di Roberto Bellini, Direttore Generale

 

La fatturazione elettronica B2G e B2B può essere un processo «Win-Win» per l’intero sistema Paese. È quanto emerso dall’incontro, convocato al Mef il 21 febbraio dal viceministro Casero, a cui ha partecipato anche AssoSoftware.

 

Tutte le categorie rappresentate si sono dichiarate assolutamente favorevoli all’incentivazione della fattura elettronica, attuando una road-map che preveda sia nuove agevolazioni normative sia, soprattutto, un’azione congiunta di sensibilizzazione e promozione dei vantaggi gestionali che sono insiti nella digitalizzazione dei processi aziendali. Così come è apparso chiaro a tutti i presenti che il successo dell’operazione non può prescindere dal coinvolgimento dei produttori di software e dall’automazione e semplicità d’uso delle applicazioni gestionali verso la fatturazione elettronica.

A questo proposito AssoSoftware ha chiarito che i prodotti gestionali sono sostanzialmente già abilitati alla creazione e all’invio della fatturazione elettronica; tale adeguamento è stato effettuato nel 2014 per adempiere all’obbligo della FatturaPa. Più di recente è stato realizzato un sistema a rete (Hub), integrato negli applicativi gestionali, che permette oltre alla trasmissione delle fatture anche la condivisione dei documenti tra clienti e fornitori per innescare nuovi spazi collaborativi (disputa online) nonché la possibilità di accedere a servizi finanziari evoluti (dal pagamento online, all’anticipo fattura, al factoring).

Un’altra iniziativa importante promossa e coordinata da Assosoftware, per rendere ancora più efficace l’adozione della FE, è la definizione di uno «standard di codifica», condiviso da tutte le software house, all’interno del tracciato Xml ministeriale, che permetta l’automatica transcodifica delle informazioni della fattura da un software all’altro, con l’effetto di portare i documenti all’interno delle contabilità in modo, il più possibile, automatizzato e trasparente.

In questo scenario innovativo il ruolo degli intermediari, e dei commercialisti in particolare, è fondamentale perché possono farsi garanti del processo aziendale di trasformazione digitale, accompagnando le imprese in modo graduale e consapevole nell’utilizzo dei nuovi strumenti, intervenendo infine, per conto dei propri clienti, per acquisire i documenti ai fini della gestione degli adempimenti fiscali e per la tenuta e conservazione delle scritture contabili.

L’impatto economico relativo ai costi per l’adozione di nuovi software per la fatturazione elettronica o per l’aggiornamento degli esistenti, sbandierato da molti come la vera criticità del progetto, è in realtà un alibi facilmente smontabile. Basti guardare la molteplicità delle offerte del mercato, sia in termini di prezzo sia di funzionalità, in grado di soddisfare anche budget contenuti. Ciò detto è innegabile che sarebbero benvenuti sgravi o crediti d’imposta mirati specificatamente alla trasformazione digitale delle imprese.

A questo proposito è un peccato che i recenti provvedimenti del Governo che vanno sotto il nome di «Industria 4.0» non abbiano individuato misure chiare e significative sul fronte della fatturazione elettronica. È auspicabile che ci sia a breve un ripensamento in tal senso perché la “quarta rivoluzione industriale” ha al centro proprio i cosiddetti «smart services» che altro non sono che i servizi informatici per mettere in collegamento le imprese, proprio secondo il modello promosso da AssoSoftware.

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