Fisco 15 12 2020

 

di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

 

Proseguiamo la nostra disamina dei temi affrontati nel corso del Convegno AssoSoftware svoltosi (in modalità web-meeting) nei giorni 25 e 26 novembre, dal titolo «Adempimenti fiscali e del lavoro 2021 – Le novità e l’impatto sullo sviluppo dei software» con un argomento di interesse generale per tutti quegli operatori che in questi mesi sono stati impegnati nella compilazione delle dichiarazioni dei Redditi. Si tratta degli Indicatori sintetici di affidabilità fiscale (Isa) che, non ancora conclusa la campagna Redditi 2020, sono già in lavorazione per le evoluzioni previste per le dichiarazioni Redditi 2021. Gli interventi dei rappresentanti di agenzia delle Entrate e Sogei hanno fornito importanti indicazioni alle case di software rispetto allo stato dell’arte e alle novità sugli Isa 2021.

 

Le novità dei modelli

Per il periodo d’imposta 2020 saranno oggetto di revisione 87 Isa, rispetto ai 175 Isa complessivi che sono stati applicati nel periodo d’imposta 2019. Di questi, 86 erano stati elaborati nel 2018 e uno era stato elaborato nel 2019, il tutto per una platea di 1.130.000 contribuenti interessati.

Un ulteriore spaccato vede la seguente suddivisione per tipologie:

•22 manifatture (237.200 contribuenti)

 

•37 servizi (435.700 contribuenti)

•21 commercio (267.100 contribuenti)

•5 professionisti (164.500 contribuenti)

•2 agricoltura (25.500 contribuenti).

Come è oramai consuetudine, la stima viene effettuata su un panel di operatori economici presenti nella banca dati degli Isa nei periodi d’imposta dal 2011 al 2018. Ciò permette di:

•utilizzare più informazioni, per stime più efficienti;

•analizzare la dinamica delle relazioni nel tempo;

•misurare l’eterogeneità non osservabile degli operatori economici.

Le novità in pillole

1) A partire dal periodo d’imposta 2020 non saranno presenti gli Isa semplificati, che negli anni scorsi avevano sostituito i vecchi parametri. La disponibilità dei dati dichiarati nei modelli Isa (dati strutturali e contabili), in applicazione al periodo d’imposta 2018, ha infatti consentito l’individuazione delle differenti modalità organizzative di business e quindi consentito il passaggio da Isa semplificati a «Isa ordinari».

2) La modifica della formula dell’indicatore elementare di anomalia «Incidenza degli oneri finanziari netti sul reddito operativo lordo». Tale indicatore verifica la plausibilità dell’indebitamento finanziario dell’impresa, permettendo di evidenziare eventuali squilibri tra la gestione operativa (comprensiva di ammortamenti e canoni per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria) e la gestione finanziaria. L’indicatore verrà calcolato come rapporto percentuale tra gli oneri finanziari netti e il reddito operativo lordo, e ad esso verrà associato un punteggio che varia su una scala da 1 a 5.

3) La normalizzazione della modulistica in relazione ai quadri di impresa e di lavoro autonomo di tutti i 175 Isa 2021, che saranno quindi strutturati con:

• il quadro F, per le attività di impresa;

• il quadro H, per tutte le attività di lavoro autonomo (verrà quindi meno il quadro G).

L’ipotesi di lavoro è chiaramente quella di raggiungere, in tempi ragionevoli, una perfetta integrazione tra Isa e quadri dei Redditi, in modo tale da evitare, ai contribuenti, ripetute indicazioni dei medesimi dati su modelli diversi.

4)L’introduzione di nuovi codici nella tabella Ateco, previsti al momento per le seguenti attività:

•011321 «Coltivazione di ortaggi (inclusi i meloni) in foglia, a fusto, a frutto, in radici, bulbi e tuberi in colture protette fuori suolo (escluse barbabietola da zucchero e patate)»;

•011329 «Coltivazione di ortaggi (inclusi i meloni) in foglia, a fusto, a frutto, in radici, bulbi e tuberi in colture protette a esclusione delle colture fuori suolo (escluse barbabietola da zucchero e patate)»;

•011921 «Coltivazione di fiori in colture protette fuori suolo»;

•011929 «Coltivazione di fiori in colture protette ad esclusione delle colture fuori suolo».

La tabella Ateco subirà altresì, questa volta a parità di codifica, alcune modifiche a livello di contenuto per i codici 309210, 821909, 829991.

Nessuna novità, invece e purtroppo, per quanto riguarda le modalità di acquisizione dei file Xml con i dati precompilati: sono invariate rispetto allo scorso anno, dunque del tutto “manuali”.

Su quest’ultimo punto, come AssoSoftware, stiamo continuando a sollecitare le Entrate, anche con proposte di soluzioni operative concretamente realizzabili, per renderle più fruibili e automatizzate, ancorché in questo momento non sembrino esserci molti spazi in tal senso.