L’Assemblea del Senato prosegue l’esame del disegno di legge A.S. n. 1883, conversione in legge del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale.

 

Nella seduta di ieri, 3 settembre, si è svolta la discussione generale alla quale hanno preso parte i sen. Augussori, Campari, Daisy Pirovano, Alessandra Riccardi, Corti, Arrigoni, Rufa, Pepe, Briziarelli (L-SP); Dalmas, Floris, Perosino, Maria Alessandra Gallone, Paola Binetti, Pichetto Fratin (FI); Taricco, Anna Rossomando, Caterina Biti, Collina, Ferrazzi (PD); Laura Garavini, Gelsomina Vono, Comincini (IV-PSI); Castiello, Anastasi, Maria Domenica Castellone (M5S); Paola Nugnes (Misto-LeU); Ruotolo (Misto); Balboni (FdI). 

 

L’opposizione, che ha contribuito nelle Commissioni riunite ad estendere la semplificazione e a migliorare il provvedimento con numerose proposte emendative, ritiene che il decreto, per mancanza di coraggio, rappresenti un’occasione persa: le disposizioni sull’edilizia sono state appesantite, in particolare all’articolo 10; norme eterogenee, farraginose, derogatorie e centraliste rischiano di complicare le procedure.

 

Fonte: comunicato stampa di fine seduta dell’Assemblea del Senato.