I temi della settimana
CONFLITTO UCRAINA, BONOMI: 50% DELLE IMPRESE A RISCHIO SOSPENSIONI O RALLENTAMENTI. SERVONO INTERVENTI STRUTTURALI E DI LUNGO PERIODO
“Con la doverosa premessa che non è facile parlare di dati di fronte a un dramma umano come quello della guerra in Ucraina, è necessario comunque analizzare le ripercussioni economiche in Italia: il 16% delle imprese italiane manifatturiere ad oggi ha sospeso o ridotto le produzioni. Nei prossimi tre mesi, se permarrà questa situazione, un ulteriore 30% di imprese sospenderà o rallenterà le produzioni, e ciò vuol dire che metà dell’impianto industriale italiano entrerà in sofferenza”. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ospite della trasmissione di Rai 1 Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa. “Si tratta di un dato allarmante”, ha commentato il Presidente, secondo cui “ci dovrebbe essere la massima attenzione su come intervenire, perché gli interventi realizzati dal Governo sono congiunturali e non strutturali”. Per Bonomi, “per prima cosa va avviata la realizzazione dei 400 impianti di energia rinnovabile che sono bloccati a causa della burocrazia. Poi, è necessario fare un’operazione di trasparenza e mostrare a quanto realmente venga comprato oggi il gas. Bisogna quindi mettere un tetto a questo prezzo e se ciò non avviene a livello europeo, sarà compito dell’Italia”. Per il Presidente, al Paese manca proprio una forte politica industriale. “Per anni, Confindustria ha ripetuto che l’Italia ha abbandonato delle politiche industriali serie che guardavano al futuro e oggi stiamo pagando le conseguenze di questi tragici errori. Adesso, bisogna ripensare completamente ciò che è strategico per l’industria europea e per l’industria italiana, ma questo vuol dire fare delle scelte difficili, coraggiose e costose: riformare il Paese. Oggi, abbiamo la grande occasione di fare un riformismo competitivo, realizzando quelle riforme che l’Italia aspetta da trent’anni”, ha concluso Bonomi. Temi che sono stati affrontati anche nel corso dell’ultimo Consiglio Generale che si è concentrato sugli impatti della guerra in Ucraina, cui è intervenuto il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Un impegno europeo coeso per la pace in Ucraina e di ferma condanna alla violenza, scevro da interessi di parte. Una responsabilità comune per una maggiore autonomia strategica europea nell’ambito della difesa, dell’approvvigionamento energetico e della sicurezza alimentare. Un impegno per sostenere l’economia e la competitività dell’industria italiana, mitigando l’impennata dei costi dell’energia e fermando le speculazioni sui prezzi, che rischiano di compromettere intere filiere produttive e centinaia di migliaia di posti di lavoro, sono questi i temi emersi. Confindustria ha ribadito, innanzitutto, la necessità di interventi strutturali che devono avere una visione di politica industriale per rispondere in modo incisivo agli effetti della grave crisi in atto. In particolare, applicando un tetto al prezzo del gas e adottando una strategia di diversificazione del mix energetico nazionale, libera da ideologie del passato. Nel corso dell’incontro, infine, sono stati evidenziati i risultati della virtuosa cooperazione tra Confindustria, Maeci e Ambasciata Italiana in Ucraina che hanno consentito di mettere in salvo centinaia di italiani bloccati nel Paese e che in queste ore stanno garantendo il trasporto e la consegna, in piena sicurezza, di beni di prima necessità alla popolazione colpita dalla guerra. Un intervento possibile anche grazie alla disponibilità e responsabilità delle imprese italiane e alla rete di logistica e di contatti attivata da tutti gli attori in campo.
ITS, BRUGNOLI E STIRPE: DALLE ACCADEMIE DEL MADE IN ITALY LA SFIDA CULTURALE DEL FUTURO. IN EDICOLA LA GUIDA DEL SOLE24ORE
In un momento di grande incertezza “non si deve smettere di lavorare per il futuro e preparare i giovani resta un impegno ineludibile rispetto al quale non deve mancare l’impegno delle imprese: è un segnale di speranza che, negli Its, trova la concretezza di un posto di lavoro”. Ha detto il Vice Presidente per le Relazioni Industriali Maurizio Stirpe in un’intervista per la Guida Its del Sole 24 Ore, un viaggio in 12 tra regioni e distretti produttivi d’Italia per descrivere le migliori esperienze formative “on the job”, con interviste a circa quaranta aziende, multinazionali e pmi del Made in Italy. Gli Istituti tecnici superiori sono Fondazioni partecipate da imprese, centri di ricerche/università, sistema scolastico e formativo. La prima esperienza italiana di istruzione terziaria professionalizzante legata al sistema produttivo e al mercato del lavoro. “La sfida culturale che gli Its presentano al sistema educativo italiano è proprio nell’apertura al mondo del lavoro – ha commentato sempre per la Guida Its il Vice Presidente Giovanni Brugnoli. Essa risiede nel riconoscere che anche nelle imprese esiste una capacità formativa che può essere di complemento ai processi di istruzione e che può essere utilmente attivata a vantaggio delle nuove generazioni. Serve maggiore collaborazione con scuole, università, centri di formazione professionale, hub tecnologici, enti locali. Serve un pieno riconoscimento del valore del modello educativo degli Its. In questo modo essi potranno diventare sempre di più ” Accademie del Made in Italy”, un vanto dell’Italia nel mondo che, concretamente, rappresenta una grande opportunità di occupazione per chi vi si diploma e di recruiting per le imprese. Abbiamo allora il compito di far conoscere gli Its il più possibile, ai giovani, alle famiglie, agli insegnanti”.
CAMPAGNA VACCINI: GRAZIE AL GENERALE FIGLIUOLO. COLLABORAZIONE IMPORTANTE PER FABBRICHE DI COMUNITÀ
“A nome mio e di Confindustria un sentito grazie al Generale Francesco Paolo Figliuolo, servitore dello Stato serio e leale, al quale dobbiamo tutti essere grati per il cambio di marcia e di efficacia impresso alla campagna vaccinale nella difficile battaglia al Covid, che ha richiesto un impegno logistico e organizzativo senza precedenti”. Così Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria.“Mi fa piacere ricordare che, proprio in virtù dell’ottimo rapporto di collaborazione instaurato fin dal principio con il Generale Figliuolo – ha proseguito il Presidente Bonomi –, siamo riusciti a contribuire, attraverso l’iniziativa “Fabbriche di Comunità”, ad estendere l’offerta vaccinale e mettere in sicurezza interi territori, le nostre aziende e l’economia. Auguri di buon lavoro, inoltre, al Generale Tommaso Petroni – ha concluso Bonomi –, al quale assicuriamo fin da ora la massima collaborazione di Confindustria e delle sue imprese”.
MILANO-CORTINA 2026: IMPRESE PROTAGONISTE DEI PROSSIMI GIOCHI INVERNALI
“Fondazione Milano Cortina 2026 e Confindustria Servizi S.P.A. hanno siglato un Memorandum of Understanding per favorire la collaborazione tra le due realtà e promuovere le opportunità derivanti dal programma di marketing delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi del 2026. L’accordo evidenzia la centralità del sistema delle aziende private nella Road to the Games e il ruolo strategico di Confindustria, scesa in campo con l’obiettivo di incentivare la partecipazione delle imprese perché i grandi eventi, come i Giochi di Milano Cortina 2026, rappresentano un importante volano per l’attrattività del nostro Paese. “Per Confindustria è essenziale la sinergia di obiettivi tra pubblico e privato per la riuscita dei grandi eventi. Le Olimpiadi ci proiettano in uno scenario internazionale e rappresentano un’occasione imperdibile per l’Italia. Il nostro sistema imprenditoriale, con la capacità progettuale, creativa e innovativa, è pronto a cogliere le opportunità che Milano Cortina 2026 offre per accrescere reputazione, attrattività e credibilità del nostro Paese, fattori rilevanti per il successo del tessuto”, ha detto Alberto Marenghi, Vice Presidente di Confindustria e Amministratore Delegato di Confindustria Servizi. “I Giochi invernali del 2026 coinvolgono tutta l’Italia e offrono agli imprenditori grandi opportunità: l’esperienza di Milano Cortina 2026 rappresenta infatti un’occasione unica di crescita e di sviluppo per l’intero Paese. Ed è proprio in quest’ottica che il ruolo e la collaborazione con il sistema privato delle imprese diventano centrali per poter affrontare questa fantastica sfida”, ha aggiunto Vincenzo Novari, CEO della Fondazione. Confindustria ha attivato un desk di orientamento per le imprese che volessero approfondire informazioni e opportunità di partnership e licensing.