I temi della settimana
UDIENZA DEL PAPA ALL’ASSEMBLEA DI CONFINDUSTRIA, BONOMI: IMPEGNO DELLE IMPRESE PER DARE LAVORO, FUTURO E DIGNITA’. VOGLIAMO E SOGNIAMO UN’ITALIA UNITA
“Il valore del lavoro, di un lavoro degno che rispetti la persona, radicato nella dignità originaria di ogni donna e uomo, insopprimibile e indisponibile a qualunque potere o ideologia”. Questo il passaggio centrale del discorso del Presidente Carlo Bonomi davanti a 5000 imprenditori accompagnati dai familiari, in occasione dell’Udienza del Papa all’Assemblea di Confindustria 2022. “Una decisione assunta mesi fa, quando non avremmo immaginato che si sarebbe tenuta a pochi giorni dalle elezioni politiche”, ha spiegato Bonomi, ricordando le priorità del sistema produttivo e ribadendo al tempo stesso gli impegni che le imprese sono pronte ad assumersi verso il Paese. Il ‘fil rouge’ della relazione di Bonomi è rappresentato dal lavoro, un lavoro che deve avere però una sua dignità sociale ed economica e che possa essere svolto in condizioni di sicurezza. “Ci sono ancora in Italia troppi settori dove l’offerta di lavoro è caratterizzata da infime retribuzioni, dove c’è il lavoro nero, impieghi precari, ma questo non riguarda l’industria, non siamo noi ad offrire queste forme di sottoccupazione, di vero e proprio sfruttamento”. Per questo, il Presidente ha sottolineato l’importanza del “lavoro degno e non sussidi che lo scoraggiano. Bisogna dare una risposta agli squilibri, quindi le ingiustizie sul lavoro, l’aggiramento di garanzie, la bassa capacità di offrire una formazione adeguata, l’inserimento degli immigrati, il declino demografico. Come imprese industriali basate sul lavoro sentiamo più che mai il dovere di offrire il nostro contributo”, ha detto Bonomi nel corso del suo intervento in Aula Paolo VI. “Siamo un Paese diviso, smarrito, ingiusto con troppi dei suoi figli e schiacciato sul presente – ha proseguito il presidente di Confindustria, esprimendo preoccupazione per la sofferenza sociale che investe una vasta parte della società. “Bisogna voltare pagina, continueremo a volere e a sognare un Paese unito, in cui il verbo prioritario non è ‘prendere’, ma è ‘dare’: dare agli altri, dare lavoro, futuro, dignità e libertà”, ha scandito Carlo Bonomi, aggiungendo che “dal Covid alla guerra in Ucraina, in ognuna di queste terribili prove, in cui sono state, e restano, a rischio le imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro, il faro che ci ha guidato è sempre stato quello di pensare prioritariamente a come difendere – tutti insieme – il lavoro, la crescita e la coesione sociale dell’intero Paese”. Per il Presidente, “bisogna realizzare quell’umanesimo industriale che vede l’impresa protagonista e motore. Oggi che gli orizzonti della politica sembrano sempre più corti e schiacciati su false priorità, avvertiamo la necessità di progetti di lungo orizzonte, come unica via per dare risposta ai drammatici problemi della società italiana. L’incontro con il Pontefice è stato voluto proprio per riaffermare questi valori”, ha concluso Bonomi, ricordando l’importanza delle imprese nelle fasi di crisi e rivolgendo un ringraziamento a tutto il Sistema Confindustria per aver dimostrato di essere una delle forze essenziali che sostengono l’Italia nel mondo. “È questo il grande patrimonio collettivo, che grazie all’impegno di tutti, offriamo al Paese”.
RAPPORTO PMI 2022: CON GUERRA UCRAINA E CRISI ENERGETICA A RISCHIO RIPRESA NEL BIENNIO 2022-23
Il Rapporto Regionale PMI 2022, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con UniCredit e Gruppo 24 Ore, analizza gli andamenti e le prospettive delle 160 mila società italiane che – impiegando tra 10 e 249 addetti e con un giro d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro – rientrano nella definizione europea di piccola e media impresa, e generano un valore aggiunto complessivo pari a 204 miliardi di euro. Lo studio tiene conto del conflitto russo-ucraino e della persistenza dei rincari sul mercato delle materie prime e analizza l’esposizione delle PMI italiane ai rischi climatici, ambientali e di transizione nelle diverse regioni. “Il processo di recupero delle PMI italiane potrebbe subire un rallentamento nel prossimo biennio. Nello scenario “base”, i livelli pre-Covid saranno recuperati in tutte le aree già a partire dal 2022; nello scenario “worst” la dinamica di ripresa dei ricavi delle PMI potrebbe subire invece un netto arresto”, per effetto di un peggioramento dello scenario geopolitico. Questo, in sintesi, è il messaggio contenuto nel Rapporto sullo stato di salute delle Pmi italiane. “A livello complessivo, le PMI che operano in settori a rischio di transizione alto o molto alto sono 16 mila (il 10,6% del totale) e impiegano 478 mila addetti (l’11,0%). Incrociando le dimensioni analizzate, le PMI che presentano almeno un rischio sono 45.781 (il 29,8% del totale), con un volume di debiti finanziari pari a 87,7 miliardi di euro. In una fase come quella attuale, i limiti strutturali delle nostre PMI appaiono quanto mai evidenti e rischiosi per la tenuta del nostro sistema imprese. Per questo – si legge nel Rapporto – è necessario agire con interventi tampone ma anche strutturali e con l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese, vero motore per la ripresa del Paese”.
ITALIA-COSTA D’AVORIO: LE IMPRESE ITALIANE INCONTRANO IL PRESIDENTE IVORIANO ALASSANE OUATTARA
“Con il Piano Nazionale di Sviluppo 2021-2025, la Costa d’Avorio punta a rafforzare la propria posizione come punto di riferimento nell’area dell’Africa occidentale. Le nostre imprese sono pronte a cogliere le opportunità in molti settori strategici, come l’agroindustria, le energie rinnovabili, i trasporti e le infrastrutture, la logistica, alimentando percorsi di competitività a beneficio di tutti: imprenditori locali e italiani, dipendenti, famiglie”, ha detto la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello all’incontro con il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara, al quale hanno partecipato oltre 250 tra imprese italiane e rappresentanti del Governo ivoriano. “Il modello che promuoviamo – ha continuato Beltrame – è quello del co-sviluppo e pone come obiettivo primario quello di una crescita economica sostenibile e diffusa tra la popolazione. Seppur la nostra presenza non è ancora numericamente consistente, i dati economici del paese sono incoraggianti e pongono le premesse per essere più presenti e strutturati. Oggi abbiamo posto le basi per questa nuova sfida”. L’iniziativa, organizzata da Confindustria in collaborazione con Confindustria Assafrica & Mediterraneo e l’Ambasciata della Costa d’Avorio in Italia, è stata incentrata sulle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Sviluppo 2021-2025 del paese, stimato in 90 miliardi di euro, con focus su Energie rinnovabili e Miniere, Infrastrutture e Edilizia, Agroalimentare che punta a trasformare, entro il 2030, l’economia ivoriana attraverso l’industrializzazione di tutti i settori. All’evento era presente anche il Primo Ministro Patrick Jerôme Achi, accompagnato da 10 ministri rappresentanti dei settori economici strategici per l’economia ivoriana, a testimonianza della considerazione e della forte volontà di collaborazione con le aziende italiane.
Leggi l’intervento del Presidente Bonomi e del Santo Padre all’Udienza del Papa all’Assemblea di Confindustria
https://www.confindustria.it/home/notizie/UDIENZA-DEL-SANTO-PADRE-ALL-ASSEMBLEA-DI-CONFINDUSTRIA-2022
Leggi il rapporto Pmi 2022
https://www.confindustria.it/home/notizie/RAPPORTO-PMI-2022-CON-GUERRA-UCRAINA-E-CRISI-ENERGETICA-A-RISCHIO-RIPRESA-NEL-BIENNIO-2022-23