APPALTI PUBBLICI E INNOVAZIONE – Formazione appalti innovativi
Di seguito messaggio ricevuto da Confindustria:
Come sapete, Confindustria con il Protocollo “Domanda pubblica come leva di innovazione”, siglato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e la Conferenza delle Regioni/ITACA nel settembre 2018 (all.), ha inteso attivare una stretta sinergia PUBBLICO-PRIVATO per diffondere la conoscenza e l’utilizzo degli appalti pubblici come leva di innovazione.
L’obiettivo di fondo è quello di spingere le imprese a far emergere quei profili tecnologici e qualitativi in grado di soddisfare i fabbisogni di beni e servizi innovativi della PA, in una logica di creazione, crescita e sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di nuovi prodotti/servizi ad alto contenuto tecnologico, finalizzati ad accrescere la competitività del sistema-Paese.
Per dare concretezza all’iniziativa e sensibilizzare il tessuto produttivo sulle ricadute positive della stessa, è stata portata avanti una diffusa campagna di sensibilizzazione del sistema associativo sulle attività del Protocollo con l’organizzazione di quattro eventi a livello nazionale, nei quali sono state coinvolte alcune istituzioni (MISE, MUR, MID) e il mondo della ricerca (CNR) e dell’università (LUISS). E’ stato inoltre interessato il mondo della finanza “innovativa” (Banche, CDP).
Con i firmatari del Protocollo (AgID e Conferenza delle Regioni) si sta attivando un percorso basato sul paradigma dell’“open innovation” e dell’”open procurement” per preparare imprese, università, centri di ricerca e pubbliche amministrazioni a un proficuo confronto per migliorare la capacità di innovare processi e prodotti.
Il quadro istituzionale sta offrendo un supporto forte allo sviluppo dell’iniziativa che Confindustria ha inteso portare avanti.
Nell’ultimo anno il Governo ha ripreso e rafforzato le azioni basate sulla domanda pubblica intelligente:
– con decreto del 31 gennaio 2019 il MISE ha stanziato 50 milioni di euro per l’attuazione di bandi di domanda pubblica intelligente;
– il 4 maggio 2020 il MISE, il MUR e il Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione hanno siglato un Protocollo d’intesa per l’attuazione di una politica di innovazione basata sulla domanda pubblica. Il programma Smarter Italy è lo strumento di realizzazione degli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato dai tre Ministeri. L’AgID è la stazione appaltante del programma ed ha avviato una consultazione di mercato sul tema “Smart Mobility”. Al termine della consultazione, partirà la gara d’appalto innovativo da circa 20 milioni di euro, finalizzata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi strumenti che consentano di prevedere e gestire i flussi di traffico nonché soluzioni per soddisfare le esigenze di mobilità delle aree a domanda debole o meno popolate, per migliorare la mobilità delle merci nelle città e la mobilità di merci e persone nei centri storici e nei borghi.
- a luglio 2020 è stato approvato con DPCM il Piano Triennale per l’Informatica nella PA edizione 2020-2022. In esso si individua in Smarter Italy il principale programma per l’attuazione delle politiche di innovazione basate sulla domanda pubblica
- ad agosto 2020: il MUR firma l’atto di adesione a Smarter Italy e ha messo a disposizione ulteriori 43 milioni, che si aggiungono ai 50 mln resi disponibili dal MISE.
Il programma ha ora un portafoglio di 93M€.
Il MUR propone l’avvio della tematica “Protezione dell’ambiente”, che si aggiunge alle tre linee tematiche già approvate nell’ambito del Programma Smarter Italy: Smart Mobility, Valorizzazione dei beni culturali, Benessere sociale.
Alla luce di ciò, Confindustria sta definendo le modalità di attivazione di un percorso di formazione ad hoc sull’utilizzo degli appalti innovativi, che vede coinvolte le Associazioni del sistema confederale e per il loro tramite i livelli decisionali aziendali (imprenditori e manager) e il capitale umano delle aziende.
In tal senso, chiediamo di manifestare a info@assosoftware.it cortesemente entro il prossimo 5 ottobre (entro le ore 11.00), l’eventuale interesse a ricevere formazione, indicando il nominativo, telefono ed email di un rappresentante, con il quale gli uffici di Confindustria si potranno mettere in contatto, non appena saranno definite le modalità dell’erogazione della formazione, anche sulla base delle adesioni che riceveranno.