Confindustria apre la sede di rappresentanza a Washington DC

L’Ambasciatrice italiana in USA Mariangela Zappia e il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi inaugurano i nuovi uffici

Washington, 22 giugno 2023 – Nell’ambito del progetto “Confindustria nel mondo”, che ha l’obiettivo di consolidare e potenziare la presenza delle imprese italiane all’estero, Confindustria ha inaugurato la sede di rappresentanza a Washington, per imprimere ulteriore impulso alle relazioni transatlantiche e creare un ponte tra le imprese italiane e il mercato americano.

“La scelta di aprire un ufficio di rappresentanza negli Stati Uniti è opportuna e tempestiva in questa fase in cui emerge più che mai la necessità di investire nel rapporto tra alleati e partner fidati e di consolidare le catene del valore, a partire dai settori strategici”, ha commentato l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, all’inaugurazione dell’ufficio di Confindustria a Washington DC, alla presenza del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, della Vice Presidente Barbara Beltrame Giacomello, dei componenti del Consiglio di Presidenza di Confindustria presenti a Washington, delle imprese italiane partner della Mostra monografica dedicata a Leonardo Da Vinci “Imagining the future. In the mind of an italian genius” e della stampa. L’Ambasciatrice ha sottolineato, inoltre, che l’apertura della sede avviene in un momento in cui anche la partnership economica tra Stati Uniti e Italia è particolarmente forte, come dimostrano i dati dell’interscambio bilaterale e gli investimenti italiani negli Usa.

“L’ufficio di Confindustria potrà assicurare un raccordo costante con le controparti americane a livello istituzionale e associativo – ha rilevato l’Ambasciatrice – e sarà un punto di riferimento per le oltre 3.500 le imprese a capitale italiano presenti su tutto il territorio degli Stati Uniti”. “Nella land of opportunities che rappresentano gli USA, la sede potrà contribuire ad accelerare processi innovativi che vedano protagoniste le imprese italiane e potrà aiutarle anche a cogliere le opportunità derivanti dal raccordo con le importanti Istituzioni finanziarie internazionali qui presenti: Banca Mondiale, Fondo Monetario e Banca Interamericana di Sviluppo” ha chiosato.

“Dopo l’apertura delle sedi di Confindustria a Kiev e a Singapore, con quella di Washington, rafforziamo la nostra rappresentanza e capacità di penetrazione negli Stati Uniti, primo mercato di destinazione extra-europeo dell’export nazionale e snodo nevralgico delle più importanti scelte a livello  geoeconomico”, ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’ufficio di rappresentanza dell’Associazione nel cuore finanziario della capitale statunitense. “La nostra scelta giunge in un momento decisivo per gli equilibri transatlantici: nel 2024, infatti, sia in Europa sia negli Stati Uniti si terranno le elezioni politiche, due appuntamenti cruciali in cui l’Italia avrà un ruolo determinante nel connettere le nuove leadership. Confindustria intende contribuire attivamente a questo processo stabilendo un dialogo costante con la business community e le Istituzioni politiche americane. Per noi è fondamentale promuovere al meglio il valore delle nostre imprese e cogliere appieno le opportunità offerte dagli USA” ha aggiunto il leader degli industriali italiani.

Secondo un recente studio commissionato dall’Ambasciata d’Italia, l’ecosistema economico italiano in America dà lavoro a oltre 260 mila dipendenti, con un fatturato annuale complessivo pari ad oltre $140 miliardi. Gli Stati Uniti sono diventati di recente il secondo mercato globale per l’export italiano, mentre lo scambio commerciale e’ cresciuto di oltre il 23% nel 2022, superando i $117 miliardi. Lo scorso anno, l’export italiano di prodotti e servizi verso gli USA e’ stato pari a $80 miliardi. Ammontano inoltre a oltre $30 miliardi gli investimenti in ciascuna delle due direzioni.L’apertura degli uffici di Confindustria nella capitale USA, è avvenuta nell’ambito di una serie di importanti appuntamenti che hanno coinvolto la Delegazione italiana, guidata dal Presidente Carlo Bonomi. Primo fra tutti l’inaugurazione della mostra “Imagining the future. Leonardo da Vinci: l’anima del genio italiano”, allestita presso la Martin Luther King Jr. Memorial Library e realizzata insieme alle aziende Partner (IntesaSanpaolo main partner; ITA Airways official carrier; 24ORE Cultura; Dolce&Gabbana; Dompè; Pirelli; Trenitalia), con la curatela della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Washington e dell’Istituto Italiano di Cultura. La Delegazione poi, sempre con il supporto dell’Ambasciata d’Italia, ha avuto incontri con funzionari dello U.S. Trade Representative, del Dipartimento del Commercio, di Select USA, US Chamber of Commerce, Banca Mondiale e dell’Agenzia governativa per la Piccola Industria.


Sette giorni – newsletter di Confindustria

BONOMI: LEONARDO MIGLIOR AMBASCIATORE DELL’INDUSTRIA, FARE IMPRESA È CULTURA“Fare impresa è cultura. Non possiamo creare relazioni economiche senza far sapere chi siamo, chi rappresentiamo, senza farci conoscere. La cultura è essenziale per creare le condizioni ottimali per le relazioni economiche. È importante rafforzare il legame tra Italia e Usa, un legame che è già storico, creare un ponte tra le imprese italiane e il mercato americano”. Così il Presidente Carlo Bonomi nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In The Mind Of An Italian Genius”, la mostra monografica – la prima negli Stati Uniti – di Leonardo che Confindustria ha portato negli Usa. Una selezione di 12 fogli, tra i 1119 che compongono il Codice Atlantico, in cui ricorrono i temi attinenti all’industria, come l’ingegneria, l’idraulica, il volo, la meccanica.  Un progetto sostenuto da sette partner: Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 Ore Cultura, Dolce e Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia e la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignor Alberto Rocca. “Gli Stati Uniti”, ha sottolineato Bonomi, “hanno una grande rilevanza economica e strategica: sono il primo mercato extraeuropeo per le nostre esportazioni, che lo scorso anno hanno superato il record dei 600 miliardi, e il secondo in assoluto, dopo la Germania”. L’inaugurazione dell’esposizione dedicata a Leonardo e l’apertura della nuova sede di Confindustria a Washington, parte integrante del progetto “Confindustria nel mondo”, sono “un’operazione paese, uno strumento di diplomazia economica. Vogliamo comunicare che l’industria non è solo business e, attraverso la cultura, riusciamo a creare ponti, sia a livello sociale che economico”. CONFINDUSTRIA APRE LA SEDE A WASHINGTON DC. BONOMI: PRESENZA NEGLI STATI UNITI STRATEGICAE’ sta­ta inau­gu­ra­ta a Wa­shing­ton, a pochi pas­si dal­la Casa Bian­ca, alla pre­sen­za del­l’Am­ba­scia­tri­ce Ma­rian­ge­la Zap­pia, la sede di via­le del­l’A­stro­no­mia ne­gli Usa che dà seguito al pro­get­to ‘Con­fin­du­stria nel mon­do’, vo­lu­to dal Pre­si­den­te Car­lo Bo­no­mi con l’o­biet­ti­vo di esten­de­re la rap­pre­sen­tan­za im­pren­di­to­ria­le ita­lia­na ol­tre i con­fi­ni na­zio­na­li. Con­fin­du­stria ha pun­ta­to su un pre­si­dio “stra­te­gi­co” ne­gli Sta­ti Uni­ti, che nel ma­ni­fat­tu­rie­ro rap­pre­sen­ta­no – se­con­do i dati cen­tro stu­di di Con­fin­du­stria – “il pri­mo mer­ca­to di sboc­co ex­tra-eu­ro­peo del­le mer­ci ita­lia­ne e il se­con­do in as­so­lu­to, dopo la Ger­ma­nia. Nel 2022 l’export verso gli USA ha su­pe­ra­to an­che le espor­ta­zio­ni ita­lia­ne in Fran­cia, con ol­tre 60 mi­liar­di di euro di pro­dot­ti ita­lia­ni al­l’an­no, qua­si l’11% del­l’ex­port ita­lia­no nel mon­do”. Stra­te­gi­ca an­che la scel­ta dei tem­pi: “en­triamo in par­ti­ta in un mo­men­to cru­cia­le” – ha detto Bonomi –  perché nel 2024 si ter­ran­no le ele­zio­ni po­li­ti­che ne­gli Usa e il rin­no­vo de­gli or­ga­ni del­la Ue, con l’I­ta­lia che po­trà “‘ri­ve­sti­re un ruo­lo determinante nel con­net­te­re le due nuo­ve lea­der­ship tran­sa­tlan­ti­che. Con­fin­du­stria in­ten­de con­tri­bui­re at­ti­va­men­te a que­sto processo in­stau­ran­do for­ti re­la­zio­ni sul cam­po con l’e­sta­blish­ment po­li­ti­co, eco­no­mi­co e in­du­stria­le sta­tu­ni­ten­se” – ha aggiunto il Presidente. “Con quello che sta suc­ce­den­do a li­vel­lo geo­stra­te­gi­co e la conseguente ri­con­fi­gu­ra­zio­ne del­le ca­te­ne del va­lo­re ag­giun­to, la nostra pre­sen­za nel mer­ca­to USA è ancora più im­por­tan­te per rap­pre­sen­ta­re al me­glio l’in­te­res­se del­la no­stra in­du­stria. Il ruolo degli Sta­ti Uni­ti di­ven­te­rà sem­pre più rilevante ­rispet­to alle sfi­de di com­pe­ti­ti­vi­tà che ab­bia­mo di fron­te, an­che per l’In­fla­tion Re­duc­tion Act che por­te­rà mol­te im­pre­se a guar­da­re con ancora più in­te­res­se il mer­ca­to ame­ri­ca­no” – ha sottolineato Bonomi. A Wa­shing­ton la delegazione di Confindustria – composta dai Vice Pre­si­den­ti Bar­ba­ra Bel­tra­me Gia­co­mel­lo, Ka­tia Da Ros, Al­ber­to Ma­ren­ghi, Fran­ce­sco De San­tis, Gio­van­ni Ba­ro­ni, Vito Gras­si – ha anche avu­to una se­rie di in­con­tri con le più importanti istituzioni economiche statunitensi.BONOMI: INTERVENIRE SUI REDDITI DELLE FAMIGLIE E DETASSARE LE AZIENDE CHE REINVESTONO GLI UTILI“È necessario intervenire sui redditi delle famiglie, specialmente a basso reddito” e “stimolare gli investimenti privati con un grande piano che ho chiamato Industria 5.0, o Transizione 5.0, perché dobbiamo agganciare le transizioni digitale, ambientale, energetica”. Il Presidente Carlo Bonomi, in un’intervista a Repubblica e alla Stampa da Washington, in occasione nell’inaugurazione della mostra su Leonardo e della nuova sede di Confindustria, ha lanciato alcune proposte per alleggerire la pressione fiscale: tassare al 15% le imprese che mantengono gli utili in azienda e agire sul taglio del cuneo fiscale. Bonomi ha anche commentato l’abolizione dell’abuso d’ufficio: “quel che consente di semplificare va bene, ma non significa dare spazio a eventuali situazioni grigie”.WASHINGTON, BONOMI AL CEREMONIAL FIRST PITCH ALLO STADIO DEL BASEBALLIl pre­si­den­te Car­lo Bo­no­mi, in­dos­san­do la ma­glia del­la squa­dra dei Na­tio­nals di Wa­shing­ton Dc, ha fat­to il pri­mo lan­cio del­la par­ti­ta con­tro i St. Louis Car­di­nals al Na­tio­nals Park ba­se­ball sta­dium di Wa­shing­ton Dc. L’in­vi­to a scen­de­re in cam­po per il ‘ce­re­mo­nial fir­st pit­ch’, tra­di­zio­ne del ba­se­ball ne­gli Sta­ti Uni­ti in cui un ospi­te d’o­no­re lan­cia la pal­la di ini­zio del­la par­ti­ta, è l’o­mag­gio che la Cit­tà di Wa­shing­ton ha of­fer­to al lea­der de­gli in­du­stria­li. Un ben­ve­nu­to alla de­le­ga­zio­ne di Con­fin­du­stria giunta nella capitale statunitense per l’e­spo­si­zio­ne del­le 12 ta­vo­le ori­gi­na­li del Co­di­ce Atlan­ti­co di Leo­nar­do da Vin­ci, cornice d’eccellenza del pro­get­to “Con­fin­du­stria nel mon­do”, che ha visto l’a­per­tu­ra di una sede a Wa­shing­ton, dopo quelle di Kiev e Sin­ga­po­re. Sul ma­xi­scher­mo del­lo sta­dio è ap­par­sa ad ini­zio del­la par­ti­ta l’a­qui­la del logo di Con­fin­du­stria, poi l’an­nun­cio del­l’e­spo­si­zio­ne “Ima­gi­ning the fu­tu­re. Leo­nar­do da Vin­ci: in the mind of an Ita­lian ge­nius”. DI STEFANO: INDUSTRIA 5.0, COMPETITIVITA’ IN GIOCO. SERVE UNA POLITICA INDUSTRIALE A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO“In­du­stria 5.0 non è uno slo­gan: è la sin­te­si per in­di­ca­re la ri­vo­lu­zio­ne che ab­bia­mo da­van­ti e che di fat­to si è già av­via­ta. Tec­no­lo­gie in­no­va­ti­ve, in­tel­li­gen­za ar­ti­fi­cia­le, nuo­vi set­to­ri, com­pe­ten­ze da for­ma­re: è in gio­co la com­pe­ti­ti­vi­tà del pae­se, con le im­pre­se e i gio­va­ni pro­ta­go­ni­sti del cam­bia­men­to. Ser­ve una po­li­ti­ca in­du­stria­le, ita­lia­na ed eu­ro­pea, che met­ta al cen­tro l’im­pre­sa e sti­mo­li gli in­ve­sti­men­ti. Ed è pro­prio que­sto, ri­por­ta­re l’at­ten­zio­ne sul­la no­stra in­du­stria, su cui vo­glia­mo ri­chia­ma­re l’attenzione della po­li­ti­ca e delle isti­tu­zio­ni che ab­bia­mo invitato a Rapallo”. Così Ric­car­do Di Ste­fa­no, pre­si­den­te dei Gio­va­ni im­pren­di­to­ri di Con­fin­du­stria, in un’intervista al Sole24Ore. “Le im­pre­se, du­ran­te le cri­si del pas­sa­to – ha af­fer­ma­to – han­no di­mo­stra­to di aver uti­liz­za­to in modo ef­fi­ca­ce gli stru­men­ti a di­spo­si­zio­ne, da In­du­stria 4.0, ai cre­di­ti di im­po­sta. An­che oggi sa­preb­be­ro met­te­re a ter­ra le ri­sor­se del Pnrr in modo ra­pi­do ed ef­fi­ca­ce, in­ve­sten­do, raf­for­zan­do­si, con ef­fet­ti po­si­ti­vi sul pil”. Tut­ta­via, “il Pnrr sen­za le ri­for­me è in­com­ple­to. E di ri­for­me non si par­la pra­ti­ca­men­te più. Le ri­for­me strut­tu­ra­li van­no fat­te, per ren­de­re il pae­se più ef­fi­cien­te, au­men­ta­re gli spa­zi di con­cor­ren­za. Così come è ne­ces­sa­rio af­fron­ta­re il tema dei sa­la­ri e del­la pro­dut­ti­vi­tà: nel­l’im­me­dia­to oc­cor­re un ta­glio al cu­neo fi­sca­le. L’an­no scor­so, pro­prio qui a Ra­pal­lo, tut­ti i par­ti­ti si era­no det­ti d’ac­cor­do. Ades­so au­spi­chia­mo che questo intervento sia reso strut­tu­ra­le e che l’im­pe­gno an­nun­cia­to del go­ver­no in que­sta direzione si tra­du­ca in fat­ti”. Sul tema ge­ne­ra­zio­na­le Di Ste­fa­no ha ri­cor­da­to che i gio­va­ni sono in­no­va­to­ri na­tu­ra­li: “sa­re­mo i pro­ta­go­ni­sti di que­ste tra­sfor­ma­zio­ni. Per farlo, bi­so­gna ga­ran­ti­re una for­ma­zio­ne ade­gua­ta, sti­mo­la­re le start up, crea­re col­le­ga­men­ti con chi la­vo­ra al­l’e­ste­ro af­fin­ché non venga disperso il rap­por­to con il pae­se. Non si fa ab­ba­stan­za sul­la for­ma­zio­ne e an­che que­sta è una no­stra bat­ta­glia, su cui ci stia­mo im­pe­gnan­do e con­ti­nue­re­mo a far­lo”. AUDIZIONE DL ALLUVIONI, ORSINI: BENE DL MA EVITARE STALLO. INDIFFERIBILI INDENNIZZI A IMPRESE, URGENTE SCELTA COMMISSARIO“È in­dif­fe­ri­bi­le la de­fi­ni­zio­ne di come e quan­do sa­ran­no di­spo­ni­bi­li gli in­den­niz­zi alle im­pre­se al­lu­vio­na­te per i dan­ni su­bi­ti ed è al­tret­tan­to ur­gen­te che il Go­ver­no pro­ce­da alla no­mi­na di un com­mis­sa­rio per coor­di­na­re e at­tua­re gli in­ter­ven­ti di ri­sto­ro e ri­co­stru­zio­ne” così il Vice Pre­si­den­te di Con­fin­du­stria Ema­nue­le Or­si­ni in­ter­ve­nu­to in Com­mis­sio­ne Am­bien­te del­la Ca­me­ra per l’au­di­zio­ne sul DL Al­lu­vio­ni, as­sie­me al pre­si­den­te di Con­fin­du­stria Ro­ma­gna, Ro­ber­to Boz­zi. Or­si­ni ha ma­ni­fe­sta­to ap­prez­za­men­to “per la rea­zio­ne im­me­dia­ta del Go­ver­no nel­la fase ini­zia­le del­l’e­mer­gen­za, che ha con­sen­ti­to di de­fi­ni­re un qua­dro di mi­su­re coe­ren­ti con le ne­ces­si­tà im­pel­len­ti dei pri­mi, dram­ma­ti­ci gior­ni”. In par­ti­co­la­re per “le di­spo­si­zio­ni in tema di so­spen­sio­ni e pro­ro­ghe dei ter­mi­ni dei ver­sa­men­ti e de­gli adem­pi­men­ti tri­bu­ta­ri e con­tri­bu­ti­vi, cui, però, do­vran­no af­fian­car­si gli op­por­tu­ni chia­ri­men­ti da par­te del­l’A­gen­zia del­le En­tra­te”. Da una pri­ma ri­le­va­zio­ne di Con­fin­du­stria Emi­lia-Ro­ma­gna “solo su un cam­pio­ne di 182 im­pre­se, emer­ge una sti­ma dei dan­ni di­ret­ti e in­di­ret­ti per un am­mon­ta­re di cir­ca 190 mln di euro. Or­si­ni ha an­che espres­so “pre­oc­cu­pa­zio­ne per l’at­tua­le fase del­la ri­par­ten­za” au­spi­can­do che “non si de­ter­mi­ni una si­tua­zio­ne di stal­lo. Ser­vo­no al­cu­ni cor­ret­ti­vi di vi­ta­le im­por­tan­za per le im­pre­se,  tra que­sti la ne­ces­si­tà di po­ter ra­teiz­za­re im­po­ste e con­tri­bu­ti che il DL ha dif­fe­ri­to a no­vem­bre, in uni­ca so­lu­zio­ne. Inol­tre, è “es­sen­zia­le al­lun­ga­re, dal 30 giu­gno al 31 di­cem­bre 2023, la so­spen­sio­ne del pa­ga­men­to del­le rate di mu­tui e fi­nan­zia­men­ti”. Po­si­ti­va è an­che la va­lu­ta­zio­ne del­l’in­ter­ven­to del Fon­do di Ga­ran­zia per le Pmi, ri­te­nu­to “una leva es­sen­zia­le per le im­pre­se”. Necessario ed economicamente sostenibile, secondo Orsini, anche un allungamento del periodo di cassa integrazione, dalle attuali 15 giornate a 30, per i dipendenti privati impossibilitati in tutto o in parte a recarsi al lavoro.

Scopri di più sul progetto “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In The Mind Of An Italian Genius”https://imaginingthefuture.confindustria.it/ Leggi il comunicato stampa sull’apertura della sede di rappresentanza a Washington DChttps://www.confindustria.it/home/media/comunicati-stampa/dettaglio/CONFINDUSTRIA-APRE-LA-SEDE-DI-RAPPRESENTANZA-A-WASHINGTON-DC

Leggi l’intervista di Di Stefano al Sole24Orehttps://www.confindustria.it/home/notizie/di-stefano-al-sole-24-ore-industria-50-competitivita-in-gioco-serve-una-politica-industriale-in-italia-e-in-ue Leggi l’audizione di Orsini sul Dl Alluvionihttps://www.confindustria.it/home/notizie/Audizione-sul-DL-Alluvioni