Position paper Confindustria su FP9 e Rapporto Lamy
Nelle scorse settimane è proseguito il lavoro di Confindustria sul fronte della definizione del futuro Programma Quadro FP9, nell’ottica di contribuire in modo quanto più diretto e concreto possibile alla definizione degli orientamenti che andranno ad indirizzare le politiche UE in materia di R&I per il prossimo periodo di programmazione.
Al fine di veicolare in modo efficace presso le istituzioni competenti a livello nazionale ed europeo le istanze provenienti dal mondo industriale su questi temi, Confindustria ha elaborato un primo documento di posizione che richiama le questioni di natura più strettamente strategica e “politica” attualmente in discussione in merito al prossimo programma quadro europeo di R&I.
Il position paper – “Verso un ambizioso FP9 – Considerazioni preliminari di Confindustria” – che trovate in allegato nella versione italiana e inglese, verrà completato nelle prossime settimane con un’analisi di maggiore dettaglio anche su altri aspetti rilevanti da portare all’attenzione del Governo e delle istituzioni europee.
Come vedrete, nel documento sono riportati alcuni primi riferimenti al Rapporto dell’High Level Group presieduto da Pascal Lamy, istituito dalla Commissione per fornire un parere sulle misure necessarie per massimizzare l’impatto del futuro programma quadro per R&I. Il rapporto, che trovate in allegato, è stato ufficialmente presentato lo scorso 3 luglio, in occasione di una grande conferenza organizzata dalla Commissione europea sul futuro dell’azione UE in materia di ricerca e innovazione.
Il rapporto, basato su un’analisi dei risultati della interim evaluation di Horizon 2020, di una serie di paper preparati dalla Commissione e dei pareri raccolti attraverso riunioni ad hoc con gli attori rilevanti (tra cui BUSINESSEUROPE), formula 11 raccomandazioni indirizzate alle istituzioni europee, ai governi nazionali e ai diversi stakeholder e accompagnate da una specifica azione da intraprendere. Le raccomandazioni partono tutte dall’enunciato iniziale secondo cui investire in R&I è cruciale per determinare un futuro migliore per la società europea che ha maggiore bisogno di ricerca (LABS), di sviluppo dell’innovazione (FABS) e di applicazione dei risultati della ricerca (APPS), da cui il titolo del Rapporto “LAB-FAB-APP: investire nel futuro che vogliamo”.
Mentre non vi sono dubbi sulla forza dell’Europa sul fronte della produzione della conoscenza, resta ancora ampio il gap da colmare nella capacità di trasformare la conoscenza in innovazione: l’Europa non capitalizza abbastanza la conoscenza che produce e da ciò deriva il deficit di crescita di cui soffre il nostro continente. Per questo, il Rapporto evidenzia che investire in R&I è una necessità economica, un obbligo sociale e un’opportunità politica per fare dell’Europa un polo di attrazione per gli investimenti.
Confindustria sta lavorando ad una analisi approfondita del Rapporto Lamy, volta a definire una posizione chiara sulle diverse proposte in esso contenute, sulla cui base la Commissione elaborerà, in una Comunicazione che sarà presentata nel mese di ottobre 2017, le grandi linee del prossimo programma quadro, in vista della formulazione delle proposte legislative durante la prima metà del 2018.