Sarà un Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) a prorogare di dieci giorni la scadenza del 31 maggio per il primo invio trimestrale dei dati sulle liquidazioni Iva. È quanto emerso a margine del convegno organizzato ieri a Roma da AssoSoftware sulla fattura elettronica.

A confermarlo sono stati sia il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, che il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi. «Da parte nostra c’è un parere favorevole – ha spiegato Orlandi – anche in considerazione della novità dell’adempimento».
Sul futuro del fisco digitale il presidente di AssoSoftware Bonfiglio Mariotti ha lanciato l’idea di un «tavolo comune con i professionisti su cui stiamo iniziando a ragionare». Mentre il direttore generale Roberto Bellini ha riconosciuto il ruolo dei professionisti nell’invio dei documenti fiscali telematici (il 62,9% dei documenti trasmessi arriva da loro) e ha presentato il progetto dello standard di interoperabilità per l’e-fattura. Proprio per favorire la diffusione dell’e-fattura Casero ha auspicato un percorso condiviso tra gli attori e ha affermato che l’adesione volontaria (in attesa che la Ue si pronunci sul superamento del divieto di obbligatorietà) può essere stimolata con riduzione dei termini di accertamento e incentivi. A chi gli chiedeva se anche i software gestionali possono rientrare tra i beni agevolabili di Industria 4.0 , Casero ha risposto che «si può lavorare: è uno dei temi che sarà in discussione in Parlamento».