Il rilascio dei gestionali consentirà di prepararsi in anticipo per l’invio telematico dei due modelli

Con due diversi provvedimenti delle Entrate del 15 gennaio (rispettivamente 8230/2024 e 8253/2024) sono stati approvati:

  • i modelli di dichiarazione Iva 2024 concernenti l’anno 2023, con le relative istruzioni, da presentare nell’anno 2024 ai fini dell’imposta sul valore aggiunto;
  • il modello di Certificazione unica 2024, relativa all’anno 2023, insieme alle istruzioni per la compilazione, nonché il frontespizio per la trasmissione telematica e il quadro CT con le relative istruzioni.

Le software house associate ad AssoSoftware erano in attesa della loro pubblicazione per poter rilasciare, nei limiti del possibile, le procedure con il necessario anticipo affinché i propri clienti possano disporre del maggior tempo possibile per espletare gli adempimenti fiscali.

La dichiarazione Iva

In particolare, per quanto riguarda il modello Iva 2024, questo può essere presentato già a partire dal 1° febbraio 2024, per poter fruire:

  • della possibilità di utilizzare in compensazione l’eventuale credito sul modello F24 già a partire dal 16 febbraio 2024, stante che l’utilizzo in compensazione del credito Iva annuale in misura superiore a 5.000 euro può essere effettuato solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione da cui emerge;
  • di una più rapida erogazione dei rimborsi, in ossequio alle disposizioni contenute nell’articolo 38-bis, comma 1, del Dpr 633/1972.

La scadenza ultima di presentazione del modello Iva 2024 quest’anno è il 30 aprile 2024.

Certificazione unica

Per quanto riguarda il modello Cu 2024, sono tenuti all’invio del flusso telematico entro il 18 marzo 2024 (il 16 marzo cade di sabato) i sostituti d’imposta che nel 2023 hanno corrisposto somme o valori soggetti a ritenuta alla fonte, che devono essere dichiarati all’interno del modello 730/2024 ovvero nel modello Redditi PF 2024.

La trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, può avvenire invece entro il termine di presentazione della dichiarazione 770 dei sostituti d’imposta, ossia entro il 31 ottobre 2024.

A livello software entrambi i modelli richiedono l’apertura della nuova annualità «2024», in quanto si tratta delle prime due dichiarazioni dell’anno i cui dati si riferiscono all’anno fiscale 2023.

Di regola l’apertura di una nuova annualità comporta la creazione di un’apposita «area dedicata», in cui vengono posizionati sia i programmi sia gli archivi della nuova annualità. Tutti i principali software gestionali in ambito fiscale consentono, infatti, di operare sia sulla dichiarazione dell’anno sia su quelle delle annualità precedenti.

La predisposizione della nuova annualità è un’attività puramente tecnica, il cui valore non è immediatamente percepibile dall’utilizzatore della procedura, ma che racchiude quasi sempre un’elevata complessità, in quanto i programmi delle varie annualità devono continuare a funzionare e anche a “dialogare” tra di loro.

I dati di riporto da un’annualità alla successiva, infatti, sono spesso numerosi (in particolare per le dichiarazioni dei Redditi) per cui le procedure devono essere verificate e testate a fondo, prima del rilascio definitivo. Ciò al fine di non introdurre malfunzionamenti su funzionalità che – pur non essendo state oggetto di modifiche dirette – non potrebbero non operare più correttamente a seguito delle modifiche apportate alle procedure per l’inserimento della nuova annualità.

Ricordiamo, infine, che le software house sono anche impegnate nelle attività di analisi e aggiornamento degli applicativi in riferimento agli impatti dovuti alla recente produzione normativa, in particolare con riferimento alla delega fiscale (legge 111/2023), al decreto Adempimenti (Dlgs 1/2024) e alla legge di Bilancio (legge 213/2023).

Dunque, un inizio anno impegnativo, cui seguirà l’impegno degli operatori che potranno espletare gli adempimenti di legge grazie anche all’utilizzo del proprio software gestionale, costantemente aggiornato.