivamente accertati, nonché suggerito ulteriori interventi volti a:

  • abolire l’indicazione della terna dei subappaltatori;
  • sopprimere l’esclusione dell’appaltatore per cause imputabili al subappaltatore;
  • consentire la rinegoziazione dei contratti oggetto di evidenti ripercussioni derivanti dalla pandemia in corso.

 In materia di semplificazioni ambientali, nell’apprezzare la complessiva rivisitazione della disciplina sulla Valutazione d’impatto ambientale (VIA), ha sottolineato la necessità di:

  • evitare una riduzione sproporzionata della tempistica a disposizione del proponente;
  • assicurare l’immediata operatività della speciale procedura di VIA accelerata (cd. fast-track), mediante la rapida approvazione del DPCM attuativo, nonché la possibilità di estenderla – oltre alle opere comprese nel Programma Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) – anche ad altre opere infrastrutturali strategiche per il Paese, al fine di rilanciare gli investimenti pubblici.

Sempre in materia ambientale, e in chiave di sostegno all’economia circolare, ha tra le altre cose evidenziato l’esigenza di risolvere definitivamente il problema delle autorizzazioni end of waste, rimuovendo il meccanismo del “doppio controllo” introdotto lo scorso anno.

In allegato il testo di analisi depositato da Confindutria e lo speech dell’audizione a cura del nuovo Direttore Generale di Confindustria, Francesca Mariotti.