I temi della settimana
EXPORT: L’ITALIA DIMOSTRA VITALITA’. PREVISIONI INCORAGGIANTI, ACCELERARE SULLA DIGITALIZZAZIONE
“Ancora una volta abbiamo dimostrato di essere ricchi di vitalità ed energie, e di saperci adattare con grande rapidità ai cambiamenti che la pandemia ha reso necessari. La digitalizzazione, ad esempio, è un ambito dove abbiamo recuperato anni di ritardo, e lo abbiamo fatto in pochi mesi”, così Barbara Beltrame, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione, alla presentazione del Rapporto Export 2021 di Sace. “Dagli eventi in presenza si è passati in poco tempo agli eventi digitali, che hanno consentito di mantenere un legame con gli operatori esteri. La promozione del Made in Italy è strategica, e quindi è stato fondamentale che questa attività non sia venuta meno nei mesi più bui della pandemia. Anche Confindustria – ha continuato Beltrame – si è attivata prontamente realizzando una nostra piattaforma digitale (GO International) per organizzare le missioni imprenditoriali, le country presentation e i seminari di approfondimento con operatori internazionali. In questo modo abbiamo sviluppato un marketplace dove si sono profilate finora oltre 3.000 imprese tra italiane ed estere. Questo ci ha permesso di continuare l’attività internazionale anche con quei paesi che tuttora mantengono misure restrittive per l’ingresso degli stranieri come, ad esempio, Cina e Stati Uniti. Sappiamo che nel 2020 l’export ha avuto una flessione (-13,8%), ma le previsioni per quest’anno sono incoraggianti, come ha mostrato il rapporto Sace, che stima un aumento per le vendite di beni del +11,3%. Sicuramente abbiamo di fronte una sfida ambiziosa per migliorare la nostra performance a livello internazionale”. Secondo la Vice Presidente “da un lato le imprese potranno continuare a vendere con i canali tradizionali, e su questo le fiere rappresentano una vetrina straordinaria per la promozione del Made in Italy. Dall’altro si dovrà cavalcare l’onda del cambiamento e della digitalizzazione per potenziare la presenza dei marchi italiani nelle principali piattaforme di e-commerce”.
GREEN DEAL: IMPRESE PRONTE ALLA TRANSIZIONE MA SERVONO INVESTIMENTI E TEMPI ADEGUATI
“Nella cornice del Green Deal, l’Europa sta proponendo un quadro regolatorio sempre più impegnativo, che cambia in profondità le regole del gioco per tutte le realtà del sistema industriale e che richiederà sforzi mastodontici da parte dei settori maggiormente coinvolti nella transizione ecologica”. Cosi Stefan Pan, Delegato del Presidente di Confindustria per l’Europa è intervenuto al XV Forum Economico Italo- Tedesco. “E’ importante conciliare le ambizioni con il realismo prescindendo da posizioni ideologiche che potrebbero portare a misure dannose per le imprese favorendo competitor extra europei non soggetti alle nostre stesse stringenti normative. Le imprese – ha proseguito – sono pronte a sostenere la transizione ma per noi è imprescindibile che i tempi di attuazione del pacchetto Fit-for-55% siano adeguati e fissati in un arco temporale coerente con l’evoluzione e la disponibilità di soluzioni tecnologiche efficaci ed economicamente sostenibili. Spingere sull’innovazione tecnologica è la vera strada maestra che dobbiamo perseguire. Inoltre, poiché i costi finanziari per raggiungere l’obiettivo climatico dell’UE per il 2030 e adattare l’economia al nuovo paradigma verde saranno estremamente elevati, occorre che il processo sia sostenuto da investimenti pubblici e privati all’altezza dei target che si vogliono raggiungere, mobilitando risorse finanziarie di gran lunga superiori a quelle attualmente previste nei bilanci nazionali e in quello dell’UE. Devono poi essere coperti non solo i costi finanziari, ma anche quelli sociali aumentando le risorse europee per garantire che nessuno venga lasciato indietro. Considerando che l’UE rappresenta circa l’8% delle emissioni globali di Green House Gases (GHG), l’impegno degli altri Paesi nella lotta ai cambiamenti climatici è cruciale. Quindi – ha concluso Pan – occorre intensificare la pressione affinché le principali economie mondiali, in primis la Cina, allineino i propri standard di produzione a quelli dell’UE, riducendo così il rischio di ‘carbon leakage’ e di distorsioni competitive”.
ECONOMIA, CONGIUNTURA FLASH: CONTINUA IL RECUPERO DELL’ECONOMIA ITALIANA. CONTAGI E COMMODITY FATTORI DI INCERTEZZA
Leggi la Congiuntura Flash
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