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ECONOMIA, BONOMI: SENZA INTERVENTI IMMEDIATI LE IMPRESE VANNO VERSO LA PARALISI
“Molti dicono che stiamo rallentando per colpa della guerra. Ma già a novembre Confindustria faceva notare come la produzione industriale stesse rallentando e la guerra ha solo accelerato il processo. Adesso il rischio è di una stagnazione che, senza interventi strutturali, può diventare recessione. Siamo ostaggio non solo di strozzature nella fornitura di materie prime, di prezzi energetici alle stelle, di rincari generalizzati, ma anche di decisioni bloccate dalla burocrazia”. Così il Presidente Carlo Bonomi, in un’intervista al Messaggero, ha lanciato l’allarme del sistema industriale. Il rischio, secondo il Presidente, è che le imprese italiane vadano verso la paralisi quindi occorre introdurre subito misure strutturali per tamponare questa situazione prima che diventi irreparabile. Per Bonomi serve cambiare con urgenza il mix energetico del Paese, anche per diminuire la dipendenza dal gas russo, e mettere prima possibile un tetto al prezzo del gas. Una priorità su cui, se a livello europeo non si riuscisse a trovare un accordo, l’Italia deve andare avanti da sola. E in merito ai forti rincari dei carburanti, il Presidente ha indicato nel taglio sulle imposte indirette la strada da seguire, poiché solo in Italia accise e Iva sono pari al 123% del costo industriale del carburante. Per quanto riguarda la questione fiscale nel suo insieme, Bonomi ha ribadito da un lato l’esigenza di agire sul costo del lavoro riducendo la parte contributiva del cuneo fiscale e, dall’altro, ha sottolineato la necessità di modificare il sistema di tassazione delle imprese, prevedendo un’aliquota Ires ordinaria al 15%, in linea con la minimum tax internazionale, e un’addizionale fino al 9% in più per chi preferisce distribuire gli utili invece che reinvestirli. Il Presidente, infine, ha richiamato l’attenzione sull’esigenza che il Governo assuma decisioni coraggiose, anche accogliendo il ricorso al “debito buono”, citato dal Presidente Draghi al Meeting di Rimini del 2020.