Il decreto legislativo Adempimenti, trasmesso in Parlamento per i pareri delle commissioni competenti (articolo 9, commi 4 e 5), introduce una soglia minima di 100 euro per il versamento delle ritenute.
L’applicazione
La disposizione si applica ai compensi corrisposti a decorrere dal mese di gennaio 2024.
In particolare, il comma 4 stabilisce che «se l’importo dovuto con riferimento alle ritenute di cui agli articoli 25 e 25-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, non supera il limite di euro 100, il versamento è effettuato insieme a quello relativo al mese successivo e comunque entro il 16 dicembre dello stesso anno. Il versamento delle ritenute operate nel mese di dicembre è comunque effettuato entro il giorno 16 del mese successivo».
L’obbligo di versamento
L’obbligo di versamento scatterà quindi solo al superamento dell’importo di 100 euro di ritenute operate, perlomeno per le ritenute operate nei mesi da gennaio a ottobre. Le ritenute operate nel mese di novembre dovranno comunque essere versate anche se di importo inferiore al minimo, insieme all’eventuale importo relativo ai mesi precedenti non versato in quanto inferiore al minimo.
Da capire poi se l’importo minimo di 100 euro, sicuramente riferito a tutte le ritenute articoli 25 e 25-bis del Dpr 600/1973, sia da intendersi per ciascun codice tributo o cumulativo di tutti i codici tributo di ritenuta. Qualora fosse corretta la seconda ipotesi, tener conto di un limite unico per più codici tributo potrebbe non essere così semplice.
È evidente che, pur trattandosi di un’agevolazione introdotta a favore del contribuente – quindi facoltativa – dal punto di vista organizzativo e gestionale potrebbe non risultare sempre così semplice da applicare. Tenendo conto che non necessariamente vi è una presenza costante di ritenute operate tutti i mesi.
Per evitare errori occorrerà quindi tener traccia ogni mese non solo delle ritenute operate nel mese precedente, ma anche degli importi minimi non versati nei mesi precedenti, che andranno versati insieme a quelli dell’ultimo mese non appena si raggiunge l’importo minimo e comunque non oltre il 16 dicembre. Da capire poi se dovrà essere mantenuto il codice tributo originario o se verranno istituiti uno o più nuovi codici tributo.
Il modello 770 del 2025
Bisognerà infine capire – lato modello 770/2025 – in che modo dovranno essere compilati i quadri ST e SV, in relazione alle ritenute operate e non versate per effetto del mancato superamento dell’importo minimo, nonché ai versamenti dei mesi successivi che supereranno le ritenute operate in quanto comprensivi degli importi minimi non versati in precedenza.
L’utilizzo dei software gestionali aiuterà sicuramente gli operatori a evitare dimenticanze e omissioni e sarà d’aiuto non solo a compilare correttamente i modelli F24, ma anche i quadri ST e SV del modello 770 dell’anno successivo.
L’aggiornamento dei gestionali
I software gestionali prodotti dalle software house associate ad AssoSoftware verranno aggiornati tempestivamente, non appena il decreto Adempimenti sarà pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» e saranno forniti dall’agenzia delle Entrate tutti i necessari chiarimenti.
In assenza di chiarimenti tempestivi, è tuttavia possibile che le software house si trovino nella condizione di dover posticipare l’implementazione dei loro gestionali rispetto al mese di gennaio 2024, stante che potrebbe diventare difficile da gestire a livello informatico qualora fosse necessario memorizzare sin da subito specifiche ulteriori informazioni, non preventivamente conosciute.
Tenendo presente nuovamente che si tratta di un’opportunità e non di un obbligo.