Documento di economia e finanza (DEF) 2019

 

E’ stato pubblicato nel sito web del Ministero dell’economia e delle finanze il 10 aprile scorso il Documento di economia e finanza (DEF) 2019, previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196), approvato il 9 aprile 2019 dal Consiglio dei Ministri.

Il DEF si compone di tre sezioni:

  • sezione I: programma di stabilità dell’Italia;
  • sezione II: analisi e tendenze di finanza pubblica;
  • sezione III: programma nazionale di riforma (PNR).

Il Documento di economia e finanza 2019 ripercorre i risultati conseguiti nei primi dieci mesi di attività del Governo e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio.

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Si riporta parte di quanto pubblicato nel sito web del Ministero dell’economia e delle finanze (http://www.mef.gov.it/inevidenza/article_0399.html):

“La previsione di crescita tendenziale è stata ridotta allo 0,1% per l’anno in corso, in un contesto di debolezza economica internazionale che il Governo ha fronteggiato mettendo in campo due pacchetti di misure di sostegno agli investimenti (il dl crescita e il dl sblocca cantieri) che dovrebbero contribuire al raggiungimento di un livello di Pil programmatico dello 0,2%, che salirebbe allo 0,8% nei tre anni successivi. Grazie all’attivazione della riduzione di spesa già prevista, il deficit di quest’anno dovrebbe attestarsi al 2,4% del PIL, sia nel quadro programmatico che in quello tendenziale, per poi avviare un percorso di graduale riduzione che dovrebbe portarlo all’1,5% nel 2022. Il deficit strutturale scenderebbe dall’1,5% del PIL di quest’anno allo 0,8% nel 2022, convergendo verso il pareggio strutturale. È prevista una salita del rapporto debito/PIL, già moderatamente aumentato lo scorso anno, anche nel 2019, mentre per i prossimi anni resta l’obiettivo di una significativa riduzione, con il debito vicino al 129% del PIL nel 2022.

Con una spinta sul fronte degli investimenti pubblici che li porterebbe dal 2,1% del Pil del 2018 al 2,6% del Pil nel 2022 e nella consapevolezza che le riforme sono la via maestra per migliorare il potenziale di crescita, il Governo intende agire su più fronti per incrementare la produttività di diversi comparti dell’economia. Dall’introduzione di un salario minimo orario per chi non rientra nella contrattazione collettiva alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, oltre alla predisposizione di strategie nazionali per la diffusione della banda larga e del 5G. Nel programma rientrano il rilancio della politica industriale, anche attraverso lo stimolo alla mobilità sostenibile, le semplificazioni amministrative e l’aumento dell’efficienza della giustizia. In campo fiscale, si intende continuare il processo di riforma delle imposte sui redditi in chiave flat tax, incidendo in particolare sull’imposizione a carico dei ceti medi, mentre si proseguirà negli interventi di sostegno alle famiglie, alla natalità e all’istruzione scolastica e universitaria.

Il DEF si compone di tre sezioni:

·         Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia

o    Documento di Economia e Finanza – Programma di Stabilità dell’Italia

·         Sezione II: Analisi e tendenze di finanza pubblica

o    Documento di Economia e Finanza – Analisi e tendenze della finanza pubblica

o    Documento di Economia e Finanza – Allegato alla sezione II – Analisi e tendenze della finanza pubblica – Nota metodologica sui criteri di formulazione delle previsioni tendenziali

·         Sezione III: Programma Nazionale di Riforma (PNR) Il Documento è completato da sette allegati.

o    Documento di Economia e Finanza – Programma Nazionale di Riforma

o    Appendice al Programma Nazionale di Riforma – Le tavole previste nelle Linee guida per il PNR

·         Allegati

o    Rapporto sullo stato di attuazione della riforma della contabilità e finanza pubblica

o    Relazione sugli interventi nelle aree sottoutilizzate. L. 196/2009, art. 10 integrata dal D.Lgs 88/2011, art. 7

o    Relazione del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. L.39/2011, art. 2, c. 9

o    Le Spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province Autonome

o    Relazione sui fabbisogni annuali di beni e servizi della PA e sui risparmi conseguiti con il sistema delle convenzioni Consip. L. 244/2007, art. 2, cc. 569-574

o    Relazione sul monitoraggio degli obiettivi di spesa dei Ministeri del ciclo 2018-2020. Risultati al 31/12/2018

Dopo l’esame parlamentare il Programma di Stabilità e il PNR saranno inviati alle istituzioni europee entro il 30 aprile.”.

Fonte: sito web del Ministero dell’economia e delle finanze (http://www.mef.gov.it/inevidenza/article_0399.html)