In allegato i primi commenti di Confindustria sul Decreto Cura Italia pubblicato la scorsa notte in Gazzetta Ufficiale.
Si tratta di un intervento di 25 miliardi euro che attiva flussi per 340/350 miliardi di euro.
Una prima risposta alla crisi Coronavirus, che utilizza l’intero limite di indebitamento netto in un unico intervento articolato su 5 assi:
1. finanziamento aggiuntivo al Sistema Sanitario Nazionale e alla Protezione civile per circa 3.5 mld di risorse (es. assunzioni di personale, contributi per la produzione di DPI, aumento posti letto di terapia intensiva);
2. sostegno all’occupazione, alla difesa lavoro e del reddito con un intervento di più di10 mld di risorse (es. rafforzamento ammortizzatori sociali, sospensione delle procedure di licenziamento)
3. iniezione/sostegno liquidità nel sistema del credito che può mobilitare circa 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale (es. misure in tema di Fondo di garanzia, di moratoria sui prestiti e di garanzia dello Stato tramite CDP) ;
4. sospensione di obblighi di versamento per tributi e contributi (differenziati anche in funzione dei settori e del fatturato);
5. sostegno aggiuntivo ad una serie, molto ampia,o di settori economici.
Da una prima lettura sembra emergere la linea della velocizzazione delle procedure, della semplificazione ed una particolare attenzione alle Micro e PMI. Grande attenzione al capitolo lavoro, al sostegno finanziario, garanzia di liquidità per le imprese, anche grazie a ricorso ad iniezioni di cessioni di credito per liberare risorse.
Sicuramente ora è fondamentale garantire la rapidità di applicazione delle misure, con un’immediata declinazione operativa, urgente definizione dei criteri e veloce adozione dei decreti attuativi ove previsti; come sarà necessario affiancare a queste ulteriori misure legate strettamente alla durata dell’emergenza e agli effetti che sta determinando in tutti i settori.