Inascoltate le richieste di AssoSoftware
Comunicato Stampa Assosoftware: 20/12/2021
Milano, 20 dicembre 2021 – AssoSoftware, l’Associazione Nazionale dei Produttori di Software Gestionale e Fiscale evidenzia le criticità ancora presenti sulle Linee Guida sulla Formazione, Gestione e Conservazione dei documenti informatici.
Il documento interpretativo pubblicato da AgID (Conservazione: soluzioni applicative per documenti fiscali | Agenzia per l’Italia digitale (agid.gov.it)) pur essendo apprezzabile per i chiarimenti apportati, in particolare sulla fattura elettronica, non ha risolto i dubbi e le osservazioni evidenziate con forza da Assosoftware nel corso dei lavori del Tavolo Tecnico inter istituzionale.
Sono due i punti critici sollevati dall’Associazione dei Produttori di Software, che non trovano una soluzione per le imprese private:
il primo sull’opportunità di ridurre il numero dei metadati obbligatori da valorizzare per i documenti a valenza privatistica, che andrebbero riportati a quelli minimi previsti dal DM.17 giugno 2014;
il secondo sulla necessità di rendere flessibile il processo di creazione dei “metadati” aprendo al concetto di “delega a soggetti terzi”, provider o conservatori, considerato che spesso i documenti informatici vengono prodotti in contesti che rendono difficoltosa, se non impossibile, la creazione dei metadati contestualmente al documento informatico.
Questi aspetti ampiamente evidenziati in fase di consultazione hanno convinto AssoSoftware a dare un benestare parziale al documento AgID, limitatamente all’applicazione delle Regole Tecniche sui processi della Pubblica Amministrazione e della Conservazione Digitale, ma non per tutto ciò che riguarda gli effetti applicativi che gravano sui sistemi delle imprese private.
“L’ottimo lavoro svolto in questi mesi dal Tavolo Tecnico inter Istituzionale” afferma Bonfiglio Mariotti Presidente di AssoSoftware, “ha permesso di chiarire meglio l’applicazione delle nuove Linee Guida alla Fatturazione elettronica, ma lascia in sospeso il tema principale della numerosità dei metadati e della loro applicazione al contesto privato. Ci auguriamo” – conclude Mariotti – “che ora si apra un serio dibattito sulla revisione delle Regole Tecniche perché siano effettivamente utilizzabili dalle imprese e che le stesse ne possano apprezzare i benefici”.