Consiglio dei Ministri del 23 gennaio 2020
Si riporta di seguito, tratto dal comunicato stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’esito del Consiglio dei Ministri riunitosi ieri, giovedì 23 gennaio, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte.
Contrariamente a quanto previsto il Consiglio dei Ministri non ha effettuato le nomine dei vertici delle Agenzie fiscali che sono state rinviate alla riunione del Consiglio dei Ministri di lunedì 27 gennaio 2020.
Di seguito i punti che sono stati trattati.
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TAGLIO DEL CUNEO FISCALE
Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.
Il decreto, in attuazione della legge di bilancio per il 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, interviene per rideterminare l’importo ed estendere la platea dei percettori dell’attuale “bonus Irpef”.
Dal 1° luglio 2020, il bonus di 80 euro aumenta quindi a 100 euro mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Coloro che percepiscono un reddito da 26.600 euro a 28.000 euro, beneficeranno per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. Per i redditi a partire da 28.000 euro, si introduce invece una detrazione fiscale equivalente che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro lordi. Oltre questa soglia, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro di reddito.
In questo modo, la platea dei beneficiari passa da 11,7 a 16 milioni di lavoratori.
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LEGGE DI DELEGAZIONE EUROPEA 2019
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019 (disegno di legge – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che delega il Governo al recepimento delle direttive europee e all’attuazione di altri atti dell’Unione europea (Legge di delegazione europea 2019).
Tra i principali provvedimenti da attuare:
- la direttiva (UE) 2018/1808 sui servizi di media audiovisivi (“direttiva SMAV”), che ha tra gli obiettivi il rafforzamento della tutela dei minori e dei consumatori, la lotta contro l’incitamento all’odio in tutti i contenuti audiovisivi, lo sviluppo dell’alfabetizzazione mediatica, l’accessibilità ai contenuti digitali da parte delle persone con disabilità;
- la direttiva (UE) 2018/1972 che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche e stabilisce un quadro aggiornato ed armonizzato della disciplina delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica e delle risorse e dei servizi correlati;
- la direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili;
- la direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare;
- la direttiva (UE) 2019/879 sulla capacità di assorbimento di perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi e delle imprese di investimento;
- la direttiva (UE) 2019/944 sul mercato interno dell’energia elettrica.
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LOTTA CONTRO LE FRODI FINANZIARIE NELL’UNIONE EUROPEA
Attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
La direttiva sostituisce precedenti convenzioni di disciplina della materia e prosegue sulla scia di altri interventi di armonizzazione del diritto penale degli Stati membri completando, per i tipi di condotte fraudolente più gravi nel settore finanziario, la tutela degli interessi finanziari dell’Unione ai sensi del diritto amministrativo e del diritto civile.
Il decreto modifica quindi la disciplina dei reati tributari sulla responsabilità amministrativa delle società per i reati commessi dalle persone fisiche nel loro interesse o vantaggio.
Tra le novità:
- si prevede di punire anche le ipotesi di delitto tentato (e non solo consumato) per i reati fiscali che presentano l’elemento della transnazionalità, se l’imposta IVA evasa non sia inferiore a 10 milioni di euro;
- si amplia il catalogo dei reati tributari per i quali è considerata responsabile anche la società (ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231) includendovi ora i delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione e di indebita compensazione;
- si estende la responsabilità delle società anche ai delitti di frode nelle pubbliche forniture, al reato di frode in agricoltura (art. 2 della legge n. 898 del 1986) e al reato di contrabbando, modulando la sanzione a seconda che il reato ecceda o meno la soglia di 100.000 euro. Infine, si è ampliato il panorama dei delitti contro la pubblica amministrazione di cui possono rispondere le società, includendovi il delitto di peculato e quello di abuso d’ufficio.
Per quanto riguarda gli altri settori del diritto penale si interviene su alcune fattispecie di corruzione, includendovi anche i casi in cui siano sottratti denaro o utilità al bilancio dell’Unione o ad altri suoi organismi, con danno superiore a 100.000 euro con la pena massima aumentata fino a 4 anni di reclusione e si estende la punibilità a titolo di corruzione dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio di Stati non appartenenti all’Unione europea, quando i fatti ledono o pongono in pericolo gli interessi finanziari dell’Unione.
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MERCATO DEL GAS NATURALE
Attuazione della direttiva 2019/692 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 che modifica la direttiva 2009/73/CE relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva 2019/692 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 che modifica la direttiva 2009/73/CE relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale.
Le modifiche introdotte mirano, tra l’altro, ad assicurare che le norme applicabili ai gasdotti di trasporto che collegano due o più Stati membri siano applicabili anche ai gasdotti di trasporto che collegano l’Unione con i paesi terzi.
L’obiettivo è di rafforzare il mercato interno del gas naturale nell’Unione europea, garantire coerenza del quadro giuridico e, soprattutto, evitare distorsioni della concorrenza e ripercussioni negative sulla sicurezza dell’approvvigionamento del gas.
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QUALIFICAZIONE E FORMAZIONE DEI CONDUCENTI DI VEICOLI ADIBITI AL TRASPORTO MERCI O PASSEGGERI
Recepimento della direttiva (UE) 2018/645 che modifica la direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e la direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che recepisce la direttiva (UE) 2018/645 di modifica della direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida.
La direttiva amplia gli obblighi di qualificazione, prima previsti solo per i conducenti che effettuavano professionalmente trasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C1, C, C1E, CE, D1, D, D1E, DE, eliminando il riferimento all’attività di guida professionale ed estendendo così gli obblighi a tutti i conducenti di veicoli la cui guida richieda le patenti citate.
Inoltre, il decreto prevede che gli Stati membri si scambino reciprocamente le informazioni in materia di qualificazione dei conducenti tramite specifica rete informatica e determina la cadenza periodica dei corsi di formazione necessari per mantenere le abilitazioni conseguite.
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OBBLIGHI IN MATERIA DI I.V.A. PER LE PRESTAZIONI DI SERVIZI E LE VENDITE A DISTANZA DI BENI
Attuazione dell’articolo 1 della direttiva (UE) 2017/2455 del Consiglio del 5 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione dell’articolo 1 della direttiva (UE) 2017/2455 del Consiglio del 5 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni.
Le nuove disposizioni sono volte a ridurre gli oneri connessi alla fornitura intra-UE dei servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e di quelli forniti per via elettronica resi nei confronti di committenti non soggetti passivi d’imposta, anche ampliando il novero dei prestatori di tali servizi che possono accedere al regime speciale del “mini sportello unico” (conosciuto come MOSS, acronimo di “Mini One Stop Shop”).
In particolare, la direttiva ha introdotto una soglia a livello unionale entro la quale i servizi delle categorie già elencate, resi per via elettronica, forniti in Stati membri diversi da quello di stabilimento del prestatore, sono imponibili ai fini IVA nello Stato di stabilimento, derogando quindi ai criteri di territorialità previsti in via generale laddove rese nei confronti di committenti non soggetti passivi.
Allo stesso tempo si è introdotto l’obbligo, nel caso in cui si sia optato per l’utilizzo del regime MOSS, dell’adozione delle norme in materia di fatturazione dello Stato membro di identificazione del prestatore. Quest’ultimo, quindi, sebbene fornisca servizi in più di uno Stato della UE, dovrà rispettare le regole di fatturazione di un unico Stato membro, quello di identificazione.
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PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1 del decreto-legge 24 ottobre 2019 n. 123 un ulteriore stanziamento di circa 345 milioni di euro per il proseguimento dell’attuazione degli interventi finalizzati all’assistenza alla popolazione che ancora non può rientrare nelle proprie abitazioni, garantendo altresì le occorrenti misure emergenziali volte alla ripresa delle normali condizioni di vita e al superamento della grave situazione che si è determinata a seguito degli eccezionali eventi sismici che a partire dal 24 agosto 2016 hanno interessato il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Inoltre, all’esito degli ulteriori approfondimenti circa l’effettivo impatto degli eventi, ha deliberato:
- un ulteriore stanziamento di 25,4 milioni di euro per la realizzazione degli interventi nei territori della regione Emilia-Romagna interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel mese di maggio 2019;
- un ulteriore stanziamento di circa 3 milioni di euro per la realizzazione degli interventi nei territori delle province di Bologna, di Modena e di Reggio Emilia interessati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il 22 giugno 2019.
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RELAZIONE PROGRAMMATICA SULLA PARTECIPAZIONE DELL’ITALIA ALL’UNIONE EUROPEA PER L’ANNO 2020
Il Consiglio dei Ministri ha condiviso la Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2020, presentata dal Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, che dà conto degli orientamenti e delle priorità che l’Esecutivo intende perseguire con riferimento agli sviluppi del processo di integrazione europea. La relazione verrà presentata al Parlamento, secondo quanto previsto dall’articolo 13 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
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BONIFICA AMBIENTALE NELL’ISOLA DE LA MADDALENA
Il Consiglio dei Ministri, visto il nulla osta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, nonché del parere favorevole della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, ha deliberato in favore della richiesta del Commissario straordinario di governo per la bonifica e la rigenerazione urbana Christian Solinas, di procedere alla riperimetrazione dell’area di rilevante interesse nazionale individuata con deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 8 maggio 2018 e denominata “Arsenale militare e area militare contigua Molo Carbone” al fine di includervi l’area urbana nonché lo specchio d’acqua antistante Cala Camicia. All’esame della questione ha partecipato lo stesso Commissario, in qualità di Presidente della Regione Sardegna.
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NOMINE
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:
- su proposta del Presidente Giuseppe Conte, il conferimento alla dottoressa Silvia COSTA dell’incarico di Commissario straordinario del Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano (Ventotene), a norma dell’articolo 11 della legge n. 400 del 1988;
- su proposta del Presidente Giuseppe Conte, la nomina del prof. Francesco RIVA a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro – in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione dell’ing. Tommaso di Fazio;
Inoltre, il Consiglio dei Ministri, vista la delibera del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, è stato sentito in merito alla proposta del Presidente Giuseppe Conte per la promozione a Presidente di Sezione della stessa Corte dei Consiglieri Lucilla VALENTE, Presidente della Sezione di controllo della Regione Molise, Vittorio RAELI, Presidente della Sezione con funzioni di Procuratore della Regione Basilicata, e Piergiorgio DELLA VENTURA, Presidente della Sezione di controllo per la Regione Valle d’Aosta.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha esaminato ventisette leggi delle Regioni e delle Province autonome, e ha quindi deliberato:
- di impugnare
- la legge della Regione Toscana n. 69 del 22/11/2019, recante “Disposizioni in materia di governo del territorio. Adeguamenti alla normativa statale in materia di edilizia e di sismica. Modifiche alle leggi regionali 65/2014, 64/2009, 5/2010 e 35/2015” in quanto alcune norme in materia di permessi e interventi edilizi, anche in zone sismiche, violano i principi di uguaglianza di ragionevolezza di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione, nonché l’articolo 32, che garantisce il diritto alla salute, e l’art. 117, terzo comma, della Costituzione, in relazione alle materie “governo del territorio” “protezione civile” e “tutela della salute”;
- la legge della Regione Toscana n. 70 del 25/11/2019, recante “Disposizioni urgenti per il rafforzamento delle funzioni della polizia provinciale e della polizia della Città metropolitana di Firenze e per il contenimento degli ungulati in aree urbane e ulteriori disposizioni in materia di istituti faunistico venatori. Modifiche alla l.r. 3/1994 e alla l.r. 22/2015”, in quanto una norma riguardante i soggetti legittimati ad attuare le misure di controllo faunistico viola il secondo comma, lettera s), dell’art. 117 della Costituzione, che attribuisce allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema;
- la legge della Regione Basilicata n. 26 del 28/11/2019, recante “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 30 aprile 2014, n. 7”, in quanto alcune disposizioni riguardanti i servizi di Trasporto pubblico locale si pongono in contrasto con l’articolo 117, primo e secondo comma, lett. e), della Costituzione, che impone il rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e riserva allo Stato la competenza in materia di tutela della concorrenza.
- la legge della Regione Calabria n. 48 del 29/11/2019, recante “Disposizioni in materia funeraria e polizia mortuaria”, in quanto una norma riguardante l’esercizio dell’attività di impresa funebre viola il principio di libera concorrenza, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione; altre norme riguardanti la cremazione e la dispersione delle ceneri invadono la competenza esclusiva statale in materia di ordinamento civile e di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, come previsto dall’art. 117, secondo comma, lett. l) ed m), della Costituzione;
- la legge della Regione Veneto n. 44 del 25/11/2019, recante “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020”, in quanto una norma riguardante il contratto di formazione specialistica dei medici contrasta con i principi fondamentali dettati dal legislatore statale in materia di «tutela della salute», in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione, e del principio costituzionale di uguaglianza sancito all’articolo 3 della Costituzione; un’altra norma riguardante il trattamento economico accessorio del personale sanitario invade la materia dell’ordinamento civile di cui all’art. 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione, violando altresì il principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione, e i principi di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione. Un’altra norma infine in materia di assunzioni di personale regionale invade la materia dell’ordinamento civile, di esclusiva competenza dello Stato, ex art. 117, comma 2, lett. l), della Costituzione.
- la legge della Regione Puglia n. 52 del 30/11/2019, recante “Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019 – 2021, in quanto una norma riguardante le procedure concorsuali per l’assunzione del personale dirigente sanitario contrasta con l’articolo 117, secondo comma, lett. l) della Costituzione, sotto il profilo dell’ordinamento civile e 117, terzo comma, sotto il profilo della tutela della salute; un’altra norma relativa alla ricostituzione dell’attività agricola nelle aree colpite da Xylella invade la competenza riservata allo Stato in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lett. s) della Costituzione; un’altra norma ancora introduce previsioni per gli specialisti ambulatoriali che violano l’art. 117, secondo comma. lett. l), della Costituzione, sotto il profilo dell’ l’ordinamento civile; altre disposizioni in materia di pianificazione paesaggistica invadono la competenza statale in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’art. 117, secondo comma, lett. s) della Costituzione; un’altra norma prevede un livello ulteriore di assistenza sanitaria che si pone in contrasto con il piano di rientro, in violazione dei principi di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione; un’ultima norma infine riguardante l’accreditamento delle strutture sanitarie deroga ai principi fondamentali posti dalla legge statale in materia di tutela della salute, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione;
- la legge della Regione Siciliana n. 19 del 28/11/2019, recante “Disposizioni per la rideterminazione degli assegni vitalizi”. in quanto alcune disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del Presidente della Regione, dei Consiglieri e degli Assessori regionali violano il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dall’art. 3 della Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione cui agli articoli 117, terzo comma, e 120 della Costituzione;
- di non impugnare
- la legge della Regione Abruzzo n. 39 del 21/11/2019, recante “Compartecipazione della Regione Abruzzo per la valorizzazione, il recupero e il miglioramento ambientale delle opere irrigue nel Fucino ed altre disposizioni urgenti”;
- la legge della Regione Basilicata n. 23 del 27/11/2019, recante “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture”;
- la legge della Regione Basilicata n. 24 del 28/11/2019, recante “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A.)”;
- la legge della Regione Basilicata n. 25 del 28/11/2019, recante “Prima Variazione al bilancio di previsione pluriennale 2019/2021”;
- la legge della Regione Marche n. 37 del 18/11/2019, recante “Modificazioni alla legislazione regionale in materia istituzionale”;
- Legge Regione Marche n. 38 del 18/11/2019, recante “Disposizioni in materia di equo compenso”;
- la legge della Regione Toscana n. 71 del 26/11/2019, recante “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 24 del 29/11/2019, recante “Nuove misure organizzative per prevenire conflitti di interessi nel sistema delle amministrazioni regionali dell’Emilia-Romagna. Modifiche alla legge regionale n. 43 del 2001”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 25 del 29/11/2019, recante “Ratifica intesa interregionale tra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna interregionale sul fiume po e idrovie collegate e abrogazione della legge regionale n. 11 del 7 marzo 1995”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 26 del 29/11/2019, recante “Disposizioni concernenti le aziende e i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata. Modifiche alle leggi regionali 28 ottobre 2016, n. 18 (Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili) e 22 ottobre 2018, n. 15 (Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3)”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 27 del 29/11/2019, recante “Norme per la trasparenza dell’attività di rappresentanza di interessi nel processo legislativo e amministrativo”;
- la legge della Regione Emilia Romagna n. 28 del 29/11/2019, recante “Misure regionali per la prevenzione, il contrasto e la soluzione dei fenomeni di sovraindebitamento”;
- la legge della Regione Lombardia n. 18 del 26/11/2019, recante “Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali”;
- la legge della Regione Veneto n. 45 del 25/11/2019, recante “Legge di stabilità regionale 2020”;
- la legge della Regione Veneto n. 46 del 25/11/2019, recante “Bilancio di previsione 2020-2022”;
- la legge della Regione Puglia n. 51 del 29/11/2019, recante “Rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2018”;
- la legge della Regione Campania n. 22 del 02/12/2019, recante “Variazione al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2019-2021”;
- la legge della Regione Lombardia n. 19 del 29/11/2019, recante “Disciplina della programmazione negoziata di interesse regionale”;
- la legge della Regione Lombardia n. 20 del 29/11/2019, recante “Riconoscimento di debiti fuori bilancio”;
- la legge della Regione Marche n. 39 del 02/12/2019, recante “Assestamento del bilancio di previsione 2019/2021”.