Prosegue presso la Commissione Bilancio del Senato l’esame in sede referente del disegno di legge di bilancio (A.S. n. 2448).

Ieri, alla presenza del rappresentante del Governo, Alessandra Sartore, è proseguita la discussione generale sul disegno di legge.

Il termine per la presentazione di emendamenti è fissato alle ore 17 del 29 novembre.

L’articolo 10 del disegno di legge dispone per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è prorogato sino al periodo d’imposta 2025 ed è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2022, nella misura già prevista, e pari al 15 per cento, nel limite di 2 milioni di euro. Per il periodo di imposta 2023 è riconosciuto in misura del 10 per cento nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro e, per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nella misura del 5 per cento sempre nel limite di 4 milioni (articolo 10, comma 2).

L’articolo 10 non prevede, invece, alcuna nuova disposizione di proroga per gli investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, nonché agli investimenti in beni strumentali immateriali, tra cui rientrano i software gestionali, diversi da quelli indicati nell’allegato B annesso alla medesima legge n. 232 del 2016: ne consegue che, ai sensi dell’articolo 1, comma 1055, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), per gli investimenti in software gestionali il credito di imposta della misura solamente del 6 per cento (10 per cento per il 2021) scadrà a dicembre del 2022.

Si allega quadro di sintesi delle misure del disegno di legge di bilancio 2021 (A.S. n. 2448), predisposto dagli Uffici del Senato e della Camera dei deputati.