Pubblicato in GU il decreto-legge #Cura Italia

In una edizione straordinaria è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020 il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Si allega il testo del fascicolo della Gazzetta Ufficiale contenente il decreto-legge.

Il decreto-legge, entrato in vigore già dal 17 marzo, sarà adesso trasmesso al per l’iter di conversione, che dovrà concludersi entro 60 giorni. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di una trasmissione del provvedimento al Senato, dove dovrebbe essere accorpato agli altri provvedimenti relativi all’emergenza Coronavirus, tra cui il DL Coronavirus-bis.

Per quanto concerne i contenuti del provvedimento si riportano i comunicati del Ministero dell’economia e finanze emessi il 17 marzo, suddivisi per macro-temi: potenziamento del SSN e della Protezione Civile, sospensione dei versamenti fiscali, il sostegno alla liquidità di famiglie e imprese e sostegno dei lavoratori.

Potenziamento del sistema sanitario nazionale, della Protezione Civile e degli altri soggetti pubblici impegnati sul fronte dell’emergenza. Il Governo ha messo a disposizione circa 3,2 miliardi di euro per garantire la dotazione di personale, strumenti e mezzi al sistema sanitario, alla protezione civile e alle forze dell’ordine per assistere le persone colpite dal diffondersi del Coronavirus. Tra le misure principali:

o    Il Fondo emergenze nazionali è stato incrementato complessivamente di 1,65 miliardi;

o    Individuate le coperture per le 20.000 assunzioni già deliberate per il sistema sanitario nazionale, con misure straordinarie per il reclutamento di personale sanitario;

o    Stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario;

o    Garantita l’assistenza in caso di sostituzione del medico di medicina generale, prevedendo la possibilità di conferire incarichi provvisori a laureati abilitati;

o    Finanziato l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive. Le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio;

o    Autorizzata Invitalia a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale;

o    La Protezione Civile potrà disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili per fronteggiare l’emergenza sanitaria;

o    Sarà possibile incrementare il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno;

o    Prevista la possibilità di trattenere in servizio il personale dell’ SSN che avrebbe i requisiti per la pensione, nel caso non fosse possibile assumere;

o    Prevista una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie, per consentire l’esercizio temporaneo sul territorio nazionale a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero.

Sospensione dei versamenti fiscali e contributivi. Con il DL Cura Italia il Governo ha introdotto una serie di norme che prevedono lo stanziamento di una somma di 2,4 miliardi di euro per il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, della riscossione e invio delle cartelle esattoriali, degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sanatoria fiscale. Il decreto ha previsto un credito d’imposta per il proprietario di locali commerciali che rinuncia a parte dell’affitto del mese di marzo. Tra le misure principali:

o    Sospensione dei versamenti di contributi e ritenute per i lavoratori dipendenti di marzo ed aprile, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, quali: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse;

o    Sospensione di versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo, per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro

o    Per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti al 16 marzo viene posticipato al 20 marzo;

o    Viene sospeso il pagamento del canone di concessione e del prelievo erariale dei centri scommesse;

o    Disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti sulle fatture di marzo ed aprile;

o    Introdotto un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro, con un tetto al beneficio di 20 mila euro;

o    Incentivi ai lavoratori che a marzo svolgono la prestazione sul luogo di lavoro, in proporzione ai giorni lavorati;

o    Sospensione dei termini per le attività di Agenzia entrate e riscossione cartelle esattoriali;

o     la deducibilità delle donazioni effettuate dalle imprese viene estesa;

o    A negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo;

o    Vengono sospesi i termini del processo tributario;

o    Slitta dal 7 al 31 marzo il termine per trasmissione della certificazione unica;

o    Proroga dal 28 al 31 marzo 2020 per invio dati utili per la dichiarazione dei redditi precompilata.

o    Proroga al 5 maggio 2020 la disponibilità della dichiarazione precompilata per i contribuenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate;

o    Spostata dal 23 luglio al 30 settembre 2020 scadenza per l’invio del 730 precompilato

Sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese tramite il sistema bancario. Il Decreto ha  previsto la destinazione di 4,8 miliardi, per un effetto volano da circa 350 miliardi di euro per a assicurare la liquidità a famiglie e imprese.  È stato articolato su quattro strumenti principali:

o    Moratoria sui prestiti su un volume stimato di circa 220 miliardi per micro, piccole e medie imprese. Fino al 30 settembre saranno congelate linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su titoli di credito, scadenze prestiti a breve e rate di prestiti e canoni in scadenza. Una parte sono somme che sarebbero dovute già essere restituite, mentre il resto nuovi finanziamenti ottenibili con ricorso alla linea di credito congelata;

o    Potenziamento da un miliardo del Fondo Centrale di Garanzia per Pmi, con l’obiettivo di consentire garante per oltre 100 miliardi complessivi. Tra le altre modifiche, sono ritrovate la gratuità della garanzia del Fondo, l’allungamento della stessa in caso di moratoria o sospensione del finanziamento e l’estensione del limite concessione garanzia a 5 milioni di finanziamento;

o    Garanzia dello Stato di 500 milioni a favore di CDP per rifornimento alle banche di finanziamento di imprese medio grandi non rientranti nel Fondo PMI;

o    Incentivo a imprese bancarie e industriali fino a 10 miliardi, per cessione crediti incagliati o deteriorati, con conversione delle attività fiscali differite in Crediti di imposta.

Tra le altre misure segnaliamo rafforzamento Confidi per microimprese, estensione del fondo di solidarietà per i mutui di acquisto della prima casa e “volatility adjustment” per assicurazioni.

Sostegno ai lavoratori e garanzia dei redditi. Ha ricevuto uno stanziamento di 10,4 miliardi di euro per garantire l’occupazione di redditi e potenziare l’impianto di ammortizzatori sociali su tutto il territorio, incluse attività con meno di 5 dipendenti. Tra le misure principali:

o    Cassa integrazione in deroga estesa per l’intero territorio nazionale, per tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi;

o    Fondo Integrazione Salariale accessibile anche per aziende tra i 5 e i 15 dipendenti, con deroga al limite di tiraggio;

o    Indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite IVA;

o    Sospensione procedure di licenziamento avviate dopo il 23 febbraio 2020, per i due mesi successivi all’entrata in vigore del decreto;

o    Fondo residuale incrementato di 300 milioni di euro;

o    Incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro;

o    Incentivi di 100 euro ai lavoratori non in lavoro agile nel mese di marzo, con reddito lordo fino a 40.000 euro;

o    Incremento fino a 12 giorni di permesso retribuito per fruitori legge 104;

o    Dotazioni informatiche per dipendenti PA al fine di consentire il lavoro agile.

Si allega anche il comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.