IL PRESIDENTE BONOMI ALL’ASSEMBLEA 2020: SERVE UN’AZIONE COMUNE PER UN NUOVO GRANDE PATTO PER L’ITALIA
“Servono scelte per l’Italia del futuro. Scelte anche controvento. Serve il coraggio del futuro”. Questa l’indicazione del Presidente Carlo Bonomi, all’Assemblea generale di Confindustria. Bonomi si è rivolto al presidente del Consiglio Conte: “Se si fallisce, nei pochi mesi ormai che ci separano dalla definizione delle misure da presentare in Europa, non va a casa solo lei. Andiamo a casa tutti. Perché il danno per il Paese sarebbe immenso. Non ce lo possiamo permettere. È tempo di un’azione comune, oppure l’azione non sarà efficace. Serve un nuovo grande Patto per l’Italia”, ha detto Bonomi. “La nuova produttività che serve all’Italia dopo 25 anni di stasi”- ha aggiunto Bonomi – “deve considerare contestualmente le politiche di innovazione, la formazione e l’advance knowledge, la regolazione per promuovere l’efficienza dei mercati, le infrastrutture abilitanti sia fisiche sia istituzionali e interventi strutturali per la coesione sociale. È su questo concetto ampio di produttività che si devono concentrare le azioni e le politiche dei prossimi anni, con l’obiettivo di massimizzare il ruolo di motore dello sviluppo del sistema delle imprese e del lavoro, e dare una nuova centralità alla manifattura. Questo è il fulcro del Patto che chiediamo al Governo di scrivere con noi e con tutte le parti sociali. Un grande e comune Patto per l’Italia, una visione alta e lungimirante”, ha aggiunto Bonomi. “Una visione che metta al centro di tutto i giovani e le donne, vere vittime da anni della crisi italiana.
GOVERNO: CONFINDUSTRIAMAI CONFLITTUALE. ABBIAMO IL DOVERE DI CRITICARE MA SIAMO PRONTI A COLLABORAZIONE E PROPOSTE
GOVERNO: CONFINDUSTRIAMAI CONFLITTUALE. ABBIAMO IL DOVERE DI CRITICARE MA SIAMO PRONTI A COLLABORAZIONE E PROPOSTE
A pochi giorni dall‘Assemblea 2020, il Presidente Carlo Bonomi affronta tutti i grandi temi economici del Paese, dal rinnovo dei contratti al piano Industria 4.0, in un’intervista con il direttore de La Stampa Massimo Giannini all’evento “L’alfabeto del futuro”, organizzato ieri nell’ambito del Salone Nautico di Genova. “Questo Paese è poco abituato ad avere persone che dicono quello che pensano – ha sottolineato il Presidente. Io ho il diritto-dovere di criticare quello che ritengo non vada bene. L’atteggiamento di Confindustria non era così conflittuale come veniva raccontato prima, e non è cambiato oggi. C’è stata un’apertura da parte del Governo e noi cerchiamo di essere collaborativi e propositivi come sempre”. Rispondendo ad una domanda sul quadro politico a seguito delle elezioni regionali e del Referendum, il presidente ha detto: “Noi non facciamo scommesse sulla politica e non ci interessiamo di politica, ne stiamo fuori. Facciamo politica economica. Noi ragioniamo sui fatti – ha proseguito Bonomi. Il crollo dei consumi, l’abbandono del progetto 4.0, quota 100 che non ha portato nuova occupazione: non c’è stato l’uno a uno, ma semmai una sola entrata ogni due uscite. Abbiamo detto che le politiche attive del lavoro impostate così non avrebbero funzionato e i fatti purtroppo ci stanno dando ragione”. A proposito dei rapporti con il Governo, il Presidente ha commentato: “Non c’è antagonismo tra me e il Presidente del Consiglio, sono stati enfatizzati i nostri rapporti dialettici, siamo disposti a collaborare se c’è una visione di Paese”.
ECONOMIA: L’ASSISTENZA NON PUO’ DURARE ALL’INFINITO. SERVONO INVESTIMENTI. UTILIZZARE TUTTE LE RISORSE UE
“L’economia assistita non può durare all’infinito – ha commentato ancora il presidente Bonomi nel corso dell’intervista con Massimi Giannini al Salone Nautico in merito all’annuncio della proroga fino a fine anno dello stato d’emergenza. “Era corretto affrontare la parte emergenziale, però bisognava già aver programmato l’uscita. E quella è venuta a mancare. I dati dicono che se andiamo avanti su questo trend – ha spiegato Bonomi – non riprenderemo il pre-Covid prima di 2-3 anni. E in pre-Covid noi eravamo 3 punti di PIL sotto l’ultima crisi del 2008, quindi non in una situazione florida. Possiamo invertire la tendenza attivando investimenti pubblici e stimolando quelli privati. E allora per prima cosa dobbiamo portare a casa il Mes. Non è una questione politica. Sono 37 miliardi da investire: dobbiamo portare a casa tutte le risorse che la UE ci mette a disposizione”. Il Presidente Bonomi si è detto preoccupato anche sul possibile ritardo nella gestione dei fondi e dei progetti legati al Recovery Fund nel corso del dibattito al Salone Nautico: “mi preoccupa il metodo. Bruxelles ci ha dato quattro grandi aree su cui lavorare, noi invece facciamo una bella collezione di progetti e li mandiamo in Europa. Se portiamo a casa i miliardi e poi ci vogliono vent’anni per fare un’opera pubblica, dove andiamo?” Infine, nell’intervista sono stati trattati i temi del lavoro e del rinnovo dei contratti. Sulle ristrutturazioni aziendali il presidente Bonomi ha detto: “Non posso immaginare che il 1° gennaio si possa partire con una raffica di licenziamenti. Nessuno vuole licenziare. È inevitabile, però, che ci sarà una riorganizzazione. Per questo serve una riforma degli ammortizzatori sociali seria. Il tema non è più salvaguardare il posto di lavoro, ma è mettere al centro la persona, la sua occupabilità. Dobbiamo garantire alla persona di essere sempre occupata in un mondo che si trasforma.
RECOVERY FOUND, L’AUDIZIONE DI CONFINDUSTRIA: PUNTARE AL RILANCIO DEL PAESE. SERVE UNA RIFORMA FISCALE ORGANICA
“L’auspicio” di Confindustria è che il piano nazionale di ripresa e resilienza contenga proposte di riforma e di investimento in grado di innescare una reale azione di rilancio e modernizzazione del Paese“. Così in audizione in Senato il Direttore Generale Francesca Mariotti ha presentato le proposte di Confindustria sul Recovery Found. “Affrontare le conseguenze economico-sociali della pandemia è una sfida estremamente complessa, i cui esiti dipenderanno dall’apporto concreto di tutte le forze politiche, economiche e sociali” ha avvertito la DG. A livello europeo “abbiamo l’occasione per intraprendere un percorso nuovo del piano Next Genereation Eu. E, a livello nazionale, “oltre a gestire con equilibrio l’attuale fase di graduale ritorno alla normalità, occorre che l’attenzione di tutte le forze politiche e sociali sia concentrata sul piano nazionale. Le imprese sono pronte a fare la loro parte, con impegno e responsabilità” ha sottolineato Francesca Mariotti, che in Senato ha approfondito la linea di Confindustria indicando “quattro sfide essenziali“. Dalla transizione digitale ed ecologica, alla sostenibilità sociale, alla “sfida di un Paese interconnesso e veloce e quella dell’efficienza del sistema pubblico”. Occorre “affrontare il tema del sistema fiscale, che necessita di una riforma organica, ispirata a criteri di equità e di semplificazione. Un buon inizio – ha evidenziato Mariotti – sarebbe il superamento dell’Irap, accompagnato da interventi finalizzati al taglio netto dell’imposizione sulle imprese e sui fattori produttivi, anche in chiave di competitività, per attrarre e mantenere investimenti in Italia.
Leggi l’intervento del Presidente Bonomi in Assemblea e il volume “Il coraggio del Futuro. Italia 2030-2050”
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Coraggio-del-futuro-relazione-presidente-Bonomi
ECONOMIA: L’ASSISTENZA NON PUO’ DURARE ALL’INFINITO. SERVONO INVESTIMENTI. UTILIZZARE TUTTE LE RISORSE UE
“L’economia assistita non può durare all’infinito – ha commentato ancora il presidente Bonomi nel corso dell’intervista con Massimi Giannini al Salone Nautico in merito all’annuncio della proroga fino a fine anno dello stato d’emergenza. “Era corretto affrontare la parte emergenziale, però bisognava già aver programmato l’uscita. E quella è venuta a mancare. I dati dicono che se andiamo avanti su questo trend – ha spiegato Bonomi – non riprenderemo il pre-Covid prima di 2-3 anni. E in pre-Covid noi eravamo 3 punti di PIL sotto l’ultima crisi del 2008, quindi non in una situazione florida. Possiamo invertire la tendenza attivando investimenti pubblici e stimolando quelli privati. E allora per prima cosa dobbiamo portare a casa il Mes. Non è una questione politica. Sono 37 miliardi da investire: dobbiamo portare a casa tutte le risorse che la UE ci mette a disposizione”. Il Presidente Bonomi si è detto preoccupato anche sul possibile ritardo nella gestione dei fondi e dei progetti legati al Recovery Fund nel corso del dibattito al Salone Nautico: “mi preoccupa il metodo. Bruxelles ci ha dato quattro grandi aree su cui lavorare, noi invece facciamo una bella collezione di progetti e li mandiamo in Europa. Se portiamo a casa i miliardi e poi ci vogliono vent’anni per fare un’opera pubblica, dove andiamo?” Infine, nell’intervista sono stati trattati i temi del lavoro e del rinnovo dei contratti. Sulle ristrutturazioni aziendali il presidente Bonomi ha detto: “Non posso immaginare che il 1° gennaio si possa partire con una raffica di licenziamenti. Nessuno vuole licenziare. È inevitabile, però, che ci sarà una riorganizzazione. Per questo serve una riforma degli ammortizzatori sociali seria. Il tema non è più salvaguardare il posto di lavoro, ma è mettere al centro la persona, la sua occupabilità. Dobbiamo garantire alla persona di essere sempre occupata in un mondo che si trasforma.
RECOVERY FOUND, L’AUDIZIONE DI CONFINDUSTRIA: PUNTARE AL RILANCIO DEL PAESE. SERVE UNA RIFORMA FISCALE ORGANICA
“L’auspicio” di Confindustria è che il piano nazionale di ripresa e resilienza contenga proposte di riforma e di investimento in grado di innescare una reale azione di rilancio e modernizzazione del Paese“. Così in audizione in Senato il Direttore Generale Francesca Mariotti ha presentato le proposte di Confindustria sul Recovery Found. “Affrontare le conseguenze economico-sociali della pandemia è una sfida estremamente complessa, i cui esiti dipenderanno dall’apporto concreto di tutte le forze politiche, economiche e sociali” ha avvertito la DG. A livello europeo “abbiamo l’occasione per intraprendere un percorso nuovo del piano Next Genereation Eu. E, a livello nazionale, “oltre a gestire con equilibrio l’attuale fase di graduale ritorno alla normalità, occorre che l’attenzione di tutte le forze politiche e sociali sia concentrata sul piano nazionale. Le imprese sono pronte a fare la loro parte, con impegno e responsabilità” ha sottolineato Francesca Mariotti, che in Senato ha approfondito la linea di Confindustria indicando “quattro sfide essenziali“. Dalla transizione digitale ed ecologica, alla sostenibilità sociale, alla “sfida di un Paese interconnesso e veloce e quella dell’efficienza del sistema pubblico”. Occorre “affrontare il tema del sistema fiscale, che necessita di una riforma organica, ispirata a criteri di equità e di semplificazione. Un buon inizio – ha evidenziato Mariotti – sarebbe il superamento dell’Irap, accompagnato da interventi finalizzati al taglio netto dell’imposizione sulle imprese e sui fattori produttivi, anche in chiave di competitività, per attrarre e mantenere investimenti in Italia.
Leggi l’intervento del Presidente Bonomi in Assemblea e il volume “Il coraggio del Futuro. Italia 2030-2050”
https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Coraggio-del-futuro-relazione-presidente-Bonomi
Leggi l’intervista del Presidente in occasione del Salone Nautico di Genova
Leggi la sintesi dell’audizione del DG Mariotti sulle linee guida sul Recovery Found