Pacchetto proposte UE su Direttiva servizi – richiesta contributi

Ad integrazione della precedente comunicazione di seguito riportata, inviamo il draft di position paper di BusinessEurope che, oltre all’e-card service, contiene anche alcune osservazioni sulla proposta di Direttiva per la revisione del sistema di notifica dei regimi di autorizzazione di cui alla Direttiva Servizi.

In particolare, BusinessEurope sostiene la proposta di migliorare la procedura di notifica prevista nella Direttiva Servizi, perché il sistema attuale si è dimostrato inefficace e ha determinato una frammentazione nelle procedure di notifiche.

BE condivide la proposta di sospendere l’approvazione del provvedimento nazionale fino alla conclusione della nuova procedura di consultazione, per evitare che una misura iniqua possa determinare un’effettiva barriera alla libera circolazione dei servizi. Al contempo, questo nuova procedura di consultazione non deve determinare un appesantimento legislativo o ingiustificati rallentamenti o ritardi burocratici.

In questa ottica, è condivisibile anche il nuovo principio di trasparenza che consente agli stakeholders, associazioni rappresentative di imprese e consumatori di allertare il proprio SM o la Commissione circa l’esistenza di possibili problemi relativi a un provvedimento notificato.

Secondo BE, la nuova procedura di notifica dovrebbe includere i requisiti nazionali non contemplati dall’attuale direttiva servizi. Attualmente l’obbligo di notifica esiste per i provvedimenti che prevedano un requisito nazionale indicato nell’art. 15, comma 2 della Direttiva Servizi (requisiti quantitativi o territoriali, come le restrizioni in funzione della popolazione e o della distanza geografica; imposizione di uno statuto giuridico, un determinato capitale sociale, numero minimo di dipendenti, tariffe minime o massime, obbligo di prestare altri servizi specifici). La nuova procedura di notifica dovrebbe comprendere anche i requisiti relativi alla natura, contenuto o prestazione del servizio.

Infine, la revisione proposta ha l’obiettivo di fornire maggiore trasparenza sui requisiti notificati, sui commenti e obiezioni degli altri Stati membri e della Commissione, al fine di comprendere quali requisiti possano determinare delle barriere nel mercato unico. A titolo di esempio, tale modifica dovrebbe avere un impatto positivo sulla libera circolazione dei dati. Infatti i requisiti che prevedono la localizzazione forzata dei dati in un determinato territorio, come anche la memorizzazione di questi in una specifica infrastruttura, rappresentano delle barriere dirette e indirette alla prestazione di servizi nel mercato europeo, che dovrebbero essere superate attraverso questa proposta di Direttiva.

In attesa di eventuali osservazioni e contributi in merito ai temi suesposti, si inviano cordiali saluti.