Sette giorni – newsletter di Confindustria 

I temi della settimana

SUSTAINABLE ECONOMY FORUM: NELLA QUINTA EDIZIONE, MANAGER, IMPRESE E ISTITUZIONI A CONFRONTO SU BEST PRACTICE NELLA SOSTENIBILITÀ
Il Sustainable Economy Forum, organizzato da Confindustria e San Patrignano, in questa quinta edizione ha dedicato particolare attenzione alla condivisione di esperienze e best practice sui temi chiave della responsabilità e della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Davanti a oltre 700 partecipanti, si sono confrontati relatori del mondo della finanza, delle imprese, della ricerca e delle istituzioni. “Stiamo vivendo un momento di grandi trasformazioni che hanno bisogno di risposte solide. Ma ogni azione introdotta sui temi in discussione è fragile se non sostenuta da un approccio etico, consapevole, focalizzato sul fattore uomo e sull’impatto sull’ambiente e sulle persone. Elementi centrali del SEF che con orgoglio Confindustria da 5 anni organizza a fianco di San Patrignano”, cha detto Alberto Marenghi, Vice Presidente Confindustria per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing nel corso dell’evento. “Il 2023 sarà un anno di transizione e ci aspetta una crescita molto modesta. In questo senso – ha proseguito – va il nostro invito al Governo e alle parti sociali di lavorare insieme per arrivare a migliorare le previsioni per il 2024. Guardiamo, quindi, alla sostenibilità come a un terreno strategico su cui avanzare, con visione larga e di lungo periodo. La transizione – ha continuato Marenghi – va implementata in neutralità tecnologica, senza scelte dirigiste, e coinvolgendo gli imprenditori. Abbiamo l’obbligo morale di cercare di consegnare alle generazioni future un pianeta più sostenibile senza impoverire però il tessuto sociale”. Per Francesca Mariotti, Direttore Generale di Confindustria, lo scenario che le imprese si trovano a fronteggiare è critico, “il 2022 è stato un anno difficile, condizionato da una pesante crisi energetica, acuita dal conflitto russo ucraino. Questo ha provocato una impennata inflazionistica che ha ridotto i consumi e generato difficoltà negli investimenti”. E parlando delle politiche europee, il Direttore Generale ha espresso un voto critico perché “il continente e il nostro Paese sono fragili, soprattutto a fronte di risorse che non hanno uguali, come quelle messe a disposizione da Usa e Cina per la transizione green. Se l’Europa non adotta soluzioni unitarie e lascia agli Stati membri la scelta di misure di reazione, il rischio è quello di frantumare il nostro patrimonio che è il mercato comune europeo e l’industria europea”.

DEF, GRASSI: BENE RISORSE DESTINATE A RIDUZIONE CUNEO, MA È ANCORA TROPPO POCO
“L’idea di destinare altri 3 miliardi alla riduzione del cuneo fiscale è una scelta in linea con le aspettative di Confindustria, ma certamente ancora molto poco per riuscire ad incidere sul potere d’acquisto delle famiglie e sui salari in generale. Riteniamo che, guardando i dati del Def e la spesa pubblica ci sarebbe ancora spazio per trovare risorse ulteriori per ridurre il cuneo fiscale”. Così Vito GrassiVice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale commentando con Rainews24 l’approvazione del Def da parte del CdM. Grassi ha poi parlato dell’incontro che si è tenuto in settimana tra le Rappresentanze Regionali ed il Ministro Fitto, in cui si è affrontato il tema del Pnrr: “si tratta di un’opportunità da non perdere. È in corso una rinegoziazione che non può non tenere conto delle difficoltà emerse dopo la crisi post bellica, rimodulando la priorità degli interventi dando precedenza alle opere strategiche”.

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