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VERSO IL DIGITALE: ASSOSOFTWARE IN PRIMA LINEA A FIANCO DEGLI INTERMEDIARI

Di Bonfiglio Mariotti *

L’evento del 9 maggio scorso a Roma, ha evidenziato, una volta di più, il ruolo chiave della nostra Associazione, delle aziende che la costituiscono e degli intermediari nel processo di digitalizzazione che può, finalmente, far compiere al nostro Paese uno salto deciso nella modernità.
Come interlocutori di riferimento di Governo e Istituzioni, abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sul ruolo degli intermediari, impegnati con noi in questo percorso che è iniziato alla fine degli anni ’90 con l’avvio delle trasmissioni telematiche delle dichiarazioni. Da allora, come abbiamo evidenziato presentando i dati di una ricerca effettuata dalla nostra Associazione, i numeri attestano in modo inequivocabile che, grazie ai nostri software, l’Italia ha potuto primeggiare nel mondo per volumi di documenti inviati per via telematica, con il contributo essenziale dei professionisti. Oggi, dei 170 milioni documenti inviati al Fisco nel 2016, il 62% infatti proviene dagli intermediari; tradotto in euro parliamo di un risparmio di oltre 600 milioni all’anno a partite dal 2001, complessivamente 10 miliardi, proprio grazie alla trasmissione telematica dei dati.
L’obiettivo della modernizzazione del Paese è ambizioso e ineludibile, e richiede il contributo di tutte le realtà che, a vario titolo, ne sono coinvolte: come produttori di software gestionali e fiscali, che permettono alle imprese e agli studi di percorrere questa strada nel modo più agevole, giochiamo la carta dello Standard di interoperabilità ben consapevoli che l’iniziativa privata è l’unica in grado di dare risposte adeguate alla complessità delle problematiche aziendali. Per questo abbiamo ribadito, anche in questa occasione, che il compito dello Stato è quello di legiferare, possibilmente con norme chiare e ben scritte, anche nell’ambito della fatturazione elettronica, ed effettuare i controlli; le soluzioni applicative spettano ai privati, che, ne abbiamo mille esempi, hanno conoscenze e competenze, sia tecniche sia di processo, tali garantire un approccio esaustivo e approfondito di tutti i fattori in gioco.

* Presidente AssoSoftware e Chaiman Bluenext

 

Confronto pubblico con Governo e Istituzioni
FATTURA ELETTRONICA B2B IN ITALIA: UN PROCESSO IRREVERSIBILE

Lo standard AssoSoftware abilita la digitalizzazione dei processi amministrativi delle aziende e degli intermediari
Proposte e soluzioni operative, prospettive di collaborazione attiva e continuativa tra pubblico e privati, nuove aperture sul fronte degli incentivi per le imprese: questo il bilancio del confronto pubblico sulla Fatturazione Elettronica B2b che si è svolto a Roma il 9 maggio scorso nella Sala degli Atti parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”.
Un’occasione che ha permesso di fare il punto sullo stato della digitalizzazione dei processi amministrativi. I dati, presentati da Roberto Bellini, Direttore Generale di AssoSoftware, che sanciscono il primato dell’Italia, a livello mondiale, nella trasmissione telematica delle dichiarazioni, presentano un sicuro successo della Fatturazione Elettronica verso la PA e, purtroppo, l’avvio ancora titubante di quella B2B.

Per dare un impulso allo sviluppo della Fatturazione Elettronica, AssoSoftware ha presentato lo Standard di interoperabilità che permette lo scambio dei documenti contabili tra i diversi software gestionali utilizzati da imprese e intermediari. Lo Standard consente di interpretare correttamente il contenuto del corpo fattura per l’acquisizione della fattura d’acquisto con effetto su riconciliazione con ordine e DDT, controllo carico del magazzino, controllo delle scadenze di pagamento e contabilizzazione ai fini generali e IVA. Spariscono così gli interventi manuali e si risparmia tempo, i controlli diventano automatici, la correttezza del dato garantita e gli errori tendono a zero.

UN CONFRONTO RICCO DI SPUNTI, APERTURE E PROPOSTE
La parola ai protagonisti del confronto

Riassumiamo di seguito gli interventi dei partecipanti all’incontro di Roma, mettendone in evidenza gli aspetti salienti e i molti spunti di riflessione, nonché le proposte che ci auguriamo possano trovare risposte tempestive e puntuali da parte governativa.
La strada per una piena digitalizzazione del ciclo dell’ordine è ancora lunga ma cresce la consapevolezza, tra tutte le componenti interessate da questo cambiamento epocale, che questo percorso non può essere fermato e che rappresenta la chiave di volta per far recuperare competitività alla nostra economia ed efficienza e trasparenza alle relazioni con la pubblica amministrazione.

SÌ A NUOVI INCENTIVI PER FE. L’EUROPA RIDISCUTA L’OBBLIGO

Casero: imprese e PA trarranno vantaggi in termini di efficienza e competitività dalla digitalizzazione
Luigi Casero, Vice Ministro economia e finanze, ha ribadito che, stante il vincolo dell’Europa, per ora non può essere introdotto l’obbligo della Fatturazione Elettronica tra imprese. In attesa di verificare la possibilità di un diverso indirizzo europeo, anche a fronte delle richieste del Governo Italiano, occorre insistere nell’incentivare l’adozione volontaria della FE perché conviene a tutti: imprese e PA trarranno vantaggi in termini di efficienza e competitività dalla digitalizzazione in sinergia con intermediari e produttori di software. Il passaggio alla FE, inoltre porterà a una semplificazione della modulistica e degli adempimenti.

 

FE B2B OBBLIGATORIA? DECIDA LA POLITICA. IL PASSAGGIO AL DIGITALE È IRREVERSIBILE

Orlandi: semplificazione della normativa e della vita dei contribuenti grazie alla digitalizzazione
Da parte sua, Rossella Orlandi, Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, pur premettendo che l’introduzione di un eventuale obbligo per la Fatturazione elettronica B2b è una decisione che deve essere presa a livello politico, ha affermato che, in ogni caso, si tratta ormai di un processo irreversibile. Il mondo sta andando in quella direzione, la telematica e la digitalizzazione sono un fattore imprescindibile nella vita di tutti e lo sono anche per la PA, per semplificare la vita dei contribuenti e la normativa.

 

GARANTI DEL DIGITALE? UN NUOVO RUOLO PER I COMMERCIALISTI

Grosso: più tempo ai commercialisti per assimilare le novità normative e spiegarle ai contribuenti
Cunsolo: i commercialisti hanno le carte in regola per guidare le imprese sulla via della digitalizzazione
L’incontro è stata anche la sede per avviare, con gli interventi di Maurizio Grosso, Consigliere Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e Roberto Cunsolo, Consigliere e Tesoriere CNDCEC, una riflessione sul ruolo che gli intermediari, e in primis proprio i commercialisti, possono svolgere per accompagnare le imprese e i professionisti nel percorso di adozione del digitale. La complessità normativa, le repentine modifiche dovuti alle novità legislative e alle successive circolari esplicative, tengono costantemente sotto pressione la categoria obbligandola ad assimilare rapidamente le implicazioni operative e a trasferire queste nuove conoscenze alla loro clientela, in una sorta di spirale perversa che non dà mai tregua. Occorre più tempo per permettere ai professionisti di formarsi e formare i propri clienti. E questo a maggior ragione per quanto riguarda un passaggio epocale come quello della digitalizzazione dei processi amministrativi in cui il commercialista ha e avrà il compito, anche alla luce dello Standard presentato da AssoSoftware.

 

DA ASSOSOFTWARE PROPOSTE E RICHIESTE CONCRETE

Articolati e puntuali gli interventi dei quattro Vice Presidenti di AssoSoftware che, nel rispondere alle domande del moderatore Elio Silva hanno sviluppato alcuni aspetti legati all’evoluzione della fatturazione B2b.

 

ZANETTI: LO STANDARD ASSOSOFTWARE ABILITA LA DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI DI IMPRESE E INTERMEDIARI

Cristiano Zanetti, General Manager di Teamsystem, ha sottolineato l’importanza dello standard Assosoftware, che garantisce l’acquisizione automatica delle fatture elettroniche da parte dei diversi software gestionali, definendolo uno strumento che genera vantaggi alle imprese e quindi un acceleratore che abilita la digitalizzazione dei processi di imprese e intermediari. È una risorsa a disposizione del Sistema Paese e che testimonia la capacità del mercato di anticipare le esigenze e fornire soluzioni operative.

 

ANGELERI: SÌ ALL’OBBLIGO FE B2B. INTANTO, AGEVOLARE GLI INVESTIMENTI IN SOFTWARE CON INDUSTRIA 4.0

Pierfrancesco Angeleri, Managing Director Tax&Accounting di Wolters Kluwer Italia, si è augurato che si vada verso l’obbligo della FE perché là dove questo è stato introdotto (si pensi ad esempio al Brasile) è stato un successo raggiunto in tempi rapidi. Nell’attesa servono incentivi mirati e, a questo proposito, sarebbe opportuno che Industria 4.0 includa anche i software gestionali tra gli investimenti agevolabili.

 

EANDI: DIGITALIZZARE PER SEMPLIFICARE. UN OBIETTIVO DA SEMPRE PERSEGUITO DALLE SOFTWARE HOUSE

Enrica Eandi, Presidente e CEO di Sistemi, ha sottolineato che le software house sono da sempre alle prese con la complessità normativa e le scadenze per fornire tempestivamente soluzioni al mercato. Ben venga la digitalizzazione se serve a semplificare la normativa.

 

PEDRAZZINI: NEL NUOVO ECOSISTEMA DIGITALE I COMMERCIALISTI SIANO L’HUB TRA CONTRIBUENTI E ADE

Infine per Mario Pedrazzini, Direttore Divisione commercialisti Zucchetti, la diffusione capillare della tecnologia e della rete apre nuovi scenari e un nuovo ecosistema che vede insieme banche, imprese, PA e intermediari. In questo contesto ha ribadito che i commercialisti possono avere un decisivo compito sia sul piano culturale, sollecitando e accompagnando le “scelte digitali” dei propri clienti, sia su quello operativo, attivandosi come hub nel colloquio tra contribuenti e amministrazione finanziaria.

 

PRONTO LO STANDARD ASSOSOFTWARE DI CODIFICA DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA

Disponibile il documento tecnico che può essere consultato e scaricato accedendo al sito dell’Associazione

La fattura elettronica è un processo irreversibile, lo dicono tutti, dai politici ai referenti istituzionali e accademici. Tuttavia, come abbiamo potuto vedere, analizzando i dati presentati nel recente evento pubblico raccontato in questa newsletter, il percorso è ancora lungo e vanno quindi individuati i driver che possano accelerare la consapevolezza che la fatturazione elettronica porta vantaggi e conviene veramente. Un contributo importante lungo la via virtuosa della digitalizzazione dei documenti viene da AssoSoftware e dalla comunità delle software house. È un esempio di gioco di squadra in cui aziende concorrenti sullo stesso mercato si accordano per offrire una soluzione condivisa e trasversale che renda interoperabili i software gestionali, a prescindere dal produttore del software stesso. Dal punto di vista tecnico si tratta di una un arricchimento del tracciato Ministeriale, noto come Fattura-PA, all’interno del quale, utilizzando un’apposita area parametrica, sono state inserite delle codifiche condivise tra tutte le software house. L’obiettivo è rendere il più possibile automatica l’acquisizione delle fatture di acquisto ai fini gestionali, contabili e IVA, senza gravare però sull’operatore che emette i documenti e senza obbligare la software house a modificare il proprio applicativo. Tutto lo sforzo deve essere concentrato (facoltativamente) nella fase di ciclo passivo, interpretando, grazie alle nuove codifiche e appositi algoritmi, il contenuto della fattura, riducendo, fino a eliminarlo, l’intervento manuale dell’operatore. Da sottolineare che le tabelle e le codifiche standardizzate sono comunque indipendenti dalla specifica sintassi utilizzata nel tracciato FE e quindi potranno essere inserite anche in un futuro, non troppo lontano, linguaggio standard europeo.
Un caso significativo, che fa ben capire perché è necessaria una codifica aggiuntiva, riguarda le righe di maggiorazione o riduzione/sconto presenti nel corpo fattura. A fronte di una riga negativa che riduce quantità e/o valore della fattura, per una corretta interpretazione del suo contenuto e per quadrare il documento con quanto già presente nel sistema gestionale (ordine o ddt) deve essere noto se si tratta di uno sconto merce, di uno sconto incondizionato, di un abbuono ovvero di uno sconto di piede che è stato necessariamente rappresentato nel corpo fattura. Un discorso analogo riguarda la codifica degli articoli. Anche in questo caso la quadratura con il carico di magazzino sullo specifico prodotto/articolo può avvenire solo se è dichiarata la tipologia di codifica utilizzata dall’emittente in modo da poter ricercare il medesimo prodotto/articolo nel proprio database (es. si tratta del codice del cliente? del fornitore? una codifica Ean? ecc.). Il nuovo standard di codifica della fattura elettronica, di cui AssoSoftware si fa garante per il mantenimento e lo sviluppo futuro, viene quindi proposto al mercato come un contributo aggiuntivo e originale dell’ecosistema delle software house a cui tutti possono aderire con l’obiettivo ultimo di semplificare la vita alle aziende e agli operatori. Lo standard è pronto e può essere liberamente consultato e scaricato accedendo al sito di AssoSoftware (www.assosoftware.it). Per implementarlo è richiesta la sottoscrizione di uno specifico Protocollo d’Intesa che permette di monitorarne la diffusione e rendere pubblico l’elenco delle aziende aderenti.