Tassonomia Xbrl 2016 in arrivo
di Fabio Giordano
Si sta concludendo proprio in questi giorni, nell’ambito del progetto di aggiornamento dei Principi contabili nazionali avviato a seguito dell’entrata in vigore, a partire dal 1° gennaio 2016, delle disposizioni contenute nel dlgs139/2015 di recepimento della Direttiva 34/2013/Ue, la pubblica consultazione della bozza di tassonomia Xbrl 2016-08-09, redatta dall’Associazione Xbrl Italia, consultazione che si concluderà venerdì 30/9/2016.
Il contributo di Assosoftware. Assosoftware si è fatta promotrice, già dallo scorso anno, dell’apertura di un importante tavolo di confronto tra tutte le parti interessate. Hanno aderito al tavolo i principali Enti interessati, in particolare il dipartimento del tesoro del Mef, l’Oic, Infocamere, Xbrl Italia, Assirevi, Rete imprese Italia, insieme ai componenti del Comitato tecnico Assosoftware che si erano occupati di analizzare le novità della normativa e di individuarne i principali impatti sui software (si vedano ItaliaOggi del 24 giugno 2015 e ItaliaOggi del 27 luglio 2016). In relazione alle osservazioni finora emerse nella consultazione pubblica, al momento sembrano emergere alcune possibili criticità circa le quali il Comitato tecnico ha espresso la propria posizione.
Criticità 1: Tabelle dei leasing. Il nuovo Oic 12 ha ridotto considerevolmente le informazioni da fornire in Nota integrativa in merito alle operazioni di locazione finanziaria, per cui il contenuto delle attuali tabelle sarà sicuramente ridotto. Assosoftware, nell’accogliere favorevolmente tale novità, ha però segnalato che i calcoli che stanno alla base delle citate tabelle sono in ogni caso davvero molto complessi, per cui auspica e richiede che dette informazioni da inserire nelle nuove tabelle semplificate possano essere estrapolate da quelle presenti nelle attuali tabelle, senza dover effettuare nuovi calcoli per reperirle.
Criticità 2: Imposte anticipate e differite. Le attuali tabelle delle imposte si sono rivelate molto complesse da compilare e di difficile leggibilità, per cui vi è una richiesta generalizzata di semplificazione delle stesse. Assosoftware, che già lo scorso anno aveva segnalato una reale difficoltà a reperire e ad organizzare i dati nella modalità attualmente prevista, ritiene tuttavia eccessivamente tardiva la modifica delle suddette tabelle, stante che non vi sarebbero i tempi tecnici di adeguamento delle procedure. Di conseguenza ritiene che sia preferibile mantenere le attuali tabelle, già disponibili ed oramai anche comprese dalla platea degli utenti.
Criticità 3: Variazioni delle voci di patrimonio netto. L’attuale tabella delle variazioni delle voci del patrimonio netto espone solo i dati dell’esercizio corrente e non espone i valori riferiti all’esercizio di confronto. Assosoftware, pur ritenendo non impossibile l’adeguamento delle procedure in relazione a un’eventuale adeguamento, propone comunque di mantenere per quest’anno l’attuale tabella.
Conclusioni. In relazione alle predette criticità e ad altre che dovessero comportare un’ulteriore importante revisione della tassonomia rispetto alla versione 2016-08-09, Assosoftware ritiene che non vi siano oramai più i tempi tecnici per un adeguamento serio delle procedure. I motivi sono i seguenti: lo slittamento del termine (dal 16 al 30 settembre) della pubblica consultazione della bozza di tassonomia; tempi stretti connessi alla necessità di utilizzare, a differenza degli anni scorsi, la nuova versione della tassonomia anche per i consorzi, che devono depositare i bilanci 2016 entro il 28 febbraio 2017.
Assosoftware controlla gli invii telematici
Per agevolare le attività di trasmissione dei modelli Unico e della dichiarazione Iva, è attivo anche quest’anno il servizio di monitoraggio delle anomalie riscontrate sui software di controllo Sogei, liberamente accessibile già dal mese di giugno a tutti gli intermediari, senza la necessità o di credenziali o di registrazione. Scaricando liberamente dal sito www.assosoftware.it il file Excel che contiene le indicazioni necessarie, gli intermediari possono verificare se le segnalazioni «dubbie» rilevate rientrano fra quelle catalogate da Assosoftware quali anomalie dei software di controllo.
a cura dell’Ufficio stampa Assosoftware