Nella seduta di mercoledì 9 marzo, l’Assemblea del Senato ha approvato il disegno di legge A.S. n. 2330, di delega al Governo in materia di contratti pubblici, che passa all’esame della Camera dei deputati.
Il provvedimento conferisce una delega al Governo per semplificare e razionalizzare la normativa in materia di contratti pubblici. La Commissione ha modificato i criteri direttivi, introducendo novità condivise: la partecipazione delle piccole e medie imprese, la possibilità di suddividere gli appalti in lotti sulla base di criteri qualitativi o quantitativi, al fine di valorizzare le imprese di prossimità; il divieto per le stazioni appaltanti di utilizzare il sorteggio per selezionare gli operatori; l’introduzione di sistemi di rendicontazione degli obiettivi energetico-ambientali e la definizione di criteri ambientali minimi; la previsione di meccanismi di premialità per l’utilizzo di prodotti italiani; l’obbligo per le stazioni appaltanti di inserire nei bandi di gara un regime di revisione dei prezzi per il verificarsi di condizioni oggettive; la garanzia di tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto; la piena attuazione della banca dati nazionale dei contratti pubblici e del fascicolo virtuale dell’operatore economico; la razionalizzazione e semplificazione delle cause di esclusione, per rendere chiare e certe le regole di partecipazione; la sottoscrizione di polizze assicurative per rischi di natura professionale, in caso di affidamento della progettazione a personale interno alle amministrazioni aggiudicatrici; l’applicazione della disciplina dei contratti nell’ambito dei servizi di ricerca e sviluppo; l’adeguatezza dell’attrezzatura tecnica, l’inderogabilità delle misure a tutela della sicurezza del lavoro e della trasparenza; la ridefinizione della disciplina delle varianti in corso d’opera; l’esclusione del massimo ribasso e il richiamo degli accordi quadro; la semplificazione delle procedure di pagamento delle stazioni appaltanti; la revisione del sistema delle garanzie fideiussorie in vista di una disciplina omogenea; il parere parlamentare rafforzato sui decreti delegati.
Si allega il testo del disegno di legge (A.S. n. 2330-A).