di Roberto Bellini (*) – Rubrica a cura di AssoSoftware

 

Nell’era della digitalizzazione degli adempimenti un esempio sempre attuale e ben riuscito è rappresentato dalla mensilizzazione delle denunce contributive e previdenziali verso l’Inps, quello che in gergo tecnico si chiama Uniemens.

Non è solo uno dei primi flussi telematici in formato Xml che ha tradotto adempimenti precedentemente cartacei (O1M e DM10) ma costituisce anche un ottimo esempio di collaborazione pubblico-privato dove ciascun attore, Inps, software house, consulenti e imprese, oltre a dare un proprio contributo determinante in fase di sviluppo è contemporaneamente parte attiva ogni mese per il buon esito della trasmissione ed elaborazione dei dati.

Il processo di unificazione
Il progetto che inizialmente aveva interessato solo i datori di lavoro privati, gradualmente ha coinvolto anche gli Enti pubblici, lo sport e lo spettacolo, di pari passo con l’integrazione in Inps di Inpdap e Enpals. Non si è trattato di un percorso facile e senza ostacoli, data la peculiarità di tali gestioni che ancora adesso mantengono spesso normative specifiche, con il risultato finale di aver inglobato le rispettive denunce all’interno dell’unico flusso Uniemens pur mantenendo una loro struttura autonoma, distinta da quella dei soggetti privati.
L’unificazione o l’armonizzazione delle varie gestioni in un unico flusso Uniemens rappresenterebbe un’importante evoluzione dell’intero sistema perché consentirebbe di introdurre significative economie per tutti i soggetti coinvolti sia per le aziende e gli enti sia per la pubblica amministrazione. L’allineamento delle logiche e delle modalità operative consentirebbe infatti la semplificazione e la riduzione delle applicazioni e delle procedure per tutti i soggetti coinvolti sia nella fase di predisposizione sia in quella di controllo.


La revisione dei dati

Un’attività particolarmente critica nel settore pubblico è la gestione delle rettifiche e dei recuperi dei periodi pregressi dato il percorso che in 10 anni ha portato a una completa revisione della rappresentazione delle informazioni richieste e delle modalità di trasmissione delle denunce periodiche (da DMA a DMA2 a ListaPosPA). La necessità di controllare e completare i dati delle varie mensilità, in particolare nei periodi ante ottobre 2012 (data della prima denuncia integrata in Uniemens), ha richiesto la realizzazione di strumenti ad hoc di consultazione e revisione a uso degli Enti (es. PASSWEB) e contemporaneamente specifiche modalità tecniche di rettifica, integrazione e annullamento dei flussi (es. flussi V1 Causale 2/5/7) da implementare da parte delle software house.
In un recente incontro in AssoSoftware con i funzionari Inps della gestione pubblica è emersa chiaramente l’articolazione e la complessità delle varie casistiche di revisione dei dati e la necessità di fare chiarezza sui singoli comportamenti da adottare per evitare errori e per sanare le anomalie pregresse. Un tema che si fa ancor più delicato e oneroso sul fronte della posizione assicurativa dei vari lavoratori pubblici considerata anche l’alta incidenza di pensionamenti previsti nei prossimi anni (da una recente statistica l’età media dei dipendenti pubblici supera i 50 anni con un’anzianità media di servizio di 19,5 anni). Quindi se da un lato è fondamentale e urgente, per il settore pubblico, individuare strumenti e modalità semplificate per la bonifica e l’aggiornamento delle informazioni contributive e previdenziali già acquisite, diventa però strategico immaginare contemporaneamente un percorso di armonizzazione per il futuro che avvicini sempre più la gestione pubblica a quella privata per soluzioni tecniche e modalità operative, sia per i datori di lavoro sia per lo stesso Istituto.

(*) Direttore generale AssoSoftware


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