Inviamo in allegato la dichiarazione congiunta di Austria, Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, in merito al compromesso raggiunto sulle misure unilaterali esistenti (tra cui figura l’imposta sui servizi digitali italiana).

La dichiarazione fa seguito all’accordo raggiunto da 136 Paesi dell’Inclusive Framework OCSE/G20 in data 8 ottobre u.s. (già comunicato) sui due pilastri della tassazione dell’economia digitale.

Alla luce di tale accordo, da una parte, gli Stati europei chiedevano di abrogare le misure unilaterali esistenti soltanto al momento dell’attuazione del Primo Pilastro, dall’altra, gli Stati Uniti preferivano che l’abrogazione avvenisse già alla data del 8 ottobre u.s.

Con la dichiarazione congiunta in allegato, si è addivenuti ad una soluzione di compromesso: le misure unilaterali resteranno in vigore fino all’implementazione del Primo Pilastro (prevista per il 2023), ma viene riconosciuto un credito d’imposta per la parte di imposte digitali unilaterali versate in eccesso rispetto a quanto sarà dovuto per il primo anno di applicazione del Primo Pilastro (maggiori dettagli sono disponibili all’interno della dichiarazione congiunta).

Contestualmente, gli Stati Uniti hanno concordato di porre fine alle azioni commerciali proposte (ma subito sospese) contro i Paesi che hanno adottato soluzioni unilaterali.