SCUOLA: TORNI UNA PRIORITA’ASSOLUTA. SERVE RIFORMA DELL’INTERO SISTEMA
 

La scuola torni una priorità assoluta. E’ cominciato il più difficile anno scolastico della storia recente. È spaventosa l’ambiguità delle scelte e la palese mancanza di piani alternativi. Non è fare polemica, ma osservare che l’unica strategia adottata sembra voler tornare, a tutti i costi, alle vecchie abitudini”. Così il Vice Presidente Giovanni Brugnoli ha commentato in un intervento sul Sole 24 Ore l’apertura dell’anno scolastico. “I problemi della scuola italiana non nascono però con il Covid-19. Non è un caso che la nostra scuola si presenti così male non solo davanti a una crisi pandemica senza precedenti, ma anche di fronte a un periodo di profondo cambiamento tecnologico, innescato dal 5G, di cui ancora oggi non conosciamo tutte le enormi potenzialità. Basti sapere che, durante la terribile crisi finanziaria 2008-2012, mentre tutti i paesi avanzati investivano nella formazione del capitale umano, l’Italia sacrificava la scuola sull’altare della spending review. Il sistema di istruzione si è trovato impreparato, il Covid-19 quindi ne è stato solo un severo giudice. E non sarebbero bastate soltanto più risorse. Sarebbe invece servita anni fa, ma oggi più che mai, una visione. Tutti dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e metterci al lavoro per costruire una scuola davvero aperta. Una sistema scolastico aperto all’innovazione, con una didattica a distanza fatta come si deve, grazie alla selezione di insegnanti esperti in lCT, mentre oggi solo 1 su 4 ha competenze informatiche minime. Una scuola aperta alle imprese, con un’alternanza scuola-lavoro che torni al centro dei curriculum, riconoscendo a tante imprenditrici e imprenditori l’impegno quotidiano nell’orientare giovani. Una scuola aperta ai territori, con laboratori e spazi condivisi che permettano a tutta la cittadinanza, a partire dalle fasce più deboli, di avere una casa della conoscenza, come ad esempio corsi base di formazione digitale per anziani e per tutti coloro che si sentono fuori dal mondo digitale. La vera lezione di questa pandemia-  ha concluso Brugnoli – è che l’istruzione è il bene comune più prezioso di tutti e che serve programmazione. Occorre, già oggi, rimettere al centro dell’agenda politica la riforma dell’intero sistema educativo affinché diventi il primo motore di sviluppo della nostra società”. 
 

 

SUD: PER LO SVILUPPO DEL MEZZOGIORNO SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI

“Poter contare su uno sconto previdenziale del 30%, come previsto dal Dl Agosto, è un’opportunità, per ora temporanea, per le imprese del Mezzogiorno. Ma è tempo di passare dalle misure di sostegno temporaneo a interventi strutturali, che siano inseriti in un piano organico di rilancio del Paese. Quindi anche la riduzione del costo del lavoro deve diventare una misura di carattere strutturale, agendo sul cuneo fiscale. Solo in questo modo potremo attrarre investimenti e promuovere l’occupazione in maniera duratura. Il Sud chiaramente è l’area del Paese più arretrata, con il Pil ancora a livelli pre 2008 e sconta già un grave e persistente ritardo che la crisi da Covid ha ulteriormente accentuato. Quindi è importante partire da qui”. Lo ha detto il Vice Presidente di Confindustria per la Coesione territoriale, Vito Grassioggi in un’intervista al dorso Sud del Sole 24 Ore. “Si è ripartiti, ma con grandi difficoltà. Per questo, è fondamentale – ha spiegato Grassi – un’ampia condivisione degli obiettivi da perseguire e dei progetti da realizzare per la ripresa. Penso anche all’interlocuzione con i sindacati, che hanno sempre dato primaria importanza alla politica di coesione. Speriamo di poter condividere un percorso di riforme necessarie alla crescita e allo sviluppo del Paese, con forte attenzione al Mezzogiorno. A noi industriali sta il compito di elaborare analisi e fare proposte, e lo stiamo facendo. Una priorità è senz’altro semplificare e accelerare le procedure, associata ad una rapida e significativa crescita dell’efficienza della PA”. “Il Sud – ha sottolineato Grassi – deve attrarre cervelli e trattenere quelli che alleva. Deve creare poli d’eccellenza competitivi, in grado di offrire una formazione universitaria di alto livello riconosciuta a livello mondiale e centri qualificati di competenze tecnologiche, associati ad un’elevata qualità della vita. Ci vuole un grande piano di investimenti in formazione e innovazione tecnologica, ma da realizzare in tempi certi, con procedure semplici, veloci e trasparenti”. “La crisi ha comportato un alto prezzo in termini di vite e di salute, non dobbiamo dimenticarlo. Però ha dato anche la possibilità di rompere schemi che sembravano intangibili e consentito di mettere in campo risorse finanziarie straordinarie, che vanno utilizzate con grande competenza, per sciogliere i nodi che ostacolano la ripresa. Il Sud – ha detto Grassi – deve accelerare su idee fattibili ed efficaci, essere capace di elaborare strategie di riequilibrio del ritardo socioeconomico e proporre progetti coerenti di investimento, a partire dalle infrastrutture e dalla digitalizzazione”.

UE: IL PROGRAMMA GESTIONE EMERGENZE (PGE) DI PICCOLA INDUSTRIA RAPPRESENTA L’ITALIA AL PREMIO EUROPEO PER LA PROMOZIONE D’IMPRESA EEPA2020

Il Programma Gestione Emergenze (PGE) di Piccola Industria Confindustria rappresenterà l’Italia alla 14° edizione degli European Enterprise Promotion Awards (EEPA2020), il Premio europeo per la promozione d’impresa. Dopo aver superato la 
selezione a livello nazionale a cura del MiSE ed essersi confermato “National Winner” è entrato ora a far parte della “European shorlist” dei progetti selezionati dalla Commissione Europea e dalla Giuria del premio nella categoria “Imprenditoria responsabile e inclusiva”. Gli EEPA sono un’iniziativa della Commissione Europea volta a promuovere l’imprenditorialità e le PMI a livello nazionale, regionale e locale in Europa. L’obiettivo del premio è mostrare e condividere le best practice, promuovere un’azione di sensibilizzazione sul valore aggiunto dell’imprenditorialità responsabile e creare una maggiore consapevolezza del ruolo che gli imprenditori svolgono nella società. I vincitori saranno premiati a Berlino durante la SME Assembly 2020 il prossimo 16 e 17              novembre 2020, all’interno della Settimana Europea delle PMI.  Il PGE è il programma nazionale di Confindustria – sotto la guida di Piccola Industria – responsabile della pianificazione, del coordinamento e del controllo delle attività di supporto alle imprese e alla popolazione in caso di emergenza, assistenza post emergenza, promozione della prevenzione e della resilienza. È stato in prima linea in occasione dell’emergenza Covid-19, del terremoto del Centro Italia nel 2016 e di quello in Emilia nel 2012. L’attività, che può contare su un team di circa 140 referenti, del territorio e di categoria, sempre in rete, viene svolta in stretto raccordo con le Associazioni di Confindustria, anche all’estero, e con il Dipartimento della Protezione Civile, con cui nel 2016 è stato stipulato uno specifico protocollo d’intesa. Il Programma Gestione Emergenze è stato scelto proprio per il suo carattere innovativo dato dalla sinergia con il Dipartimento della Protezione Civile e dal coordinamento strutturato e capillare tra aziende e istituzioni nazionali e locali, con cui interviene con efficacia nei suoi diversi ambiti di azione. “Si tratta di un risultato che riempie di orgoglio e rappresenta un riconoscimento per tutti coloro che, con passione e dedizione, hanno collaborato e collaborano alla riuscita del PGE, un modello di eccellenza nella partnership pubblico-privato” ha commentato il Presidente Piccola Industria Confindustria, Carlo Robiglio.


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