Il Senato ha approvato il 15 dicembre, in prima lettura, il disegno di legge n. 1994, “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19″, con ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19: 154 senatori hanno votato a favore e 122 contro sull’emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge, che recepisce le proposte approvate nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Nel provvedimento, assai complesso, sono stati inglobati anche i contenuti degli altri tre decreti Ristori:
- il decreto-legge n. 149 del 2020D (decreto Ristori-bis);
- il decreto-legge n. 154 del 2020 (decreto Ristori-ter);
- il decreto-legge n. 157 del 2020 (decreto Ristori-quater).
I predetti decreti-legge n. 149, 154 e 157 vengono contemporaneamente abrogati, con salvezza degli atti e dei provvedimenti adottati medio tempore, oltre che degli effetti prodottisi e dei rapporti giuridici sorti sulla base della loro vigenza.
Il testo passa ora alla Camera dei deputati dove si ritiene che non venga modificato rispetto al testo approvato dal Senato.
Il provvedimento comprende, tra l’altro, norme su:
- Contributi a fondo perduto;
- Aumento soglie microcredito;
- Fondo perequativo;
- Procedure esecutive immobiliari;
- Imprese sociali;
- Fondo di garanzia per la prima casa;
- Procedure di sovraindebitamento;
- Tax credit vacanze;
- Credito d’imposta locazioni;
- Esenzione seconda rata IMU;
- Proroga esenzione Tosap e Cosap;
- Fondo affitti di unità immobiliari residenziali;
- Detassazione indennità e contributi Covid;
- Proroghe fiscali;
- Sospensione dei versamenti tributari;
- Modifica della disciplina della rateizzazione;
- Lavoro;
- Novità per il Fondo Gasparrini;
- Fondi;
- Sostegno all’export.
Sarà nostra cura trasmettere il testo ufficiale che sarà inviato alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva.