LAVORO: AVVISO COMUNE GOVERNO-PARTI SOCIALI, IMPEGNO A RACCOMANDARE RICORSO AD AMMORTIZZATORI PRIMA DI LICENZIARE
 

Raggiunta martedì sera l’intesa sul superamento del blocco dei licenziamenti tra il governo e le parti sociali durante un incontro a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, hanno firmato un avviso comune sottoscritto da Confindustria, Alleanza delle Cooperative e Confapi con Cgil, Cisl e Uil. “Le parti sociali – si legge nel testo diffuso da Palazzo Chigi – alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti, si impegnano a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono, in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoroAuspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”.

BONOMI: L’INTESA RAGGIUNTA È IL PATTO PER L’ITALIA. ORA RIFORMA CONDIVISA SU AMMORTIZZATORI E POLITICHE ATTIVE

Grande soddisfazione per l’abilità e la fermezza che ha dimostrato il presidente Draghi” nella vicenda del blocco dei licenziamenti “che ha consentito di arrivare alla firma di un avviso comune che contiene una parte importante, quella relativa alla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, dove c’è l’impegno di tutti realizzarla su principi condivisi”. Così il Presidente Carlo Bonomi commentando l’intesa siglata con governo e sindacati. “Una grande soddisfazione perché si torna a quello che aveva detto Confindustria a settembre in occasione dell’Assemblea generale: un grande Patto per l’Italia. “Ora – ha proseguito Bonomi – auspichiamo di poter finalmente vedere un testoche il ministro Orlando continua ad annunciare, ma che ad oggi non abbiamo ancora visto. Dal momento che abbiamo firmato tutti un avviso comune dove si parla di principi condivisi, vorremmo capire di cosa stiamo parlando. Sarebbe auspicabile confrontarci e non commettere gli errori del passato – ha osservato. Il Presidente ieri ha parlato all’Unione industriali di Frosinone, in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi conseguiti da 23 ragazzi dell’Its Meccatronico del Lazionato da un’intuizione del Vice Presidente Maurizio Stirpe, e già tutti assunti a tempo indeterminato dalle aziende del territorio dopo i due anni di formazione. “Dobbiamo ripartire tutti insieme, usciamo da un periodo duro, bisogna ricostruire un presente nuovo. Abbiamo una grande responsabilità verso i giovani, questa è la dimostrazione di come l’industria si sia fatta carico di questo futuro”. Il Presidente ha richiamato l’attenzione sulla riforma degli Its, attualmente in discussione in Parlamento: “E’ un erroreè tutto meno che una riforma – ha sottolineato –  perché non pensa a chi frequenta questi Istituti ma a chi ci lavora. Non si può pensare di smontare un modello che funziona, una partnership pubblico-privatoSpero che il Parlamento si fermi, rifletta e realizzi una riforma che serva davvero ai ragazzi. Si parla molto dei giovani, ma vedo poche cose rivolte a loro”. I 23 diplomati dell’Its Meccatronico del Lazio “sono la prova che quando si delinea un percorso formativo che incrocia competenze con le necessità delle imprese, si crea quella miscela positiva per dare un futuro alle giovani generazioni”.

STIRPE: UN SEGNALE PRECISO, ASSUMIAMO INVECE DI LICENZIARE. FORMAZIONE DECISIVA

Il nostro impegno è dare una risposta alle cinque disuguaglianze che esistono: conoscenza, competenza, di genere, generazionale e di territorio“. Così il Vice Presidente per il lavoro e le relazioni industriali Maurizio Stirpe in un’intervista al Sole 24 Ore all’indomani della consegna dei diplomi a 23 ragazzi dell’Its Meccatronico del Lazio, nove dei quali assunti proprio dalla sua azienda Prima Sole. “Abbiamo voluto dare un segnale importante. La data scelta è un simbolo: il primo luglio, il giorno dopo la scadenza del blocco dei licenziamenti. Non si licenzia, ma si assume, tanto più che dai dati, in particolare nel settore manifatturiero, emerge una ripartenza più forte delle attese. Lo abbiamo ripetuto più volte nelle scorse settimane, davanti a chi agitava cifre irrealistiche di perdita di posti di lavoro. Tutti i diplomati dell’Its Meccatronico del Lazio sono stati assunti. Piuttosto – ha proseguito – c’è un tema forte di formazione e competenza, al quale bisogna dare una risposta”.  Secondo Stirpe, “possiamo e dobbiamo voltare pagina, dopo le tensioni dell’ultimo periodo che ci hanno visto in contrapposizione con il sindacato. La mediazione del presidente Draghi è stata utile ed efficace – ha sottolineato – ora dobbiamo concentrarci sui temi che possano rendere più efficace la ripartenza del paese. E cioè come agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e delle donne, puntando su una maggiore flessibilità in entrata, con particolare riferimento ai contratti a tempo determinato, che sono stati bruciati nell’ultimo anno e mezzo. E tutta la partita degli ammortizzatori sociali e politiche attive del lavoro, fondamentali per favorire l’occupabilità nel percorso lavorativo delle persone. La formazione è fondamentale, per entrare nel mondo del lavoro e per adeguare le proprie competenze ai cambiamenti”.


PIL: CSC, RIPARTENZA PIU’ RAPIDA IN ITALIA. INDICE FIDUCIA OLTRE I LIVELLI PRE-COVID. CONSUMI E SERVIZI SI AFFIANCANO ALL’ATTIVITA’ INDUSTRIALE
 

“Il Pil italiano è in deciso recupero già nel secondo trimestre“. Così  ha rilevato il Centro Studi nell’analisi mensile ‘flash’ su congiuntura e previsioni. “In Italia la ripartenza è più rapida“, con consumi e servizi che “già si affiancano a investimenti e industria. Grazie all’accelerazione delle vaccinazioni, che ha favorito una ripartenza dei servizi anticipata di 1-2 mesi rispetto al previsto, si va a affiancare al consolidamento in atto dell’attività industriale. Ci aspettiamo che questo recupero si rafforzi poi nel terzo e quarto trimestre”. Gli economisti di Confindustria hanno evidenziato dati “molto positivi sulla fiducia a giugno, con un diffuso balzo che porta non solo l’indice per le imprese ma anche quello per le famiglie oltre i livelli pre-crisi“, e “questo è cruciale per una ripartenza dei consumi anticipata al secondo trimestre, mentre gli investimenti hanno già recuperato nel primo”. I dati indicano che ci sono più ordini e più credito: “a maggio e giugno si è avuta una incoraggiante risalita degli ordini interni dei produttori di beni di consumo, che si è affiancata al forte aumento già visto per i beni di investimento”. Intanto “l’accelerazione della domanda e la necessità di ricostituire le scorte tengono alte le attese per la produzione industriale: per il secondo trimestre è attesa una variazione positiva. A completare il quadro, l’export è “sopra i livelli pre-crisi” e nel commercio mondiale si registrano “scambi in aumento”. Resta il nodo di “commodity carissime”.
 

B20: MESSINA, LA FINANZA D’IMPATTO E’ LA VERA DISCONTINUITA’. SU QUESTI TEMI AL LAVORO CON TASK FORCE FINANCE & INFRASTRUCTURE
 

“La finanza d’impatto rappresenta la vera discontinuità, ne sono sempre più consapevole anche come responsabile della task force B20 dedicata alla finanza e alle infrastrutture”. Così l’Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in un intervista al Sole24Ore. “I progetti innovativi, in discontinuità con il passato, vanno dalla rigenerazione urbana alla ristrutturazione di scuole e ospedali, fino all’inclusione sociale. Anche In questo caso le risorse disponibili sono importanti e permettono finanziamenti di progetti ambiziosi, di rottura con il passato, con il contributo dei privati che può diventare significativoNell’ultimo anno, a livello internazionale, i fondi privati per investimenti nelle infrastrutture hanno raccolto 100 miliardi di dollari, mentre nel decennio precedente la raccolta era arrivata a soli 34 miliardi. Questo significa che ci sono grandi opportunità, anche per l’Italia”. E sulle nuove generazioni ha detto: “la pandemia ha accentuato la situazione di difficoltà dei nostri giovani che, al contrario, vanno considerati tra le priorità dell’agenda politica, insieme alle misure per favorire la crescita demografica. Intesa Sanpaolo può dare un contributo significativo. Ad esempio, finanziando gli studenti universitari che lo meritano senza garanzie, a tassi contenuti e tempi lunghi per la restituzione dei crediti. Ma anche con programmi per la formazione e l’avviamento al lavoro”. Infine, Messina ha definito la parità di genere “una priorità”, affermando che “l’occupazione femminile va incoraggiata e sostenuta, perché può dare un contributo fondamentale alla ripresa. Serve passare dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti creando condizioni adeguate: asili nido, aiuti per le maternità, finanziamenti a lungo termine e perfino a fondo perduto. Abbiamo programmi articolati per il sostegno alla formazione e allo sviluppo imprenditoriale al femminile – ha aggiunto –  favorendo assunzioni, promozioni a ruoli di responsabilità, nomine a dirigente”.

Leggi l’intervista di Stirpe al Sole 24 Ore
https://bit.ly/3yb2Zdi. 

Leggi la Congiuntura Flash del Centro Studi e guarda il video
https://bit.ly/3hrrhJE. 

Leggi in allegato l’intervista di Messina al Sole 24 Ore